Diciannove. E’ il numero di suggerimenti che abbiamo individuato per mantenere il livello di glicemia sotto controllo (evitando i rischiosissimi picchi). Ma ne esistono sicuramente tanti altri.
Il problema dell’alto livello di zuccheri nel sangue è molto sentito ed è uno dei più discussi, oggigiorno.
Non solo perchè l’iperglicemia tende a favorire il diabete ma comporta anche una serie di malattie cardiache e di altro genere, di una certa importanza.
Basti pensare che i dati Istat del 2010 indicano che il 4,9% degli italiani soffre di diabete.
Secondo l’Oms (Organizzazione mondiale della sanità), circa 346 milioni persone sono malate di diabete in tutto il mondo
L’agenzia Onu, inoltre, ha evidenziato che: nel 2004, 3,4 milioni di persone sono morte per il diabete; più dell’ 80% delle morti di diabete si verificano in paesi a basso e medio reddito; il diabete sarà la settima causa di morte nel 2030; una dieta sana, attività fisica regolare, il mantenimento di un peso corporeo normale e la riduzione del fumo può prevenire o ritardare l’insorgenza del diabete di tipo 2.
A fronte di questi dati allarmanti, quindi, diventa necessario correre ai ripari con uno stile di vita che sia il più morigerato possibile.
DUE PORZIONI DI LATTICINI AL GIORNO
Consumare almeno due porzioni al giorno di prodotti lattiero caseari, a basso contenuto di grassi, ci aiuta a mantenere la glicemia sotto controllo.
Una porzione è costituita da una tazza di latte scremato (250 ml) o da 175 grammi di yogurt.
In particolare i soggetti che hanno bevuto 2-3 tazze di latte al giorno, a basso contenuto di grassi, hanno avuto il 20 % in meno di probabilità di sviluppare il diabete di tipo 2 secondo uno studio condotto da ricercatori del Massachusetts General Hospital e della Harvard School of Public Health di Boston.
FIBRE ED ALIMENTI INTEGRALI
Acquistare prodotti contenenti almeno 3 g di fibre e 3 g di proteine per porzione, è una sana abitudine che ci permetterà di incrementare il senso di sazietà e di controllare, quindi, i pericolosi attacchi di fame.
PIU’ MAGNESIO
Prediligi un’alimentazione che integri il magnesio.
“Le persone che hanno consumato più magnesio (attraverso gli alimenti e gli integratori di vitamine) hanno circa la metà delle probabilità di sviluppare il diabete nei prossimi 20 anni“, ha detto il dottor Ka Lui della University of North Carolina, autore di uno studio sul diabete.
Per indagare il legame tra magnesio e diabete, i ricercatori hanno esaminato 4497 uomini e donne di età compresa tra 18-30 anni, nessuno dei quali era diabetico all’inizio dello studio. Durante un periodo di follow-up di 20 anni, 330 dei soggetti in questione hanno sviluppato la malattia.
Le persone con la più alta assunzione di magnesio, hanno registrato il 47 % in meno di probabilità di aver sviluppato il diabete durante il follow up rispetto a quelle che ne hanno consumato molto meno.
USA LE SPEZIE
Lo sapevi che spolverare la cannella sul caffè, yogurt, cereali e tè è un toccasana per il controllo della glicemia? E’quanto hanno scoperto alcuni ricercatori del Pakistan (dove la cannella è ampiamente utilizzata).
Gli studiosi hanno chiesto ai volontari affetti da diabete di tipo 2 di assumere 1 g, 3 g o 6 g di cannella per 40 giorni. Questi soggetti hanno visto i loro livelli di glucosio nel sangue scendere tra il 18 e il 29 % in proporzione alla quantità di spezia ingerita.
GRANO SARACENO? SI’ GRAZIE
Il grano saraceno è un cereale che riduce i livelli di glicemia dal 12 al 19 % secondo uno studio condotto sui ratti. Questo risultato è legato al contenuto di fibre presenti nell’alimento.
VINO E BIRRA, AMICI DELLA GLICEMIA
Includere un bicchiere o di birra al giorno nella vostra alimentazione non può che comportare vantaggi alla salute, anche nel controllo della glicemia. I diabetici che consumano a digiuno un calice di vino registrano un calo del livello di zuccheri nel sangue.
OCCHIO AI GRASSI
Riduci i grassi saturi. Le persone che presentano alti livelli di grassi saturi nel sangue hanno due volte in più la probabilità di sviluppare il diabete.
L’IMPORTANZA DI UNA PASSEGGIATA
2 chilometri al giorno a piedi. E’ quello che ci serve per ridurre drasticamente il rischio di morire di problemi legati al diabete.
