Questo regime dietetico funziona esattamente sulla base del tuo ciclo ormonale mensile, sì quello mestruale. Perché questo piano alimentare viene cambiato ogni settimana, sulla base dei nutrienti e micronutrienti che fanno funzionare al meglio il tuo sistema endocrino e quindi i tuoi livelli ormonali, anche se sei una donna in menopausa.
Il piano apporta al tuo organismo tutti gli alimenti di cui necessita durante il ciclo, quindi ti fornisce una dieta equilibrata e varia che aiuta a ridurre i livelli di estrogeni, per aiutare il tuo organismo a sbarazzarsene efficientemente. Ecco perché questo piano funziona per ogni donna, di qualsiasi età. Gli ormoni influenzano praticamente qualsiasi cosa accada ai nostri corpi; che tu abbia ancora il tuo ciclo mestruale o meno non ha importanza, perché il tuo corpo produce una quantità così varia di ormoni che asservono al tuo corpo per funzionare correttamente, in molte altre situazioni e casi.
Se hai il ciclo, inizia questo regime il giorno dopo la sua conclusione; se non lo hai più, inizia in una domenica che preferisci.
Questa non è una dieta di privazioni. Il suo obiettivo non è farti mangiare soltanto i cibi indicati, ma aiutarti ad aumentare le quantità di quei cibi che magari fanno già parte della tua dieta, ma che ti aiutano specificatamente a sentirti meglio durante il ciclo mestruale; per cui, incorpora queste nuove attitudini alla tua alimentazione, e vedrai.
Prima settimana
Focalìzzati su: Germogli e fermenti
Tra germogli e cibi sott’aceto ricordiamo i crauti, il kimchi, i germogli di soia, le inflorescenze di broccoli o il pane di Ezechiele, realizzato con frumento germogliato. Questi cibi contengono prebiotici e indolo-3-carbinolo, due micronutrienti chiave che aiutano il corpo a metabolizzare e a far crollare i livelli di estrogeni. Durante la prima settimana, gli estrogeni iniziano a salire; ecco perché hai bisogno di cibi che ne controbilancino la produzione.
Seconda settimana
Focalizzati su: Succhi e verdure fresche
Si raccomandano succhi derivati da ortaggi quali bietole, limone, cavolo riccio, mela, sedano e zenzero, insieme ad un bel piatto di verdure crude. La frutta e la verdura fresche e non cotte, sono importanti perché quando in questa settimana il tuo corpo subirà un’impennata di estrogeni, saranno frutta e verdura a fornirti gli antiossidanti e le fibre di cui avrai bisogno per abbassarne i livelli e far sì che il tuo corpo se ne sbarazzi più velocemente. Ma più di tutto, i succhi e gli ortaggi crudi fanno in modo che il tuo fegato riceva glutatione, un tripeptide in grado di far collassare gli estrogeni.
Terza settimana
Focalizzati su: Cereali e verdure verdi
Quinoa, grano saraceno, cavolo cinese, cavolo riccio, scarola e barbabietola: nella terza settimana, saranno questi gli alimenti su cui dovrai concentrarti, perché non solo i tuoi estrogeni aumenteranno la loro presenza nel sangue, ma ci sarà anche un calo del progesterone. Questi due processi hanno effetti sulla chimica del cervello, e quindi, sul tuo umore. I cereali ti danno vitamina B, responsabile di aiutare il fisico a produrre serotonina, l’ormone che mantiene il tuo umore stabile. Le verdure a foglia verde invece, contengono calcio e magnesio, che aiutano il tuo corpo ad usare efficientemente gli ormoni che produce. Combinàti insieme, cereali e fibre delle verdure a foglia verde, ti aiutano a liberarti degli estrogeni il più in fretta possibile.
Quarta settimana
Focalizzati su: Grassi salutari e radici
In questa settimana, sarà il caso di puntare la propria attenzione su cibi come il salmone, l’avocado, le patate dolci, la carota, la zucca e le barbabietole. Alla fine del ciclo infatti, i tuoi ormoni si stabilizzano su livelli particolarmente bassi; i grassi salutari ti aiutano a mantenere stabile l’umore e alto il tuo livello di energia. Inoltre, le radici ti danno vitamina A, che serve al tuo fegato per elaborare gli estrogeni e liberarsene.
Una nota sulla soia
Le donne con alti livelli di estrogeni che abbiano sviluppato condizioni o patologie come la Sindrome dell’Ovaio Policistico, fibromi, cisti ovariche, infertilità e bassa libido, hanno difficoltà ad inserire la soia come parte integrante delle loro diete. Tendiamo infatti ad esagerare con quei cibi che sono stati definitivi ‘salutari’, eppure gli Asiatici stessi non consumano più di 2 cucchiaini al giorno di soia fermentata, in quanto, un quantitativo maggiore non sarebbe più così salutare. Questo perché i prodotti della soia contengono alti livelli di fitoestrogeni che mimano l’azione degli estrogeni del corpo umano. Se il tuo corpo sta già lottando per abbassare i livelli di ormoni, e con maggior difficoltà laddove è presente una sindrome, aggiungerne di altri e simili, non farebbe altro che peggiorare i tuoi sintomi, anziché aiutarti a stare meglio.
Leggi questo articolo su come funziona il ciclo mestruale di una donna; così da rimanere informata su tutte le iniziative da prendere e le questioni da tenere a mente, settimana dopo settimana.
Autore | Enrica Bartalotta
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