Il cotone è conosciuto sin dall’antichità. In effetti, nelle aree di cui la pianta è originaria (Africa, Asia e Nordamerica) i ritrovamenti archeologici provano che già nel I sec. d.C. esistevano primitivi sistemi meccanici per separare i semi del cotone dalla fibra (sgranatura). La sua tessitura iniziò in Asia e i tessuti in cotone furono particolarmente apprezzati dai Greci e dai Romani. La pianta del cotone (Gossypium) fu introdotta in Europa solo più tardi, dagli Arabi, e ne esistono diverse specie tuttora intensamente coltivate per ricavarne la fibra e l’olio. L’olio di semi di cotone è un olio vegetale che può vantare un utilizzo a scopo non alimentare estremamente poliedrico, nel corso dei secoli è infatti rientrato nella produzione dei prodotti più diversi, dagli esplosivi alla gomma, ai pesticidi, ai cosmetici.
L’olio di cotone si ottiene per spremitura a freddo dei semi ma, a causa della presenza di gossipolo, una sostanza tossica a dosi elevate, nell’olio grezzo (rosso scuro, con aroma penetrante e sapore amaro) necessita di un processo di raffinazione. Il risultato è un olio molto usato nell’industria alimentare per la produzione di spalmabili e salse per insalate, molto chiaro, libero da gossipolo, con profumazione delicata e gradevole, e di sapore leggero.
L’olio di cotone contiene una relativa prevalenza acidi grassi polinsaturi (poco meno del 50%), soprattutto acido linolenico, mentre il resto delle sostanze grasse è costituito da acidi grassi monoinsaturi e saturi in proporzioni pressoché identiche. Il suo punto di forza è però l’incredibile contenuto di tocoferoli (circa 45 mg. in 100 ml. di olio) che gli conferisce notevoli proprietà antiossidanti e lo mette al terzo posto tra Gli oli vegetali più ricchi in vitamina E, superato solo dall’olio di germe di grano e da quello di semi di girasole.
Integrato nell’alimentazione l’olio di cotone ha effetti cardioprotettivi e combatte i radicali liberi, ma trova anche ampia applicazione nell’industria cosmetica in molte preparazioni destinate a migliorare e mantenere lo stato di salute della pelle e alla cura del capello.
Non particolarmente untuoso, la sua composizione chimica gli conferisce notevoli proprietà idratanti, emollienti, restitutive e rigeneranti. Idrata e nutre la pelle in profondità, rendendola tonica, elastica e setosa, e ne contrasta l’invecchiamento.
Ottimo per la cura della pelle dei bambini, protegge dagli agenti atmosferici e contrasta irritazioni e arrossamenti.
Ingrediente piuttosto comune degli shampoo ristrutturanti, rende i capelli morbidi e luminosi.
Autore | Dott.ssa Eleonora Elez
© RIPRODUZIONE RISERVATA