Tanti anni fa Ippocrate diceva “Fa che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo”.
Per questo sarebbe di fondamentale importanza essere correttamente educati ad una sana alimentazione fin da piccini. Purtroppo non è così ed i cibi che giornalmente consumiamo tendono a creare un eccessivo stato di acidosi all’interno del nostro organismo (stato che favorisce l’invecchiamento e peggiora la salute di tutto il corpo).
Se anche voi siete tra coloro che consumano principalmente pane, pasta, riso, legumi, burro, pesce, carne, formaggi, uova, cioccolato, cornflakes, coca cola e frutta secca, allora fareste meglio a leggere questo articolo sul come mangiare alcalino e vivere meglio.
L’acidosi può essere causa di…
L’acidosi può essere la causa di arrossamenti della pelle, calo delle difese immunitarie con conseguente facilità d’ammalarsi, perdita di colorito sul viso, problemi digestivi, stanchezza, unghie fragili, capelli opachi.
Cosa è causa di acidosi?
Solitamente causa di acidosi sono una cattiva alimentazione ed uno stile di vita scorretto. Dove per cattiva alimentazione si intende una dieta carica di cibi acidi e povera di quelle scelte alcaline salutari che andrebbero a neutralizzare le scorie acide del corpo.
Ad esempio una alimentazione ricca di carne, proteine o cereali risulterebbe troppo acida.
Al contrario una dieta che prevede frutta e verdura sarebbe la scelta migliore per restituire equilibrio e salute a tutto l’organismo.
Come si misura l’acidità?
L’acidità si misura attraverso delle analisi che vanno a calcolare il pH. Esso è compreso tra due valori: 0 e 14. Sette è indice di pH neutro; sotto il sette il pH comincerebbe ad essere acido; sopra il 7 il pH inizierebbe ad essere basico (o alcalino – i due termini sono sinonimi).
Ma come si misura il pH?
Il pH corporeo si misura con un rapido test delle urine: il metodo più facile per valutare una eventuale acidosi dei tessuti.
{Nota}
Non è necessario nessun esame del sangue perchè la questione acido-base si riferisce ai tessuti connettivi e non al sangue.
Basta comprare delle striscette indicatrici del pH in farmacia o su Internet.
Esse devono avere un range di colori compreso tra 5,0 e 9,0.
Solitamente viene suggerito di misurare il pH di mattina e di farlo per tre giorni di seguito e poi ripetere l’operazione ogni 20 giorni circa.
Perchè l’acidità va misurata la mattina?
L’acidità va misurata preferibilmente di mattina perchè la notte il corpo tende ad eliminare spontaneamente gli acidi in eccesso e quindi la prima urina è di solito la più acida di tutte.
Ovviamente il pH varia in conseguenza di ciò che si è mangiato la sera prima, all’ora della cena, all’ora in cui ci si è coricati, da quanto tempo si è dormito e dai livelli di stress del giorno precedente.
Valori di pH acidi
Se le misurazioni del pH danno valori ripetutamente acidi, allora diventa necessario modificare il proprio stile di vita e la propria alimentazione magari con l’integrazione di prodotti specifici a base di sali minerali alcalinizzanti.
Cosa c’entra lo stile di vita?
Una vita ricca di stress (sia esso anche lo sport a livelli agonistici) rompe l’equilibrio acido-base dell’organismo accumulando scarti acidi.
Ormoni come l’adrenalina e il cortisone aumentano il rilascio di acidi. Quindi, oltre ad una dieta corretta, attività rilassanti come il pregare, meditare, ascoltare musica o dedicare semplicemente del tempo a se stessi smorzando lo stress e la stanchezza accumulata dalla routine quotidiana fanno più che bene per alcalinizzare il corpo.
Come mangiare alcalino
Per mangiare alcalino bisognerebbe tenere a mente un paio di punti fondamentali:
1. Gli alimenti alcalini devono rappresentare circa il 70% della dieta giornaliera.
Sì a frutta (attenzione però se soffrite di diabete. In quest’ultimo caso moderatevi attenendovi alle indicazioni del vostro medico curante) come pere ed uva. Benissimo anche la verdura: spinaci, patate, cavoli, lattuga, insalata.
Da mangiare con moderazione: carne, pollame, salumi, noci, dolci ed i prodotti a base di farina in genere.
E’ importante approfondire il concetto di “mangiare con moderazione”.
Quando dico che i cibi acidificanti vanno mangiati con moderazione vuol dire che: PRIMO, non vanno eliminati del tutto perchè fonti essenziali di proteine e vitamine; e SECONDO, che il loro apporto acidificante va contrastato proprio con l’assunzione di alimenti alcalinizzanti.
Faccio un esempio.
A 100 grammi di carne andrebbero affiancati 200/300 grammi di verdure crude o verdure cotte così da tamponare l’acidità della carne.
2. Frutta e verdura sono alcalinizzanti.
All’interno di frutta e verdura si trovano minerali come il calcio, il ferro, il magnesio, il potassio, il sodio. Minerali alcalinizzanti.
Purtroppo la frutta contiene anche degli zuccheri e per questo non bisogna farne incetta. Diciamo che dovrebbe costituire massimo il 20% delle calorie giornaliere totali.
Per una parte di frutta assumete 4 parti di verdure!
3. Proteine = acidificante.
I cibi ad alto contenuto proteico sono anche quelli maggiormente acidificanti soprattutto se queste proteine sono di origine animale.
La carne di tacchino è meno acidificante di quella di maiale, di quella bovina, d’agnello, di selvaggina o il pesce.
{Nota}
Anche i latticini, soprattutto quelli derivati dalla vacca generano molta acidità. Meglio optare per quelli della capra o della pecora.
4. Acqua.
Per mantenere il corpo ben idratato, libero da tossine e ben alcalinizzato, occorre bere circa un litro di acqua ogni 25 kg di peso corporeo.
In commercio ci sono delle acque basiche.
Leggetene l’etichetta e scegliete quelle con un valore superiore a 7.
5. Integratori alimentari e basicità.
Qualora fosse difficile seguire una corretta dieta alcalina, si potrebbe ricorrere a degli integratori ad equilibrato contenuto di minerali alcalinizzanti: calcio, magnesio, manganese e sodio!
Esempio di giornata tipo alcalina
COLAZIONE: Due fette biscottate integrali ed un centrifugato che contenga: 4 carote; due kiwi; una mela, due coste di sedano, un finocchio ed un limone spremuto.
PRANZO: Una vellutata di verdure + una porzione modesta di pasta integrale o di “pseudo-cereali” come la quinoa, l’amaranto, il miglio, il grano saraceno.
CENA: Verdure cotte accompagnate da una fettina di carne (bianca è meglio di quella rossa).
Autore | Viola Dante
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