1. Probiotici:
contengono organismi viventi, come batteri e un tipo di fermenti, che assomigliano ai batteri buoni presenti nell’intestino e che facilitano la digestione. Gli integratori sono utilizzati per trattare alcuni problemi gastrointestinali e per la salute dell’apparato digerente in generale. Alcuni tipi di probiotici possono ridurre la diarrea e alleviare i sintomi della sindrome dell’intestino irritabile (SII). Prova ad aggiungerli allo yogurt o al latte al malto.
2. Liquirizia (DGL):
è stata a lungo usata per trattare i sintomi di indigestione, come bruciore di stomaco e reflusso acido, anche se questi usi non sono supportati da prove scientifiche. Se non è pura, la liquirizia può provocare effetti collaterali, come aumento della pressione sanguigna. Il DGL è uno specifico estratto di liquirizia (cioè deglicirizzato) a cui sono state rimosse alcune sostanze chimiche, quindi non ha effetti collaterali. Nonostante ciò, le donne in gravidanza non devono assumere liquirizia DGL – o qualsiasi altro integratore – senza aver prima consultato il medico.
3. Olio alla menta piperita:
secondo diversi studi, questo olio riduce il dolore e il gonfiore addominale provocato dalla sindrome dell’intestino irritabile. Le capsule gastroresistenti non vengono assorbite dallo stomaco, ma passano attraverso l’intestino tenue e crasso e rilasciano l’olio in esse contenuto. Se assunto in piccole dosi, l’olio alla menta piperita sembra essere sicuro.
4. Camomilla:
è utilizzata per tantissimi disturbi. I naturalisti hanno provato a trattare con la camomilla problemi digestivi, come mal di stomaco, coliche e nausea, ma anche problemi di altra natura, come l’ansia e l’insonnia. Le persone allergiche ad alcune piante, come l’ambrosia, potrebbero avere una reazione allergica anche alla camomilla. È sempre opportuno parlare con un medico, prima di cominciare ad assumere qualsiasi tipo di integratore.
5. Zenzero:
viene usato nella medicina asiatica per curare il mal di stomaco. In Occidente, lo zenzero viene utilizzato per alleviare la nausea e il vomito durante la gravidanza. Questa radice è disponibile in polvere, in capsule o compresse oppure semplicemente come radice fresca appena tagliata. Generalmente è considerata sicura, se assunta in piccole dosi (1 – 3 grammi al giorno).
6. L – Glutammina:
la glutammina si trova naturalmente nel corpo ed è importante per la salute dell’intestino e di altri organi. L’integratore alla L – glutammina può aiutare a ridurre la diarrea provocata da un intervento chirurgico, stress o infezioni. È inoltre molto utile per un miglior assorbimento delle sostanze nutritive, per coloro che hanno troppi batteri nocivi nel loro apparato digerente, per le persone che assumono farmaci contro il cancro o alle quali è stata rimossa una parte dell’intestino.
7. Psillio:
è usato come ingrediente nei lassativi in vendita sfusi. A causa del suo elevato contenuto di fibre, è capace di assorbire l’acqua nell’intestino. In questo modo le feci diventano più consistenti e facili da espellere. Nel trattamento della stitichezza è importante bere molti liquidi per evitare la disidratazione o un peggioramento del disagio. Le persone allergiche al polline di piantaggine inglese, erba polline o al melone potrebbero avere una reazione allergica grave durante l’assunzione di psillio.
8. Carciofo:
l’estratto di foglie di carciofo può alleviare i sintomi di indigestione. Se utilizzato ogni giorno, tale estratto sembra inoltre diminuire nausea, vomito, gas intestinale e dolore addominale. In più potrebbe essere utile per trattare la sindrome dell’intestino irritabile (SII), poiché riduce crampi e dolore addominale. Non si sa che interazioni può avere l’estratto di foglie di carciofo con i farmaci, ma si sa che può causare reazioni in persone allergiche al polline di ambrosia o simili.
Prima di assumere qualsiasi tipo di integratore, consulta il tuo medico.
Gli integratori alimentari non sono strettamente regolati dalla Food and Drug Administration (FDA). Ciò vuol dire che non vi è alcuna garanzia della loro qualità, efficacia e sicurezza. È importante leggere sempre le etichette e consultare un medico. Maggiore attenzione bisogna prestare in caso di gravidanza, patologia, o se si stanno assumendo già altri farmaci, integratori o erbe.
Autore | Anna Abategiovanni
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