L’ossitocina, detto anche “ormone dell’amore” potrebbe non essere così bello e sicuro come si pensava. Un nuovo studio dimostra infatti che, mentre l’ossitocina riveste un ruolo enormemente importante nel legame sociale e nei sentimenti di amore, è anche la ragione per cui terribili eventi possono lasciare una cicatrice su un individuo per tutta la vita .
Questa nuova scoperta è importante perché “attraverso la comprensione del duplice ruolo del sistema nello scatenare o ridurre l’ansia, a seconda del contesto sociale, siamo in grado di ottimizzare i trattamenti che migliorano il benessere, invece di innescare reazioni negative” ha dichiarato la ricercatrice Dott.ssa Jelena Radulovic, Professoressa in malattia bipolare alla Feinberg School della Northwestern University.
Lo studio , pubblicato sulla rivista “Nature Neuroscience” è stato condotto su alcuni soggetti cavia da laboratorio e spiega che l’ossitocina può farci ricordare le situazioni stressanti dal passato (come ad esempio essere stati vittime di bullismo) , ma anche aumentare sentimenti di ansia e di paura di fronte alle sollecitazioni future. L’ormone permette questo innescando una molecola chiamata ERK, che a sua volta rende le sensazioni di paura maggiori perché stimola dei percorsi nella regione del setto laterale del cervello. Questa molecola si attiva per ore dopo una esperienza sociale stressante.
I ricercatori hanno notato questa è la prima volta che l’ossitocina è stata identificata a causa di una funzione che non è solo amplificare sentimenti di amore e di connessione umana. Precedenti studi hanno esaminato il ruolo dell’ormone nella relazioni e amicizie e, per esempio, uno studio pubblicato sulla rivista “Psychoneuroendocrinology” all’inizio di quest’anno ha dimostrato che l’ossitocina rende le persone più inclini a fare amicizia con individui che hanno appena vissuto un rifiuto sociale. Infine, uno studio del 2012 ha dimostrato che i livelli di ossitocina potrebbero essere un fattore predittivo per la durata di un rapporto nel tempo.
Autore | Daniela Bortolotti
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