Allattare al seno è un processo naturale, dovrebbe dunque essere facile, giusto? Ma allattare al seno è un po’ come andare in bicicletta: devi impararlo (e così il tuo bambino). Abbiamo chiesto un consiglio alla Dott.ssa Jane Morton, le abbiamo chiesto come fare per gestire i 10 problemi più importanti e comuni relativi all’allattamento al seno. La dottoressa è stata consulente didattica di dottori, infermieri e di consulenti professionali della lattazione ed è parte dello staff del Lucile Packard Children’s Hospital di Stanford Palo Alto, in California.
Problema #1: Dolore provocato dall’attaccamento
È normale che i tuoi capezzoli si ritrovino aridi e indolenziti appena dopo la poppata. Specialmente se questa per te è la prima volta, o il tuo primo figlio. Ma se dopo essersi attaccato, il dolore persiste per più di un minuto, decidi di cambiare posizione.
Soluzione:
Prova a far sì che tuo figlio si attacchi al tuo capezzolo, in maniera asimmetrica, fai in modo cioè che la sua bocca ricopra in grossa parte la parte di areola che si trova al di sotto del capezzolo, anziché quella al di sopra. Per metterlo in posizione, infila delicatamente il tuo dito indice nella bocca del tuo bambino, per allontanarlo dal capezzolo. Ora solleticagli il mento oppure aspetta che sbadigli, così la sua bocca sarà pronta per attaccarsi nuovamente. (Piega e schiaccia il tuo seno nella maniera illustrata nel video qui sotto, di modo da adattarlo alla bocca di tuo figlio.) Sarà correttamente posizionato, quando il suo mento e il suo naso toccheranno il tuo seno, le sue labbra scivoleranno in fuori e non riuscirai a vedere il tuo capezzolo o la parte inferiore della tua areola.
Clicca qui per vedere il video che ti insegna il corretto attaccamento.
Se il tuo bimbo è nella posizione corretta ma il dolore persiste, potresti avere i capezzoli asciutti. Indossa abiti e capi comodi, preferibilmente larghi, e cerca di evitare per un po’ di fregarli con il sapone. Usa una crema a base di lanolina, per idratarli tra una poppata e l’altra.
Problema #2: Capezzoli screpolati
Se i tuoi capezzoli sono screpolati potrebbe darsi che siano passati attraverso una molteplice serie di eventi: candida, pelle secca, improprio pompaggio del latte, o, molto più probabilmente, problemi con l’attaccamento. Durante la prima settimana di allattamento, potresti avere delle emissioni sanguinolente, proprio in corrispondenza dei primi tentativi di ricerca del seno o entro le tue prime sessioni di pompaggio. Per quanto poco piacevole e in parte disgustoso, le perdite di sangue non faranno però alcun male al bambino.
Soluzione:
Controlla in che posizione si trova il tuo bambino; se la parte inferiore della tua areola è ricoperta dalla sua bocca, allora è nella posizione giusta. In aggiunta, prova ad allattare al seno più frequentemente, e ad intervalli più brevi. Meno affamato sarà tuo figlio, più delicata sarà la suzione.
Per quanto invitante sia trattare i tuoi capezzoli screpolati, con qualsiasi cosa tu riesca a trovare nel tuo mobiletto delle medicine, saponi, alcol, lozioni, e profumi non ti faranno bene – l’acqua è l’unica sostanza con cui dovrai lavarli. Prova semmai a far seccare all’aria, sui tuoi capezzoli irritati, un po’ di latte del dopo-poppata (il latte dovrebbe aiutarli a ricevere un po’ di sollievo). Potresti provare, se vuoi, a prendere un blando antidolorifico, come l’acetaminofene (paracetamolo) o l’ibuprofene, 30 minuti prima di iniziare l’allattamento. E quando tutti i rimedi falliscono, prova una crema da banco alla lanolina, creata apposta per le mamme in fase di allattamento, e rivesti i tuoi reggiseni di calotte di plastica dura.
Problema #3: Dotti galattofori intasati o ostruiti
I dotti mammari si ostruiscono quando il latte non viene fatto fuoriuscire completamente. Se è così anche per te, potresti aver notato una sorta di nodulo in corrispondenza del seno, del rossore e anche una sorta di fastidio al contatto. Se inizi a provare dolore e la tua temperature si alza, è il segno che il tuo corpo sta subendo l’attacco di un’infezione; consulta immediatamente il tuo dottore. La cosa più importante è che non vi siano pause troppo lunghe tra una poppata e l’altra – il latte necessita infatti di essere pompato fuori molto spesso. Anche un reggiseno, per quanto atto all’allattamento, se troppo stretto può provocare l’ostruzione dei tuoi gotti glattofori. Anche lo stress (quella tal cosa che le neo-mamme producono in abbondanza) però può influire sulla produzione di latte e sullo stato, dunque, dei tuoi dotti mammari.
Soluzione:
Fai ciò che è in tuo potere per riuscire a racimolare quanto più riposo ti è possibile (chiedi al tuo partner di aiutarti, quando può). In più, prova ad applicare sui tuoi seni delle compresse calde e massaggiali per stimolare il flusso del latte.
Dotti galattofori intasati non provocano nessun danno al tuo bambino, dal momento che il latte materno contiene antibiotici naturali; non c’è ragione che tu soffra, la fase dell’allattamento dovrebbe essere una gioia, non solo per il tuo bambino ma anche per te.
Problema #4: Congestione/Sovrabbondanza di latte materno
Se i tuoi seni sono ingorgati, il gonfiore conseguente potrebbe rendere difficile al bambino le operazioni di attaccamento al seno, perché non avrebbe più la forma giusta per infilarsi perfettamente e comodamente nella sua bocca.
