Marirosa Barbieri – “Se potessi avere…mille lire al mese, senza esagerare sarei certo di trovare tutta la felicità”…così recitava una vecchia canzone di Gilberto Mazzi.
E pensare che oggi, con mille lire al mese non riusciremmo a comperare neppure l’aria.
Già: anche l’aria ha un costo…lo sapevi che respirare significa vivere e vivere, oggi, è diventato impossibile?
E mi arrabbio con il sistema che permette le sperequazioni sociali (da un lato gli “oligoi”, i pochi ricchi che hanno l’ardire di affermare che la crisi non c’è, dall’altro i poveri, i normali che arrancano).
E blatero parole senza senso, frutto di una rabbia scapestrata ed incontenibile…soffro di incontinenza verbale, una malattia che mi affligge da quando ho scoperto che il mondo funziona come gli pare.
E non sopporto che esistano persone come Federica, Anna, Maria…
Federica ha fatto un grande pupazzo di neve lo scorso anno ed oggi lo ricorda malinconica “pecchè la neve non c’è”, dice delusa.
E’ una bambina vispa e vivace, Federica. E’ figlia dei miei vicini di casa. Ha 5 anni e vive con mamma, papà e Bobò che per ora dorme nel pancione (il fratellino che sta per nascere, ndr). Ed è felice, Federica… perché non sa.
Sua madre Maria Teresa è delle Puglie e si è trasferita in Abruzzo dopo aver conosciuto Alfredo, di Ripa Teatina.
Suo marito è un operaio in cassa integrazione e percepisce 900 euro al mese. Lei, disoccupata, si barcamena tra un lavoretto e l’altro: lavora part time dalle suore (che gestiscono una casa di riposo) e fa qualche piccola mansione (pulisce le scale, quando la chiamano).
La casa in cui vivono è un bilocale in affitto che costa 400 euro al mese.
Per fortuna ci sono la Caritas e la parrocchia che danno una mano, “perché altrimenti saremmo in mezzo ad una strada”, dice Maria Teresa.
Siamo entrate in sintonia. Conosco bene i coniugi B. e le loro abitudini. Maria Teresa, ogni domenica, ascolta lo stereo a palla ed Alfredo esulta quando segna la Roma. A Federica piace tanto la nutella e diventa pazza ogni volta che la mangia.
“Ma non possiamo comprarla sempre”, dice mamma Maria Teresa con tono riprensivo, “perché pure un barattolo di nutella è un lusso e con 400 euro al mese dobbiamo pagare le bollette, il cibo ed ora il carrozzino per Bobò”.
Perché ti piace Gigi D’Alessio?
Perché le sue canzoni mi fanno sognare…hai presente quella che fa “tu che ne sai”…parlano tutte d’amore e l’amore è una cosa bella.
E perché hai bisogno di sognare?
Per non pensare ai problemi che abbiamo.
Qual è la cosa che ti manca di più?
Vivere bene… perché noi vivacchiamo.
E che cosa significa vivere bene?
Significa mangiare un pezzo di carne in più se ti va, senza farti problemi. Dobbiamo stare attenti a quello che mangiamo, a quanto mangiamo. Ad esempio, stasera cucino la carne e la rimangeremo tra quindici giorni perché la carne costa…ed il pesce…non ne parliamo.La scorsa settimana ho comprato un paio di scarpette a Federica, al mercato. Le ho pagate 7 euro e sai quando rivedrà le scarpe nuove? Quando queste si saranno strappate completamente.
E tua figlia è felice?
Me lo domando ogni giorno.
E che cosa significa essere felici per te?
Mah, non lo so…
Prova a pensarci…che cosa ti emoziona?
Il bambino che porto nella pancia, il fatto di non sapere ancora come sarà, che occhi avrà. Poi però penso alle cose brutte.
Che cosa pensi di brutto?
Ho pensato di buttarmi sotto un treno perché non ce la faccio…Dai, perché non me lo chiedi anche tu?
Chiederti che cosa?
Perché anche tu, come gli altri, non mi rimproveri per il fatto che sono rimasta incinta di nuovo.
Mi fanno sentire in colpa…il prete mi ha detto che siamo stati incoscienti…avremmo dovuto pensarci bene prima di farlo ma…il bambino è uscito così…
In che senso è uscito così?
Non è una colpa avere un bambino ma oggi tutti te lo fanno credere, perchè c’è la crisi e non puoi permetterti di mantenerlo, un figlio…ma io dico: è colpa di due genitori che si amano o di uno Stato canaglia che non è in grado di garantirti diritti? Vogliono farci credere che anche l’amore è un lusso…fra un po’ tasseranno pure l’amore?
Noi ci vogliamo bene…ma bene davvero.
Autore | Marirosa Barbieri
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