Spesso sentiamo dire che è meglio non bere, o limitarsi, perchè il consumo eccessivo di alcol è in grado di arrecare problemi alla nostra salute.
In realtà, questo luogo comune è semplice da scardinare: l’alcol (in particolar modo il vino) può rivelarsi un ottimo alleato della salute, se assunto nei limiti e con moderazione.
In passato il vino, così come altre bevande alcoliche erano considerate preventive (nel senso che il loro impiego aveva finalità terapeutiche).
Basti pensare che le mamme, in passato, davano da bere ai propri figli il vino per la prevenzione delle infezioni.
LE GIUSTE QUANTITA’
Alcuni medici suggeriscono di aderire alla regola 1-2-3 ( vale a dire, un bicchiere al giorno, non più di due alla volta, non più di 3 giorni alla settimana).
Il Dipartimento americano di Agricoltura, della Salute e dei Servizi Umani suggerisce alle donne di bere solo un bicchiere al giorno.
Secondo l’Istituto Nazionale di abuso di alcool e l’alcolismo, gli uomini non dovrebbero superare i quattro bicchieri al giorno o un totale di 14 drink alcolici a settimana mentre le donne non devono bere oltre i tre bicchieri al giorno per un totale di 7 a settimana.
Queste, in sintesi, sono solo le linee guida americane. Nel Regno Unito, invece, le linee guida sono più flessibili: lo dimostrano i suggerimenti del Dipartimento di Salute secondo cui gli uomini dovrebbero limitare il consumo di alcol a non più di 3-4 unità / giorno e le donne a non più di 2-3 unità / giorno.
GRADAZIONE ALCOLICA
Ai fini della scelta della quantità di alcol da assumere, è importante verificare la gradazione alcolica delle bevande che stiamo per consumare.
Ad esempio, la gradazione alcolica di un calice di vino rosso pari al 15,5 % non è la stessa di un bicchiere di un Pinot Grigio al 12,5 %, o di una birra con una gradazione pari all’8,9%.
Anche la corporatura fisica gioca un ruolo fondamentale nel sostenere l’alcol: le donne presentano meno acqua corporea rispetto agli uomini e, quindi, mantengono una concentrazione di alcol nel sangue superiore a quella degli uomini.
Ecco un’altra cosa da tenere a mente: se non si beve durante la settimana, ma il venerdì si consumano diversi cocktail o una bottiglia di vino, rischiamo di arrecare probabilmente più danni al nostro corpo. Riempirsi di alcol tutto d’un fiato, infatti, non è una scelta saggia ed equilibrata e rischia inevitabilmente di avere ripercussioni sul nostro benessere.
IL VINO: LA BEVANDA ALCOLICA PER ECCELLENZA
Il vino, a differenza di altri drink alcolici, è la forma di alcol più equilibrata e sana.
Basti pensare che il consumo moderato di vino può produrre effetti positivi sulla salute generale del cuore. Alcuni sostengono che i polifenoli nel vino possono persino scongiurare le infezioni batteriche.
Autore | Marirosa Barbieri
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Gentile redazione, questo articolo presenta più di un punto meritevole di rettifica, soprattutto tenendo conto che esistono delle Linee Guida italiane, senza andare a cercarne altrove, redatte dall’INRAN tra cui in particolare ce n’è sull’alcol le cui parole sono state accuratamente soppesate dal sottoscritto (ma riferite alle informazioni che avevamo nel 2003…oggi le cose sono nettamente cambiate).
Andiamo per ordine: l’articolo esordisce con: “Spesso sentiamo dire che è meglio non bere, o limitarsi, perchè il consumo eccessivo di alcol è in grado di arrecare problemi alla nostra salute”. Qui c’è un primo errore: la parola “eccessivo” è eccessiva. E’ il consumo di alcol a fare male non il consumo eccessivo. Non esiste una quantità di alcol che possiamo definire sicura per la salute e da ciò ne deriva che qualsiasi quantità di alcol è eccessiva.
Fa sorridere ciò che si scrive di alcuni medici: “Alcuni medici suggeriscono di aderire alla regola 1-2-3 ( vale a dire, un bicchiere al giorno, non più di due alla volta, non più di 3 giorni alla settimana). Ma come si fa a bere un bicchiere al giorno per non più di due alla volta? O è uno o è uno, ovvio che non possa essere due alla volta no?