Soluzione:
Prova a spremere un po’ manualmente il tuo seno, poco prima della poppata, per fare in modo che l’ingorgo si liberi e il tuo latte arrivi a fluire più facilmente, rendendo i tuoi seni più morbidi, e quindi più accessibili alla poppata. Come dicevamo prima ovviamente, più spesso allatterai minori saranno le probabilità per il tuo seno di rimanere ingorgato. Clicca qui per vedere il video che mostra come effettuare la spremitura manuale del seno.
Problema #5: Mastite
La mastite è un’infezione batterica che interessa i tuoi seni; è caratterizzata dagli stessi sintomi dell’influenza, quali febbre e dolori (concentrati però nella zona del seno). È un problema piuttosto comune, che si sviluppa entro le prime settimane successive alla nascita (ma può capitare anche durante lo svezzamento), ed è causato da pelle screpolata e rotta, dotti galattofori ostruiti, o ingorgo.
Soluzione:
L’unica maniera per trattare efficacemente questa infiammazione, è usando gli antibiotici prescritti dal tuo medico, compresse calde, e, più di tutto, frequente svuotamento del seno. Impara il pompaggio manuale, e assicurati che le aree arrossate e sode dei tuoi seni, e le zone circostanti, si sgonfino, diventando a mano a mano più morbide al tatto. È molto più sicuro, ed è inoltre raccomandato, continuare con l’allattamento, anche mentre il tuo corpo sta combattendo la mastite.
Problema #6: Candidosi
La candidosi del seno (mughetto) è un’infezione fungina sita nella bocca del tuo bambino, che può dunque passare al tuo seno. Prova prurito incessante, indolenzimento, e a volte rash.
Soluzione:
Vai dal dottore e fatti prescrivere un farmaco antifungino, da applicare sul capezzolo e nella bocca del tuo bambino. Se non vi curerete allo stesso tempo, potreste continuare ad attaccarvi vicendevolmente la candidosi, prolungando i tempi di guarigione.
Problema #7: Basse riserve di latte
L’allattamento somiglia ad un vero processo economico, perché collega la domanda con la sua offerta. Se il tuo dottore è preoccupato riguardo al peso del nascituro, ed è più che preparato sulla curva dell’allattamento al seno disegnata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, sei spacciata.
Soluzione:
Frequenti poppate e pompaggi manuali del seno, aiutano inoltre ad aumentare la produzione di latte. Sorprendentemente, forzare la fuoriuscita dei fluidi e mangiare più calorie o cibi differenti, è inoltre stato provato in grado di aumentare la produzione di latte.
Problema #8: Sonno durante la poppata
Tuo figlio avrà la tendenza ad addormentarsi spesso nei primi due mesi successivi alla sua nascita (hey, ne deve passare tante) quindi è assolutamente normale che possa addormentarsi mentre mangia, sui tuoi seni. Tutta quell’attività lo rende più sereno, e rilassato!
Soluzione:
Il tuo flusso di latte sarà più veloce dopo la tua prima fuoriuscita; quindi se vuoi migliorarne l’efficienza, inizia con il seno più pieno, e poi passa immediatamente all’altro. Quando noti che la suzione sta diminuendo il suo ritmo e il tuo bambino inizia a chiudere gli occhi, staccalo dal tuo seno e inizia a praticargli una manovra digestiva, solleticagli i piedi, oppure parlargli dolcemente mentre gli accarezzi la schiena, e poi cambia seno. A mano a mano che tuo figlio cresce, sarà sempre più in grado di rimanere sveglio più a lungo, quindi non preoccuparti.
Problema #9: Capezzoli invertiti o piatti
Puoi sapere se i tuoi capezzoli sono piatti o invertiti, operando un semplice test: Afferra dolcemente la tua areola tra pollice e dito indice – se il tuo capezzolo si ritrae anziché protendersi, abbiamo un problema, Houston. Ma non sul serio. Con capezzoli invertiti o piatti l’allattamento al seno più risultare più difficoltoso.
Soluzione:
Usa una pompa per aiutare il latte a fuoriuscire dal tuo seno, prima ancora di posizionare il tuo bambino sul tuo capezzolo, per la poppata e copri i tuoi seni con conchiglie in plastica per allattamento, tra una poppata e l’altra. Una volta che pensi di aver raggiunto il giusto ammontare di latte, prova ad usare scudi per i capezzoli, se il tuo bambino ha ancora problemi con l’attaccamento.
Problema #10: Rilascio veloce o doloroso del latte
I tuoi seni sono una vera e propria macchina – quando li schiacci, provochi una reazione dei ‘motori lattiferi’ che portano il latte nei dotti e fuori dal seno. A volte però questo tipo di meccanismo può portare dolore, specialmente se sotto sforzo da sovrautilizzo. Alcune mamme possono provare un senso generale di fastidio, altre invece avvertono una sensazione simile alla puntura di più spilli.
Soluzione:
Se inizi ad avere la sensazione che i tuoi seni non stiano più subendo un leggero solletico ma un vero e proprio attacco messo in atto da mini dardi e spine immaginarie, prendi immediatamente appuntamento per assicurarti di non avere un’infezione (fungina o batterica). A volte questo tipo di dolore si sviluppa quando hai fin troppo latte nei tuoi seni. Prova a nutrire tuo figlio più a lungo da un solo seno, e passa all’altro solo se ne senti la necessità. Se hai fatto gli esami e risulta che hai un’infezione, o se non li hai ancora fatti ma hai la febbre, senti dolori e brividi ovunque, è necessario che tu vada dal dottore a farti prescrivere degli antibiotici specifici. Nel frattempo, non importa quando spiacevole possa essere, dovrai continuare ad allattare; sarà più sicuro per te e per tuo figlio.
Autore | Enrica Bartalotta
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