Dott.ssa Eleonora Elez – Oggi prenderemo in considerazione alcuni dettagli ai quali occorre prestare molta attenzione al momento di sottoporsi a un trattamento aromaterapico (delle controindicazioni vere e proprie parleremo in un altro articolo) dato che, a differenza di altre terapie olistiche, l’aromaterapia ha notevoli effetti sul nostro metabolismo a livello biochimico. Proprio a causa dell’elevata concentrazione di sostanze chimiche attive in essi contenuta, gli oli essenziali possono creare problemi di assuefazione come un qualsiasi farmaco e, in caso di uso improprio, si possono anche manifestare spiacevoli effetti collaterali.
Il fenomeno dell’assuefazione si manifesta in caso di assunzione continuativa di una determinata sostanza chimica. In pratica, con il passar del tempo il nostro organismo si “abitua” alla presenza di quella particolare molecola e l’assunzione di quella sostanza non produce più gli effetti desiderati (o indesiderati: in passato questo fenomeno veniva largamente utilizzato per proteggersi dai veleni). Al fine di evitare l’assuefazione, l’assunzione degli oli essenziali deve quindi essere limitata nel tempo, mentre, nel caso in cui si desideri utilizzarli quotidianamente, sarà opportuno osservare una pausa di un giorno alla settimana nella terapia oppure alternare i diversi oli essenziali che intendiamo assumere nei diversi giorni della settimana.
Diverso è invece il discorso sugli effetti collaterali degli oli essenziali che, a parte i rari casi di allergia, in genere dipendono esclusivamente da un uso improprio delle essenze. Essendo prodotti naturali, gli oli essenziali hanno una tossicità estremamente bassa e sono sempre molto ben tollerati ma, come qualsiasi altro farmaco o sostanza chimica, vanno sempre conservati fuori dalla portata dei bambini. Inoltre, non dobbiamo mai dimenticare che gli oli essenziali non vanno mai usati puri ma devono sempre essere previamente diluiti in un vettore che sia appropriato al metodo di somministrazione selezionato e non vanno mai applicati direttamente a contatto con le mucose.
Gli oli essenziali sono sostanze con una notevole concentrazione di principi attivi e vanno assunti a bassi dosaggi. E nel caso in cui si debbano assumere essenze che sono particolarmente attive e che richiedono quindi dosi estremamente basse, quali il basilico, la canfora o il timo per esempio, si richiede un’attenzione anche maggiore. Non ci si deve far fuorviare dal fatto che sono estratti vegetali naturali: dose più alta di essenza non significa assolutamente che si ottengono gli effetti desiderati più rapidamente o che i risultati della terapia saranno maggiormente positivi. Al contrario, dosaggi eccessivi degli oli essenziali assunti si traducono in una intossicazione da sovradosaggio.
Autore | Dott.ssa Eleonora Elez
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