Forse può capitare di sentirsi annoiati e di aprire il frigorifero, oppure siete annoiati e mangiate un biscotto. Ma subito dopo vi deprimete perché state mangiando morbosamente… così mangiate un altro biscotto. Vi suona familiare? Come è successo a molti, anche l’esperto Montel Williams ha lottato contro il circolo vizioso della fame nervosa: si tratta di un problema in cui tutti possono cadere, prima o poi, per motivi di tipo emozionale. Montel sapeva di dover cambiare le cose. Così, in anni di ricerca, in combinazione con l’esame dei propri cambiamenti, ha sviluppato un piano: ora non è più il “groviglio di nervi”, che doveva rispondere a ogni sentimento negativo con il cibo spazzatura ma, invece, ha creato un piano dieta che gli permette di lavorare attraverso le emozioni negative in modo positivo sia per il suo corpo che per la sua la mente. Queste sono le sue soluzioni per affrontare la fame nervosa una volta per tutte.
1 – La noia
Incredibilmente, un sondaggio condotto in rete ha rivelato che la noia è il motivo numero uno fra le persone che soffrono di fame nervosa, supera ogni altra emozione. Gli studi dimostrano che bassi livelli di dopamina possono contribuire ad un senso di noia, così Montel suggerisce il consumo di noce di cola, per la spinta di energia di cui si ha bisogno. Basta aggiungere qualche goccia di estratto – disponibile nei negozi di alimenti naturali – a quasi qualsiasi bevanda o cibo: una fetta di anguria, ad esempio, così è garantito un pieno di sostanze nutrienti come la vitamina C. Oltre ai suoi benefici energetici e il suo gradevole gusto esotico, l’estratto di noce di cola vi dimostra che è possibile sopperire alla noia senza bisogno di rivolgersi al cibo spazzatura.
2 – La rabbia
Quando ci arrabbiamo, la risposta del nostro corpo è l’adrenalina, che può determinare le scelte alimentari. Al primo sentimento di rabbia, Montel suggerisce di combattere l’adrenalina con un mix di semi ricco di sostanze nutritive: semi di chia e semi di canapa. Canapa e chia sono alcuni dei semi con maggior contenuto di proteine e sono altamente solubili, quindi l’assorbimento è veloce. I semi di canapa sono carichi di fibre e proteine, mentre la chia ha la più alta attività antiossidante di qualsiasi cibo intero, addirittura anche dei mirtilli freschi. Uno studio ha dimostrato che i semi di chia abbassano la pressione sanguigna, che potrebbe essere di vitale importanza nei momenti di rabbia. Per dare sapore un po’, vi consigliamo di consumarli entrambi con latte di mandorle o acqua di cocco.
3 – Lo stress
Lo stress porta ad un aumento dei livelli di cortisolo, che non solo rende più ansiosi, ma causa anche più probabilità di immagazzinare il grasso contenuto nei cibi spazzatura: quindi doppiamente pericoloso per la salute. Per combattere lo stress in modo sano, Montel suggerisce di bere un frappè fresco al cioccolato e bacca di goji: prendete 3 cucchiai colmi di cioccolato grezzo e 4 cucchiai di bacche di goji. Macinateli insieme, poi mescolateli ad acqua di cocco. Il cioccolato grezzo è un soppressore naturale della fame ed è ricco di antiossidanti, mentre le bacche di goji sono cariche di fitonutrienti, di vitamina C e antiossidanti, quindi potrete combattere lo stress senza prendere chili.
4 – La tristezza
Quasi tutti si sono rivolti al cibo per avere un po’ di conforto nei momenti di tristezza. Mentre piangiamo, i livelli di serotonina scendono, quindi abbiamo voglia di spuntini che possano fornire una gratificazione immediata, ma che poi non permette in realtà di sentirsi meglio, emotivamente o fisicamente, nel lungo periodo. Ecco perché Montel consiglia integratori contro la fame di questo tipo: esistono in commercio dei prodotti progettati specificamente per aumentare i livelli di serotonina. Sono basati su un tipo specifico di zafferano e su un’erba chiamata Satiereal®. Uno studio condotto su 60 donne ha dimostrato che chi consumava questo integratore, soprattutto quando si sentiva giù, riusciva a stare meglio. Montel garantisce che dopo appena 8 / 10 giorni di consumo, si dovrebbe iniziare a vedere una notevole riduzione nel numero di “voglie”. In realtà, Montel spiega di averlo assunto quotidianamente, ma sono passati 5 mesi prima che abbia avuto il desiderio di un biscotto.
Autore | Daniela Bortolotti
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