Lo dice uno studio statunitense secondo il quale, se si percorrono 10 km a settimana, ci saranno quasi il 34 % in meno di probabilità di morire di malattie cardiache associate al diabete.
Il motivo risiede nel fatto che l’attività fisica giornaliera rende le cellule più ricettive all’insulina e questo si traduce in un migliore controllo della glicemia.
RIDI PIU’ SPESSO
Oltre a comportare vantaggi al cuore, alla psiche ed all’umore, una o più risate al giorno, in particolar modo dopo i pasti, abbassano i livelli di zucchero nel sangue.
COLAZIONE COL POMPELMO
I ricercatori americani hanno chiesto a 50 pazienti obesi di mangiare mezzo pompelmo ad ogni pasto per 12 settimane rilevando che questi hanno registrato bassi livelli di insulina e glucosio ed un metabolismo degli zuccheri più efficiente.
ALLENAMENTO MUSCOLARE
Aggiungi almeno un giorno alla settimana di allenamento alle tue abitudini e vedrai che starai meglio.
Costruire la massa muscolare, ci permette di consumare il glucosio oltre che apportare grandi benefici in termini di forza fisica.
CAFFE’ O DECAFFEINATO?
Secondo l’Harvard School of Public Health la caffeina aumenta i livelli di glicemia nel breve termine ma gli antiossidanti in essa contenuti possono migliorare la sensibilità all’insulina e ridurre il rischio di diabete di tipo 2 nel corso degli anni.
Lo studio condotto su oltre 125.000 ha dimostrato che le donne che bevono più di sei tazze di caffè al giorno hanno ridotto il loro rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 di quasi il 30 per cento.
Anche il decaffeinato è stato considerato utile nel ridurre il rischio di diabete di tipo 2.
Uno studio ha dimostrato che il caffè con caffeina riduce il rischio di diabete di tipo 2 del 4% ed il decaffeinato del 7% . Ciò suggerisce che, a prescindere se si tratti di caffè o decaffeinato, la responsabilità della diminuzione del rischio di diabete di tipo 2 è a carico degli antiossidanti contenuti in queste bevande.
MANGIA POCO MA SPESSO
Consumare piccoli pasti ben distribuiti nell’arco della giornata ci permette di evitare i picchi di zucchero nel sangue, a tutto vantaggio della salute.
OCCHIO A NON SALTARE I PASTI
Non saltare i pasti è un must.
Quando ci si astiene dai pasti, infatti, il livello di zucchero nel sangue scende a picco, salvo poi risalire improvvisamente durante il consumo degli alimenti, costringendo il pancreas a rilasciare più insulina. Questo funzionamento può innescare un meccanismo pericoloso da cui è bene stare alla larga.
DORMI LE ORE NECESSARIE
Andare a letto alle 10 di sera, svegliarsi alle 6 del mattino successivo. Regolare le ore di sonno è un modo per tenere sotto controllo la glicemia.
Numerosi studi hanno evidenziato che la privazione del sonno ha un effetto nefasto sui livelli di insulina.
RUSSARE
I disturbi del sonno (tra cui la roncopatia) sono associati ad un maggiore rischio di diabete.
Lo dice una ricerca condotta dall’ Imperial College London, Cnrs francese, Lille University e McGill University in Canada.
CONCEDITI DEL TEMPO
Trascorrere 10 minuti al giorno rilassandosi, è un toccasana per la mente ed il corpo. La tecnica più efficace si chiama rilassamento muscolare progressivo ed è stata associata ad un miglioramento complessivo dei livelli di zucchero nel sangue in pazienti che presentavano alti livelli di glicemia.
L’IMPORTANZA DEI LEGUMI
Mangia 75 g di fagioli al giorno. Questi alimenti ricchi di fibre richiedono tempi maggiori di digestione: in questo modo, essi rilasceranno il glucosio più lentamente.
Basterebbero solo 75 g al giorno di legumi per stabilizzare i livelli di zucchero nel sangue.
LE NOCI
Le noci sono ottime fonti di grassi monoinsaturi che tengono a bada i livelli di glicemia.
Un nuovo studio condotto da ricercatori dell’Università di Toronto ha prodotto risultati che sostengono che le noci sono vitali nella gestione del diabete.
Lo studio è stato condotto in un periodo di tre mesi su117 partecipanti diabetici cui è stato somministrato il consumo di frutta secca.
I risultati dello studio hanno mostrato che i consumatori di noci hanno registrato livelli di colesterolo totale LDL significativamente ridotto ed una riduzione dei livelli di HbA1c (l’emoglobina glicata che indica la concentrazione di glucosio nel sangue).
Autore | Marirosa Barbieri
© RIPRODUZIONE RISERVATA