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Allergia All’Edera? Ecco Come Curarla

Allergia all’edera. Sette persone su dieci risultano allergiche ad una pianta ornamentale e dall’aspetto apparentemente innocente.
Chi lo avrebbe mai detto che, sotto mentite spoglie, si nascondesse un’erba dal potere minaccioso?
Il problema risiederebbe nella urushiol (urusciolo), una resina presente nella quercia, edera e sommacco velenosi ed in grado di produrre un forte effetto urticante, escoriazioni e rossori cutanei.

Nessuno avrebbe mai immaginato tali effetti dell’edera sull’uomo (bambini, adulti, vengono spesso in contatto con questa pianta presente in ambienti boschivi ed urbani come elemento decorativo, appunto).
Se si viene a contatto con l’edera, quindi, bisogna immediatamente lavarsi le mani prima che sia troppo tardi.
Di solito gli effetti sulla nostra pelle, tendono a svanire salvo alcuni casi particolari. Se infatti registrate la presenza di grandi e persistenti vesciche, gonfiore, arrossamento, o affanno, dovete immediatamente consultare il medico.

LE SOLUZIONI

Se siamo venuti in contatto con l’edera e questo ci ha provocato sfoghi cutanei, è il caso di mettere in campo una serie di accorgimenti.
Fate la doccia e lavate le mani. Avete circa 15 minuti di tempo per sbarazzarvi dell’ urushiol con cui siete venuti a contatto. Perciò, utilizzate l’acqua calda ed il sapone (abbiate cura che quest’ultimo non contenga alcol o sostanze aggiunte); non adoperate l’asciugamano che potrebbe diffondere il problema nel resto del corpo.

P U B B L I C I T A'

Afferrate la pianta di jewelweed ed applicatela sulla zona del corpo che è venuta a contatto con l’edera.
Si tratta di una pianta fatta con steli, e fiori gialli o arancio e di solito cresce vicino all’edera. Schiacciate una manciata di foglie di questa pianta ed applicatele sull’area interessata.

Sfrutta le proprietà dell’aloe. Questa sostanza non è utilizzata solo per le scottature ma le sue proprietà antinfiammatorie e antibatteriche la rendono ideale contro gli effetti devastanti dell’edera.

CHE COSA FARE DOPO IL CONTATTO CON L’EDERA?

Dopo essere entrati a contatto con l’edera, è il caso di lavare i vestiti che indossavate in lavatrice con acqua tiepida. Questo dovrebbe arrestare la diffusione dell’ urushiol.
Risciacquare le scarpe è un altro accorgimento da adottare quando si viene a contatto con la pianta.
Fate attenzione ai vostri animali domestici (cani e gatti) che potrebbero aver sfiorato l’edera con il loro pelo.

I RIMEDI NATURALI

Come sempre, esiste una caterva di rimedi naturali contro gli effetti velenosi dell’edera.
Provate a versare dell’aceto bianco in mezza tazza d’acqua. Raffreddate il liquido in frigorifero ed immergete un piccolo panno nella soluzione; quindi applicatelo sulla parte che è venuta in contatto con l’edera.
La lozione alla calamina allevia il prurito e contribuisce ad asciugare le vesciche. Lo stesso effetto è legato al latte freddo in cui è possibile immergere un panno da stendere, poi, sulla parte interessata.

L’amamelide risulta particolarmente efficace contro l’eruzione cutanea, così come il tè nero o verde dalle forti proprietà astringenti sono in grado di alleviare il prurito e l’infiammazione.
Provate a fare un bagno caldo, aggiungendo un paio di cucchiai di farina d’avena colloidale o la semplice farina d’avena.

MISURE DI PREVENZIONE

Per evitare di subire il veleno dell’edera, assicuratevi di indossare pantaloni e camicie lunghe, prima di addentrarvi nel bosco o in luoghi ricchi di flora.
Informatevi, attraverso la lettura di libri a tema, che aspetto ha l’edera velenosa e quali sono le misure da adottare nel caso in cui si venga a contatto.
Prima di uscire, strofinate una particolare crema, chiamata Stokogard sulla pelle esposta. Questa lozione argillosa, disponibile su Internet, forma una barriera protettiva che protegge la cute contro l’urushiol.

Autore | Marirosa Barbieri

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Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.