Le Linee Guida britanniche non sono dissimili da quelle degli stati uniti…forse approfondendo ve ne saresti potuti accorgere: un drink USA equivale a 12 grammi di etanolo, un drink britannico a 8 grammi.
Le linee guida di tutti i Paesi comunque, da quelle statunitensi a quelle australiane, da quelle inglesi alle italiane non invitano a bere con moderazione, ma dicono: se bevi fallo con moderazione. Ciò significa che se non bevi è meglio, ma se proprio vuoi rischiare un po’ rischia, ma bevi poco così rischi poco.
Dove avete letto poi che il vino sia la bevanda alcolica più sana? La bevanda alcolica più sana è quella che contiene meno alcol a parità di volume, quindi la bevanda alcolica più sana è quella senza alcol: l’acqua. Poi caso mai la birra che contiene la metà della quantità di alcol del vino. Solo dopo arriva il vino, che non è per nulla equilibrato. Equilibrato in cosa? E’ una soluzione di alcol in acqua al 12%. Dov’è l’equilibrio?
I polifenoli del vino esercitano un forte effetto antibatterico quando l’alcol non c’è. Avete presente il vin brulé? Si fa evaporare l’alcol e allora i polifenoli presenti diventano capaci di aggredire virus e batteri eventualmente presenti nel cavo orale.
Se volete gli effetti dei polifenoli consumate uva, mele, pesche, pere, pomodori ecc…purché non fermentati. Lo so che sono meno buoni, ma fanno certamente meno male.
Il consumo di qualsiasi bevanda alcolica anche in quantità che si definirebbero moderate, cioè meno di un bicchiere al giorno (10 grammi) è associato ad un aumento significativo di cancro.
E’ ora di smetterla con il mito del “sano” bicchiere di vino, perché può essere sano solo se gli si toglie l’alcol.
Il messaggio corretto è: signori, se non bevete è meglio. Se proprio volete bere fatelo nell’ordine delle due unità alcoliche al giorno per i maschi (24 grammi di etanolo) e una per le donne e gli anziani (12 grammi) sapendo però che non si tratta di una quantità “salutare” ma di una quantità “sopportata” che non fa troppi danni. Ma un rischio per la salute c’è anche a basse quantità.
Cordiali saluti
Andrea Ghiselli
Centro di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione
Via Ardeatina 546 00178 Roma
Aggiungo qualche informazione che l’autrice ha omesso di scrivere, direttamente dalle autorevoli fonti.
JAMA
Uno studio su 105.986 donne, seguite per 28 anni, ha concluso che da 3 a 6 unità alcoliche a settimana (meno di un bicchiere di vino al giorno) aumenta del 15% il rischio relativo di cancro al seno, due bicchieri al giorno aumentano questo rischio del 51% (“we did not find any difference by type of alcoholic beverage”):
Istituto Australiano contro il cancro
“Even drinking small amounts of alcohol increases your cancer risk. The more you drink, the greater the risk.”
“The type of alcohol you drink doesn’t make any difference. Beer, wine and spirits all increase your risk of cancer.”.
Istituto Francese contro il Cancro
“Aucun seuil de consommation sans risque n’a été identifié, et même une consommation faible ou modérée d’alcool augmente le risque de cancers” … “L’augmentation de risque est significative dès une consommation moyenne d’un verre par jour.”, “Tous les types de boissons alcoolisées ont le même effet Toutes les boissons alcoolisées (bière, vin, champagne, alcools forts…) augmentent le risque de cancers.”
IARC
“Alcohol consumption is carcinogenic to humans” (Group 1).
“Ethanol in alcoholic beverages is carcinogenic to humans” (Group 1).
“Acetaldehyde associated with the consumption of alcoholic beverages is carcinogenic to humans” (Group 1).
Il fatto che in passato le mamme avvelenassero i propri figli con il vino perché ignoravano l’effetto tossico dell’alcol etilico in chi ancora non aveva gli enzimi per metabolizzarlo non mi sembra un gran esempio, francamente.