Daniela Bortolotti – Sono componenti essenziali del sistema gastrointestinale. Gli enzimi presenti nella saliva, nello stomaco e nei succhi pancreatici collaborano tra loro per ridurre le molecole complesse del cibo che si mangia, fino a portarle a sostanze più semplici che possono essere assorbite dall’intestino. La carenza di questi enzimi può portare all’indigestione e, nel peggiore dei casi, il fallimento di questo processo può causare diarrea e malattie che provocano carenze nutrizionali. Il sistema digestivo è dotato di un vero e proprio “esercito” di enzimi naturali che aiutano una corretta digestione e questi includono le amilasi, lipasi e proteasi. Oltre a quelli che il corpo produce normalmente, gli enzimi possono essere altresì ricavati da una varietà di alimenti nella dieta e, così come quelli presenti nell’intestino, questi prodotti alimentari derivati da enzimi, tra cui la bromelina, papaina, cloridrato di betaina e actinidain, sono molto utili per garantire una buona digestione e un corretto assorbimento delle sostanze nutritive.
Conosciamoli meglio, uno per uno:
Amilasi
Le amilasi sono enzimi che distruggono o idrolizzano (l’idrolisi è il processo attraverso cui le molecole vengono scisse per effetto dell’acqua) i legami chimici che si trovano in carboidrati. Si trova nella saliva, così come nel tratto gastrico e nei succhi pancreatici, e riduce i carboidrati complessi in zuccheri semplici che l’intestino non avrà problemi ad assorbire.
Lipasi
Il pancreas produce e secerne un enzima chiamato lipasi che riduce i trigliceridi e colesterolo nel cibo che si mangia. Qualsiasi carenza di lipasi provoca carenze nei solubili in olio (vitamine A, D, E e K) e, inoltre, le feci tendono ad essere molto oleose e maleodoranti, una condizione chiamata steatorrea.
Proteasi
Tripsina, chimotripsina, elastasi e carbossipeptidasi appartengono ad un gruppo di enzimi chiamati proteasi: si “occupano” di analizzare le proteine giù grandi e ingombranti che si trovano nella carne, restituendole in modo molto più semplice e in piccoli amminoacidi (elementi costitutivi di tutte le proteine) che possono essere assorbiti dal corpo.
Bromelina
La bromelina è una proteasi che si trova nel frutto dell’ananas. Bere succo di ananas o consumarlo sotto forma di frutta fresca fornisce grandi quantità di questo enzima, che aiuta la digestione delle proteine.
Papaina
Il frutto della papaya contiene grandi quantità di un enzima chiamato appunto papaina, un altro tipo di proteasi che aiuta la digestione delle proteine. Sfortunatamente, la maggior parte della papaina si trova nella linfa dell’albero della papaya, che è tossica, più che nel frutto stesso. Alcune aziende produttrici di integratori, però, hanno sviluppato tecniche per estrarre la papaina dalla linfa e di metterla sul mercato sotto forma di pillole che sono un aiuto alla digestione.
Betaina cloridrato
Questa sostanza che si trova nella barbabietola aumenta la secrezione di acido gastrico per promuovere l’attivazione di enzimi naturalmente presenti nel corpo. Il Betaina cloridrato è un integratore utile se si dispone di bassa acidità di stomaco (ipocloridria).
Actinidain
Simile alla papaia e all’ananas, i kiwi sono anche ricchi di un enzima proteolitico naturale chiamato actinidain. Quando kiwi, papaia e ananas sono consumati insieme, i loro enzimi lavorano in sinergia per migliorare la digestione. Poiché gli enzimi di questi frutti vengono attivati in diverse parti del tratto gastrointestinale, si alternano in modo che ogni segmento venga rifornito con l’apposito enzima che aiuta la digestione.
Autore | Daniela Bortolotti
© RIPRODUZIONE RISERVATA