I cibi aromatizzati alla cannella contengono alti livelli di sostanze naturali che possono danneggiare il fegato.
Molti cibi, bevande e supplementi “alla cannella” o aromatizzati con la cannella o che comunque sanno di cannella, sono prodotti utilizzando delle spezie che contengono alti livelli di cumarina che, in soggetti più sensibili e predisposti, può danneggiare severamente il fegato.
Questo nuovo studio è stato condotto in America e pubblicato sul ACS’ Journal of Agricultural and Food Chemistry. E si allinea con le altre ricerche similari condotte in ambito europeo.
Nelle pagine pubblicate da Ikhlas Khan, assieme ai ricercatori sui colleghi, si legge come la cannella, che notoriamente viene estratta dalla corteccia di alcuni particolari alberi (Cinnamomum zeylanicum), sia una delle spezie e agenti edulcoranti più utilizzati al mondo. Purtroppo per economizzare si fa un abuso di prodotti non proprio di primissima scelta. La spezia che si ricava dalla Cinnamomum zeylanicum è la più delicata, preziosa e costosa. La cannella Cinnamomum cassia Nees, invece (detta anche cassia e sempre della famiglia delle Lauraceae), possiede una qualità ed un aroma più aspro, ma è molto meno costosa. Motivo per il quale è usata industrialmente.
Ma dove sta la differenza?
La cannella più preziosa contiene una quantità di cumarina che è irrisoria. Veramente molto bassa.
Al contrario di quello che avviene per prodotti come la cannella cassia, dove la cumarina raggiunge livelli che mettono realmente a rischio il fegato delle persone più sensibili.
La cumarina è un composto chetonico a struttura benzopiranica ed è responsabile dell’odore dolce dell’erba appena tagliata, non per nulla si trova in ben 27 famiglie di vegetali.
Un consiglio spassionato?
Leggete sempre le etichette e non risparmiate mai sul cibo: sarebbe come risparmiare sulla salute.
12 maggio 2013, ore 10:07
Autore | Viola Dante
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