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OGM, Il Cibo Geneticamente Modificato Ci Fa Ingrassare?

I cibi geneticamente modificati (mais, soia, barbabietole da zucchero e semi) potrebbero essere collegati all’obesità, a malattie dell’apparato digerente, e ad altre patologie croniche, tra cui il diabete, il morbo di Alzheimer, e persino il cancro, secondo un nuovo studio condotto dal Massachusetts Institute of Technology (MIT) e pubblicato sulla rivista Entropia.

Secondo lo studio, i residui di glifosato, il principio attivo contenuto in un erbicida molto utilizzato negli Stati Uniti, sono onnipresenti nei principali alimenti della dieta occidentale. Il glifosato è l’elemento chimico più comune negli Stati Uniti. Basti pensare che 185 milioni di tonnellate di questo elemento sono state spruzzate sulle colture americane nel 2007.
“Il glifosato presente nel nostro cibo, rende gli alimenti poco sani ed a rischio”, dice Stephanie Seneff, co-autrice dello studio e ricercatore presso il MIT, “questo composto costituisce una delle prime cause di obesità in questo Paese ed il tasso di obesità legato all’uso di questo pesticida sembra in forte aumento. Tra i danni tipici legati a questo prodotto, vi sono infiammazioni e bruciori diffusi in tutto il corpo”.

Per questi motivi, le autorità americane, come l’Epa, hanno introdotto una nuova regola per limitare la quantità di residui di glifosato consentito in vari alimenti, dai cereali alle carote, alla canna da zucchero, ai sottoprodotti di carne utilizzati per hot dog, patate.

Secondo i produttori di questo pesticida, il glifosfato è stato progettato per uccidere le piante e risulta relativamente tossico per le persone.
Inoltre, le quantità presenti negli alimenti sono molto piccole: si tratta di quantità irrisorie che non sono in grado di compromettere la salute umana, né di provocare danni o problemi.

P U B B L I C I T A'

Di parere diverso è Anthony Samsel, consulente scientifico in pensione della Arthur D. Little che afferma, senza dubbio che “anche le piccole quantità di questo elemento possono scatenare una cascata di effetti nocivi e anche amplificare gli effetti tossici di altre sostanze chimiche nel nostro cibo”.
L’esperto aggiunge: “è come un lento avvelenamento con piccole quantità di arsenico. In un primo momento, ci si sente bene, ma nel corso del tempo, la tossina si accumula nel corpo e fa sempre più danni”.

Qual è il legame tra glifosfato ed obesità?

In base agli studi condotti, risulta che mangiare cibi che contengono glifosato scatena una reazione a catena dal momento che uccide i batteri buoni presenti nel nostro intestino.
Questa conseguenza, secondo il dottor Seneff, “si traduce in una serie di problemi, dal momento che l’intestino non può assorbire correttamente e completamente le sostanze nutritive presenti negli alimenti e così la capacità del corpo di liberarsi delle tossine e di difendersi dagli attacchi esterni viene incredibilmente ridotta”.

Inoltre, dicono gli esperti, “si verifica anche una rottura nella produzione di tre aminoacidi essenziali, tra cui il triptofano, il precursore della serotonina, una sostanza chimica che aiuta a regolare l’appetito, la sazietà, ed i livelli di insulina. Questo crea un circolo vizioso in cui le persone non si sentono piene e soddisfatte e tendono quindi a mangiare troppo. Questo, quindi, si traduce in un aumento di peso ed in obesità”.

C’è qualche altra prova che collega gli alimenti geneticamente modificati e l’aumento di peso?

L’anno scorso, uno studio internazionale a lungo termine ha scoperto che i topi da laboratorio, alimentati con del mais geneticamente modificato, sono risultati molto più grassi dopo 90 giorni rispetto a un gruppo di topi che mangiavano mais non modificati.

Lo stesso esperimento ha riguardato i pesci nutriti con una dieta geneticamente modificata. Questi esemplari, infatti, sembravano essere esteriormente sani, ma erano di dimensioni più grandi e tendevano a mangiare molto di più.

Quali sono gli alimenti geneticamente modificati più comuni?

Tra gli alimenti che potrebbero essere geneticamente modificati ci sono il mais, la soia, colza, grano, zucchero (entrambi di canna e barbabietola da zucchero), olio di semi di cotone, semi di girasole, carote, okra, patate, lenticchie, fagioli, e piselli, o carne.

Come evitare i cibi geneticamente modificati?

Ecco, quindi, qualche piccolo accorgimento e consiglio per evitare di consumare prevalentemente cibi geneticamente modificati.

Per prima cosa, possiamo provare a mangiare alimenti biologici che sono privi di sostanze chimiche potenzialmente pericolose e di additivi.
Un altro piccolo accorgimento da seguire consiste nel cercare alimenti etichettati come “Non-OGM”
Evitare gli ingredienti rischiosi è un altro modo per non incorrere nel consumo di alimenti geneticamente modificati.
Circa il 75 per cento dei prodotti alimentari trasformati sugli scaffali dei supermercati contengono ingredienti geneticamente modificati. Ad esempio, il 90 per cento dei prodotti a base di soia è a base di glifosato.

Tra gli accorgimenti da seguire, c’è senza dubbio quello di comprare e consumare prodotti locali, direttamente dai piccoli agricoltori.

Assumere probiotici, infine, fa molto bene alla salute. Questi batteri “buoni” che si trovano nello yogurt, negli alimenti fermentati e negli integratori supportano la salute dell’apparato digerente.

Infine, è necessario mangiare alimenti che sono ricchi di triptofano che aiuta l’umore, migliora il sonno, e regolare l’appetito. Questo prezioso elemento si trova nel pollo, tonno, tacchino, salmone, gamberetti, agnello.

Autore | Marirosa Barbieri

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Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.