Siete in attesa del vostro bambino e vi state chiedendo se c’è qualcosa che non si deve mangiare durante questi nove mesi? Ecco per voi un elenco chiaro degli alimenti da evitare, per voi e per la crescita sana di vostro figlio.
Quali alimenti sono off-limits durante la gravidanza?
Si può infilare in quel panino un po’ di tonno? Bisogna dire addio a vino e formaggio? Se siete confuse su ciò che si può e non può mangiare durante la vostra gravidanza , non siete sole. “La vera ragione per cui alle donne sono sconsigliati cibi specifici è a causa del rischio per il feto“, ci spiega la Dr.ssa Nishta Saxena, dietista e docente dell’Università di Toronto. “Ci possono essere alimenti che aumentano il rischio di aborto spontaneo o di scarso peso alla nascita, per esempio. Molte volte non è necessariamente il rischio per la donna“.
Volete saperne di più? Ecco l’elenco degli alimenti da evitare per i prossimi nove mesi.
1 – Salumi e wurstel
Di solito, la preoccupazione primaria sulla carne lavorata sono i nitrati, un tipo di conservante che aiuta a prevenire la crescita dei batteri, aggiunge colore ed è purtroppo anche legato al cancro del colon. Per le donne incinte, una preoccupazione ancora più grande sulla carne lavorata è un batterio chiamato listeria. Nel 2008, la Maple Leaf Foods, un produttore di salumi, ha avuto un focolaio di listeria in uno dei suoi stabilimenti di trasformazione, è quindi una possibilità non tanto remota. “Le donne incinte hanno dalle 13 alle 15 volte maggiore probabilità di contrarre il batterio listeria a causa degli ormoni e del sistema immunitario che si modificano durante la gestazione “, spiega la Dr.ssa Saxena. “Nessuno vuole contrarre il batterio listeria, e alle donne in gravidanza può capitare molto più facilmente rispetto alla popolazione generale“. La parte più spaventosa? Se contratto in gravidanza può aumentare il rischio di un feto nato morto.
2 – Uova crude, pesce e carne crudi
Dite addio ai sashimi e alla bistecca alla tartara. “Noi non consigliamo questi cibi, perché possono avere batteri coliformi, toxoplasmosi o salmonella“, spiega la Dr.ssa Madeleine Clin, ostetrica di Milverton, Ontario. La salmonella può portare a complicazioni nei neonati e nei bambini e, mentre il pesce crudo e la carne cruda sono più facilmente evitabili, a volte è difficile individuare dove si possono trovare le uova crude… pensiamo ai condimenti per l’insalata o alla maionese fatta in casa. “La maggior parte della maionese commerciale non è preparata con uova crude“, conferma la Clin. “La preoccupazione è maggiore se la state preparando a casa o se assaggiate specialità casalinghe: il consiglio è quello di controllare l’etichetta“.
3 – Alcol
La preoccupazione principale del non bere alcol durante la gravidanza è a causa dello sviluppo di difetti alla nascita e del disturbo dello spettro fetale alcolico (FASD), anche se oggi il pensiero è un po’ cambiato: in uno del 2013 condotto da ricercatori della University of School of Social di Bristol è emerso che moderate quantità di alcol in gravidanza non danneggiano lo sviluppo dei bambini. “Sono state analizzate donne che si sono astenute o che hanno avuto un basso apporto – cioè uno o due drink a settimana – e, tecnicamente parlando, non è emerso un rischio come si pensava in termini di crescita e di sviluppo cognitivo” aggiunge la Dr.ssa Saxena. Detto questo, mentre un drink di tanto in tanto può andare bene, ancora non è propriamente consigliato alle donne incinte. “Non si tratta solo del rischio“, aggiunge la Dottoressa: “bisogna chiedersi se è un bene per il vostro bambino ed evitare certi cibi o bevande è sicuramente importante”. La Saxena ci spiega che molte donne vogliono migliorare la loro dieta quando restano incinte, perché sanno che è meglio per il loro bambino.
4 – Formaggi molli o con muffe e latte o formaggio crudo
Non dovete rinunciare a tutti i formaggi durante la gravidanza, ma ad alcuni sì. Pensate a brie, chevre e blu, ma avrete anche bisogno di abbandonare altri prodotti non pastorizzati, quali il latte crudo e il sidro di mele. Perché? Ancora una volta, il batterio listeria è un rischio: non può causare problemi a qualcuno che non è incinta, ma le donne in gravidanza sono a maggior rischio e di solito il batterio colpisce il feto. A volte i sintomi non compaiono sulle madri e i problemi potrebbero non essere rilevati fino alla nascita del bambino.
5 – Bevande a base di caffeina
La ricerca è continua nel settore della caffeina correlata alla gravidanza. Una recensione/studio del 2013 svolta presso la University of British Columbia e l’Ipoh Specialist Hospital in Mayalsia hanno concluso che “non vi sono prove sufficienti per confermare o smentire l’efficacia della caffeina sul peso alla nascita o altre patologie nella gravidanza“. Tuttavia, se avete intenzione di bere un caffè, una primaria fonte di caffeina, la Dr.ssa Saxena suggerisce di scegliere bene il tipo. “Preferite il caffè appena macinato di una marca di buona qualità, perché il caffè è un’alta fonte di antiossidanti” spiega l’esperta. In generale, è consigliabile al massimo un quantitativo di 300 mg di caffeina al giorno, per una donna incinta e fate attenzione perché comprende la caffeina contenuta anche in altri prodotti, come le bibite, il cioccolato, il tè e altro ancora. “La caffeina in quantità eccessive è associata con il basso peso del bambino alla nascita e, nel primo trimestre, un aumento del rischio di aborto spontaneo“, mette in guardia la Dr.ssa Saxena. In generale: uno o due tazze al giorno è un compromesso accettabile. Il nostro consiglio? Provate ad allungare il caffè con latte (ovviamente non crudo), che è ricco di calcio.
6 – Bibite light e prodotti contenenti aspartame
Questa sostanza alimentare non nutritiva e dolcificante è stata la più studiata e può essere trovata in una serie di prodotti, dallo yogurt alle bibite, alle gomme da masticare. “In gravidanza, l’obiettivo sarebbe quello di ridurre la quantità di bevande zuccherate perché non portano alcun beneficio” conferma la Dr.ssa Saxena. Ricordate questo: una tazza di caffè sarebbe meglio di un bicchiere di cola. “Se, invece, si ha il diabete e si è in gravidanza, si possono utilizzare dolcificanti regolarmente, ma rivolgendosi prima ad uno specialista che potrà suggerire il passaggio ad un altro dolcificante o anche come abituarvi ad eliminarlo del tutto” conclude l’esperta.
Autore | Daniela Bortolotti
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