Assumere la nostra porzione giornaliera di frutta e verdura dovrebbe essere un gioco da ragazzi, ormai: abbiamo a lungo sentito parlare dei benefici per la salute che accompagnano una dieta equilibrata. Ora i ricercatori svedesi hanno scoperto che mangiare più frutta potrebbe addirittura abbassare i rischi di una forma spesso letale di aneurisma aortico.
I ricercatori, guidati dal Dottor Otto Stackelberg del Karolinska Institute, hanno pubblicato i loro risultati sulla rivista “Circulation” della American Heart Association. Dopo aver diviso più di 80.000 persone di età compresa tra 46 e 84 anni tra quattro gruppi, in base alla quantità di frutta e verdura che mangiavano ogni giorno, i ricercatori hanno poi intrapreso uno studio della durata di tredici anni di follow-up. Durante quel tempo, hanno scoperto che 1.086 persone avevano avuto aneurismi dell’aorta addominale, di cui 222 colpevoli di rottura. Questo tipo di aneurisma comporta un rigonfiamento della parte inferiore dell’aorta, l’arteria principale del corpo. Anche se raro, osservano i ricercatori, è letale in molti casi. Gli uomini, nello studio, hanno rappresentato oltre l’80% degli aneurismi.
Rispetto al gruppo che ha assunto la minor quantità di frutta (meno di una porzione al giorno), quelli che mangiavano più frutta (più di due porzioni) avevano un rischio inferiore del 25% di sviluppare un aneurisma e un rischio inferiore del 43% di rottura. Il succo di frutta non è stato incluso nelle porzioni oggetto dello studio. Rispetto al gruppo che non ha mangiato frutta del tutto, i consumatori abituali avevano un rischio inferiore del 31% di aneurisma e un rischio inferiore del 39% di rottura. I tipi di frutti consumati erano soprattutto mele e pere, seguite da banane, arance e altri agrumi.
La prevenzione di un killer silenzioso
I ricercatori confermano che l’aneurisma dell’aorta addominale è spesso asintomatico e si verifica in circa il 4,5% degli uomini sopra i 65 anni di età. Nelle donne della stessa fascia di età, fino all’1,3% ne è affetto. Anche se gli ultrasuoni sono stati utilizzati per lo screening di questa patologia, questi aneurismi addominali hanno alta probabilità di essere letali, con un rischio di mortalità del 70% prima di un intervento chirurgico e del 35% dopo. Il Dr. Otto Stackelberg è molto soddisfatto dei risultati dello studio: “Un elevato consumo di frutta può aiutare a prevenire molte malattie vascolari e il nostro studio suggerisce che un minor rischio di aneurisma dell’aorta addominale sarà tra i benefici” ha commentato. Gli autori suggeriscono che gli elevati livelli di antiossidanti contenuti nella frutta possono fornire l’effetto protettivo attraverso l’inibizione di stress ossidativo, che può favorire l’infiammazione. Le verdure – a loro volta ricche di antiossidanti – non sembrano influenzare il livello di rischio di aneurisma dell’aorta addominale, forse perché alcuni vegetali non contengono gli stessi antiossidanti della frutta, dicono i ricercatori. Il Dr. Stackelberg aggiunge: “Le verdure rimangono importanti per la salute Altri studi hanno scoperto che mangiare più frutta e verdura può ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2, pressione alta e diversi tipi di cancro”.
Consigli di dieta
L’American Heart Association dà consigli sul consumo di frutta e verdura, suggerendo che gli adulti dovrebbero mangiarne circa quattro o cinque porzioni al giorno. L’organizzazione dice che, seguendo questa linea guida, si ottiene in modo semplice la garanzia di apporto di sostanze nutritive importanti di cui la maggior parte delle persone non ha mai abbastanza, come l’acido folico, il magnesio, il potassio, le fibre alimentari e le vitamine A, C e K. Naturalmente, non fumare è un modo fondamentale di ridurre i rischi per la salute, in particolare quelli che coinvolgono la salute cardiovascolare. A tal proposito il Dott. Otto Stackelberg conferma: “Essere un non fumatore è basilare anche nella prevenzione dell’aneurisma dell’aorta addominale. Mai iniziare a fumare! E se è già fumatori, smettere oggi stesso: non è mai troppo tardi”.
Autore | Daniela Bortolotti
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