Riconoscere i sintomi dell’appendicite può essere molto utile per contattare il medico al momento giusto e quindi avere una diagnosi tempestiva. La prima cosa importante da sapere è che l’appendicite è una problematica comune, che può verificarsi in qualsiasi fase della vita.
Di solito, nella maggior parte dei casi colpisce le persone più giovani, soprattutto quelli che sono più a rischio sono gli uomini, rispetto alle donne. Inoltre, dal momento che l’alimentazione comune dei paesi occidentali non è molto ricca di fibre, l’appendicite è più diffusa qui che in altre parti del mondo. Si stima per esempio che il 6% dei cittadini britannici soffrano o abbiano sofferto di questo disturbo durante la loro vita, tant’è che una grande percentuale di urgenze addominali che richiedono un intervento chirurgico negli ospedali del Regno Unito sono causati da problemi di appendicite.
É però opportuno ricordare anche che, se l’appendicite si manifesta soprattutto dai 10 ai 30 anni di vita, anche le persone più grandi o i bambini più piccoli non ne sono del tutto esenti. Insomma, sono centinaia di migliaia gli interventi di appendicectomia che vengono effettuati ogni anno per trattare questo tipo di problema.
Che cosa è l’appendicite?
“Appendicite” è il nome dato alla condizione che si verifica quando l’appendice, che in buona sostanza è un prolungamento del colon, si gonfia, viene infettata e comincia a riempirsi di pus. Si trova sul lato destro dell’addome ed è simile come aspetto e forma a un dito. In effetti, i ricercatori medici stanno ancora cercando di capire qual’è l’esatta funzione dell’appendice. Secondo Charles Darwin, l’appendice è un organo che, nei primitivi esemplari umani, serviva per la digestione. Alcune recenti ricerche fatte invece rivelano che l’appendice è un “rifugio sicuro” per i batteri “amici” che aiutano l’ organismo a combattere le infezioni così come a digerire il cibo.
Le cause per cui si verifica l’appendicite
Come avevamo anticipato prima, gli studiosi sono ancora al lavoro su questo tipo di fenomeno fisico: non è facile determinare esattamente ciò che la causa.
Tuttavia, alcune correlazioni comuni sono:
Ostruzione
Un blocco dell’apertura dell’appendice dovuto per esempio a frammenti di sostanze scartate o addirittura feci può portare all’infiammazione. In questo caso è molto facile che i batteri inizino a proliferare ad un ritmo rapido, rendendo l’appendice gonfia e successivamente piena di pus.
Infezione
Le infezioni virali gastrointestinali possono avere delle responsabilità. Come per le ostruzioni, l’appendicite causata da infezioni provocano naturalmente anche l’accumulo di batteri nell’appendice, che se non trattata può aggravarsi e portare a diverse complicazioni.
Quali sono i sintomi dell’appendicite?
Dolore addominale
Il sintomo più evidente dell’appendicite è il dolore che si prova nella parte destra dell’addome. Il dolore di solito inizia all’altezza dell’ombelico e gradualmente procede fino alla metà inferiore del ventre. Le donne incinta e i bambini potrebbero sentire male anche in altre zone del loro addome. Questi dolori addominali di solito peggiorano se si fanno movimenti bruschi come starnuti o colpi di tosse, oppure per esempio ci possono essere come delle “scosse”, se si percorrono in macchina percorsi accidentati.
Febbre e Freddo
Avere anche poche linee di febbre, sentire brividi e agitazione, sono un sintomo classico di problemi al tratto intestinale, per cui anche appendicite. Inoltre, se il tutto è accompagnato da mal di stomaco, allora le possibilità si alzano. Nel caso che la febbre si alzi e il mal di stomaco stia peggiorando fino a diventare una vera e propria sofferenza, allora probabilmente si tratta di appendicite.
Perdita di appetito
Un altro sintomo dell’appendicite è la perdita di appetito. Quando il sistema digestivo non funziona correttamente spesso accompagna malesseri e scarso appetito. Se questa condizione dura solo per un giorno non ci si deve preoccupare, ma se invece dura per più di due giorni potrebbe essere un’indicazione di appendicite.
Nausea o vomito
Nausea e vomito sono altri segni indicatori. In un primo momento il fenomeno non dovrebbe destare preoccupazioni, ma se i due sintomi dovessero persistere per più di un paio di giorni, peggiorando col passare del tempo, occorre prestarvi attenzione. Inoltre, se il vomito e la nausea dovessero essere accompagnati a febbre e dolori addominali, allora si potrebbe avere l’appendicite.
Diarrea o costipazione
Avere una lieve diarrea, o anche soffrire di stitichezza, potrebbero essere sintomi di appendicite. Se nella diarrea è presente anche del muco, quello è un chiaro segno per cui si potrebbe essere affetti da appendicite, soprattutto se simultaneamente compare anche dolore addominale.
Difficoltà a espellere il gas
La difficoltà o l’incapacità di espellere i gas intestinali potrebbero essere indicazione di appendicite. Nel caso le difficoltà perdurassero oltre i due giorni e nello stesso tempo ci si sentisse gonfi, allora si potrebbe avere l’appendicite.
Quando diventa necessario consultare un medico
Ovviamente è opportuno contattare immediatamente il medico se si cominciassero ad avvertire i vari sintomi dell’ appendicite. L’incapacità di stare in piedi o di sedersi correttamente, a causa di un forte dolore addominale, rende urgente la necessità di prendere un appuntamento con un medico.
Come trattare l’appendicite
Il trattamento più efficace è l’intervento chirurgico per rimuovere l’appendice
L’ appendicectomia è la procedura prescritta per il trattamento dell’ appendicite. Essa comporta la rimozione dell’appendice dal corpo. Sono due i metodi, entrambi validi, che sono l’incisione e la laparoscopia, che sono utilizzati per eseguire le appendicectomie dai chirurghi. Dopo l’intervento si dovrà rimanere in ospedale per circa 2-3 giorni.
Come recuperare dopo l’intervento chirurgico
È meglio evitare di praticare qualsiasi tipo di attività fisica per circa 3-4 giorni, dopo aver avuto un appendicectomia laparoscopica e per circa due settimane dopo un intervento di appendicectomia tradizionale.
Fare attenzione all’addome
Tenere un cuscino sopra l’ addome quando si tossisce o si ride aiuta a contenere il dolore.
Riposare
Se ci si sentisse stanchi e assonnati è utile rilassarsi e dormire per un po’, lasciando il tempo utile al corpo per guarire da solo.
Distrarre la mente dal dolore
Per ridurre al minimo i sintomi di dolore, utilizzare attività di distrazione come avere una conversazione con un amico o ascoltare la vostra canzone preferita permetterà di concentrarsi su altre cose e non sul dolore.
Consultare il medico ogni volta che si riscontrano problemi
Se il dolore non va via, è continuo e preoccupa, allora è opportuno rivolgersi al proprio medico e chiedergli anche di prescrivere farmaci contro il dolore.
Autore | Daniela Bortolotti
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