© Tutti i diritti riservati e della Proprietà di salute-e-benessere.org

Prima pagina ♥ » Nutrizione » Le Sostanze Che Perdiamo Quando Cuociamo Troppo I Cibi

Le Sostanze Che Perdiamo Quando Cuociamo Troppo I Cibi

Cuocere i cibi a lungo e lasciare le verdure in ammollo per ore lessandole fino a renderle poltiglia, può sembrarci, in apparenza, la cosa giusta.

In realtà i cibi eccessivamente cotti perdono alcune sostanze fondamentali per il benessere del nostro organismo.

Ad esempio, i cibi crudi contengono gli enzimi digestivi che aiutano a scomporre le sostanze contenute nell’alimento permettendone l’utilizzo.

Se gli enzimi vengono meno, quindi, andremo incontro ad una serie di problemi di diversa natura: disturbi gastrici, difficoltà digestive e molto altro.

Ne deriva, quindi, l’importanza di mangiare alimenti cotti al punto giusto che possano conservare quasi del tutto le loro preziose qualità.

CUOCI LE VERDURE AL PUNTO GIUSTO

Per conservare le proprietà dei cibi è importante seguire qualche piccolo consiglio.
Le verdure crude, ad esempio, perdono gli enzimi digestivi ad una temperatura di 65 gradi durante il processo di cottura. Per questo motivo, è bene che esse siano cotte leggermente al vapore e non completamente lessate.
E’ importante, quindi, che le verdure si mantengano ancora croccanti prima di essere consumate.

Tra gli effetti di una carenza di enzimi digestivi contenuti nei cibi, annoveriamo il bruciore di stomaco, la stitichezza, il gonfiore e, nei casi più gravi, lo sviluppo di ulcere e di allergie.

In questi casi, dopo aver consultato uno specialista, è bene introdurre gli enzimi digestivi mancanti attraverso degli integratori alimentari specifici.

I BENEFICI DEI CIBI NON COTTI

La produzione di enzimi digestivi si rivela molto importante per le funzioni del corpo.
Gli enzimi, infatti, comportano enormi benefici per il sistema immunitario, riducono gli episodi di reflusso gastrico, di indigestione e addirittura sono in grado di portate sollievo da dolori come il mal di schiena o la sinusite. La presenza di buoni livelli di enzimi digestivi ci porterà, inoltre, benefici anche nei casi di artrite reumatoide e del morbo di Crohn.

Oltre agli enzimi digestivi, i cibi poco cotti conservano una serie infinita di sostanze (vitamine, proteine) che altrimenti andrebbero perse. E’ buona regola, infatti, conservare l’acqua con cui abbiamo bollito verdure ed alimenti in quanto essa è ricca di sostanze rilasciate durante la cottura.

Come se non bastasse, grazie ad un’adeguata rappresentanza di enzimi digestivi nel nostro corpo, le nostre energie saranno convogliate nello svolgimento di altre attività fisiologiche importanti ed il sistema generale dell’organismo risulterà perfettamente in equilibrio.

Questo significa che tutto funzionerà meglio senza il bisogno di ricorrere all’ausilio di integratori esterni o di cure supplementari.

Autore | Marirosa Barbieri

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.