Brendan Brazier ha scelto la dieta vegana.
L’ex atleta, campione di maratona ha abbracciato uno stile alimentare più sano, equilibrato e naturale per la sua salute e si è avvicinato al mondo vagano, bevendo ogni giorno un frullato a base di frutta e verdura.
Dai giocatori di tennis, ai bodybuilder, agli atleti: il mondo dello sport pullula di persone che hanno deciso di abbracciare questa nuova dieta per migliorare le loro prestazioni e la loro vita.
Questa nuova alimentazione esclude carne, uova, latticini e tutti gli altri ingredienti di origine animale.
Sportivi del calibro di Scott Jurek e campioni di hockey sul ghiaccio, come il giocatore Mike Zigomanis si sono così dichiarati vegani.
Anche lo sciatore olimpico Seba Johnson è vegano dalla nascita e non fa mistero della sua simpatia per questa alimentazione; così come la star del tennis Venus Williams, diventato vegano dopo che gli è stata diagnosticata la sindrome di Sjogren, una malattia autoimmune.
I nutrizionisti sono concordi nel dire che una dieta a base vegetale, come lo è quella vegana, apporta più energia, migliora la qualità del sonno, rendendolo più profondo ed offre un valido contributo alle prestazioni abituali.
Purtroppo, al momento, non ci sono ancora studi clinici che accertino i reali benefici di questa dieta sugli atleti.
Sharon Palmer, autore di un libro su questa alimentazione, ha detto che, secondo alcuni studi, una dieta ad alto contenuto di antiossidanti e di anti-infiammatori può aiutare gli atleti ad affrontare diversi tipi di stress fisico causati dall’intensa attività motoria.
“I composti anti-infiammatori potrebbero aiutare gli atleti ad evitare dolori e spasmi”, sostengono numerosi dietisti, tutti concordi nell’affermare che la maggior parte dei composti anti-infiammatori si trovano proprio in alimenti di origine vegetale.
Solo il 2% dei 1.014 americani adulti intervistati in un sondaggio condotto dalla Gallup nel 2012 si sono dichiarati vegani.
Il 5%, invece, si è definito vegetariano, dichiarando cioè di non mangiare carne, pesce o pollame, ma di consumare latticini e uova.
I vegani, tuttavia, potrebbero essere a rischio di carenza di vitamina B12, D e calcio, elementi che si trovano nella carne, nei latticini e nelle uova.
Un altro aspetto, non meno importante, è la carenza di proteine cui vanno incontro i vegani che potrebbero però integrarle attraverso il consumo di noci, semi, fagioli, lenticchie e soia durante i loro pasti e gli snack.
Seguire la dieta vegana, in sostanza, è come consumare un frullato giornaliero di proteine vegetali, grassi essenziali, fibre e verdure.
10 giugno 2013
Autore | Marirosa Barbieri
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