Potrebbe sembrare un paradosso, invece non lo è: le persone che soffrono di pene d’amore possono sentirsi miracolosamente meglio dopo aver ascoltato musica strappalacrime.
E’ la scoperta della University of California a Berkeley, insieme alla KAIST Business School della Corea del Sud ed alla Scuola FGV di Amministrazione del Brasile.
Molto spesso coloro che soffrono di pene amorose, infatti, riversano la loro tristezza in canzoni tristi il cui ascolto si rivela il modo migliore per gestire la separazione dalla persona amata, in quanto sortisce un effetto di sostegno amichevole.
In pratica è come se la musica triste fungesse da spalla amica, paziente e solidale.
Secondo il co-autore dello studio, Stephen Palmer l’esperienza emotiva è importante per la nostra felicità e per il nostro stato di benessere. Un ruolo significativo nelle situazioni fortemente critiche è svolto dal sostegno da parte degli amici, dalla musica, dal cinema, dalla pittura, e dalla lettura dei romanzi che risuonano familiari ed in sintonia con il nostro stato d’animo, quando perdiamo una persona cara.
Durante l’esperimento (condotto su persone volontarie), la metà delle persone aveva di recente affrontato situazioni sentimentali spiacevoli ed è stata quindi invitata a valutare vari brani musicali. Il repertorio musicale sottoposto ai volontari è risultato vario e composito: esso comprendeva musica aggressiva, allegra, triste e fortemente rilassante.
Ai volontari è stato chiesto di ricordare una perdita personale (la separazione dal proprio amato, da un amico, da un fratello) proprio nello stesso istante in cui erano chiamati ad ascoltare la musica.
Gli autori dello studio hanno così scoperto che le persone che avevano appena subito una perdita o un distacco forte, preferivano ascoltare canzoni tristi e drammatiche piuttosto che melodie festose ed allegre.
I BENEFICI DELLA MUSICA
Aldilà di questa particolare ricerca, i benefici della musica sono piuttosto noti. Ad esempio, sappiamo che essa contribuisce al rilascio di sostanze benefiche per il nostro corpo, come le dopamine e la serotonina, ormoni deputati al nostro benessere psico-fisico, oltre a rafforzare il sistema immunitario.
Numerosi psicologi, infatti, incoraggiano l’utilizzo della musicoterapia che è stato dimostrato avere effetti benefici anche sul cuore, prevenendo lo sviluppo di patologie cardiache molto importanti, come infarti o ictus.
L’utilizzo della musica per finalità terapeutiche è anche molto indicata per le donne in gestazione e per quanti affrontano periodi più o meno lunghi di riabilitazione, o per chi risulta affetto dall’ alzheimer o altre patologie importanti ed invalidanti.
21 maggio 2013, ore 22:04
Autore | Marirosa Barbieri
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