“Abusi di professione e mancata personalità giuridica”: ancora accuse contro Stamina Foundation.
Si complica la vicenda Stamina e la posizione del suo presidente, Davide Vannoni, finito nell’occhio del ciclone per la presunta pericolosità del metodo sulle staminali.
Ora, sulla testa della Stamina Foundation, piovono nuove accuse. Secondo il generale dei Nas, Cosimo Piccinno, la fondazione targata Vannoni “manca di personalità giuridica, raccoglie al suo interno tre biologi che non sono regolarmente iscritti all’albo“, oltre al fatto, sottolinea Piccinno, “che esistono altre pozioni del metodo Stamina sul territorio italiano“.
LA DENUNCIA
Cosimo Piccinno, sentito dalla Commissione Sanità del Senato nell’ambito dell’indagine sul metodo Stamina, ha riferito che la Stamina Foundation non risulta avere una personalità giuridica; che si avvale di tre biologi non iscritti all’albo e quindi rei di abuso di professione.
LA VICENDA STAMINA
La vicenda di Stamina Foundation si trascina ormai da tempo. Il metodo prevede l’uso delle cellule staminali per curare gravi malattie.
Le cosiddette cure compassionevoli furono somministrate per la prima volta nel 2011 presso gli Spedali Civili di Brescia a piccoli pazienti affetti da patologie neurodegenerative. Sin da subito la comunità scientifica si spaccò in due e si innescò un duro braccio di ferro tra il patron di Stamina, Vannoni ed il Ministero della Salute.
Nell’aprile 2012 l’allora ministro della Salute, Renato Balduzzi in seguito ad un’ispezione, decise di bloccare i trattamenti in quanto non scientificamente documentati.
Vannoni ha sempre negato l’accessibilità alle sue procedure “perchè coperte da brevetto“.
Anche l’attuale ministro, Beatrice Lorenzin, ha dato il via ad una commissione di inchiesta tesa ad appurare la bontà del metodo.
Dalle indagini (a detta della commissione) è emerso che nelle infusioni “non vi erano cellule staminali” e che ” vi era il rischio di contrarre il morbo della mucca pazza“.
Il Tar del Lazio ha bocciato il comitato scientifico dopo il ricorso intentato da Vannoni contro le ispezioni.
Oggi, la nuova commissione che valuterà il metodo Stamina è presieduta da Mauro Ferrari, esperto di nanotecnologie applicate alla medicina. La palla è passata all’Avvocatura dello Stato che dovrà sbrogliare una matassa davvero intricata.
Autore | Marirosa Barbieri
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