I monaci tibetani mantengono un costante stato di consapevolezza intenzionale e di preghiera, infondendo questa energia in ogni pensiero e azione. Il Dr. Oz, nella sua celebre trasmissione televisiva, ha individuato i principali segreti in grado di aiutare a mantenere questo stile di vita mirato al benessere.
Erboristeria (per l’alimentazione), la guarigione tramite il suono (meditazione indotta attraverso l’uso del suono e della vibrazione) e i cinque riti tibetani (esercizio fisico sulla base dello yoga), sono pensati per dare rinnovato senso di energia e vitalità, anche se sono soltanto tre dei tanti segreti che i monaci tibetani usano per mantenersi in salute, vitali e longevi.
1. Erbe e cibo come medicina
Il nostro corpo è progettato per assorbire le sostanze nutrienti e le sostanze fitochimiche dagli alimenti che si trovano in natura, che aiutano a diminuire l’infiammazione nell’organismo. Mantenendo basso il livello di infiammazione, tutti i sistemi del corpo iniziano a funzionare al massimo delle prestazioni e a non causare alcuno sforzo eccessivo sugli organi (o chakra), garantendo ampie quantità di energia vitale.
Il fieno greco è un’antica pianta officinale, ricco di una varietà di benefici per la salute che risale 6000 anni (ha le sue radici in Egitto). Questa erba è utile per il bilanciamento dei disturbi digestivi, come il reflusso acido, perché riduce l’infiammazione. Il fieno greco aiuta ad abbassare i livelli di zucchero nel sangue, che può essere prezioso per chi soffre di diabete di tipo 1 e 2, ma viene utilizzato anche nei tonici della medicina cinese come rimedio per i reni. Il seme è più comunemente usato per il tè o come spezia nel curry. Si può anche coltivare il proprio fieno greco: mentre cresce, non dimenticate di raccogliere i germogli, che sono ricchi di vitamine A, B, C ed E. Si può consumare come una insalata. Un altro componente fondamentale per la salute e la vitalità dei monaci è la loro dieta di alimenti anti-infiammatori, soprattutto orzo, riso e, in stagione, frutta e verdura privi di pesticidi.
I monaci hanno anche adattato il concetto di “tu sei quello che mangi”: più complesso è il cibo, più densi saranno la materia del corpo e il campo energetico. I monaci, cercando di mantenere la leggerezza dell’essere, mangiano cibi semplici, facilmente digeribili che forniscono molti elementi nutritivi. Questo dà sostenibilità al corpo, inoltre libera i sistemi energetici che si aprono e si espandono. Questa leggerezza consente una presenza più consistente nella coscienza, lasciando l’osservatore distaccato dal mondo e permette di vivere a pieno, in comunione ininterrotta con il divino.
2. Curarsi con il suono
Il potere del suono e delle vibrazioni è fortemente utilizzato nella pratica dei monaci: meditazione, musica, vibrazioni e preghiera vengono utilizzati come medicine. Uno dei segreti principali dei monaci è la meditazione. In allineamento con il cuore, lasciano che tutto il corpo segua il suo esempio. La meditazione regola il sistema nervoso simpatico, facendo sentire al sicuro, calmi e contenuti. In questo spazio, il corpo può raggiungere l’equilibrio, aumentare la sua energia, e rigenerarsi. I monaci sono in grado di capire che tutto il nostro essere è in vibrazione costante. Molecole, cellule, ossa, organi e tessuti, nonché i fluidi del nostro corpo, detengono ciascuno un tasso specifico di vibrazioni. Pensieri negativi, emozioni e credenze spesso cristallizzano l’energia e, in tal modo, la malattia della mente diventa malattia, disagio, e / o disfunzioni del corpo. Campane, campanelli, o gong sono strumenti vibranti utilizzati dai monaci per contribuire a facilitare gli stati meditativi. La risonanza vibrazionale di questi strumenti invia toni e vibrazioni specifiche al corpo, compensando tensione, infiammazione e energia bloccata. Utilizzando la voce raggiungono la forma più potente di vibrazione audio. Cantare, come preghiera e cerimonia di guarigione, sono tecniche utilizzate per eliminare le energie vibrazionali negative prima che si manifestino fisicamente. Quando i toni variabili vengono introdotti nel campo elettromagnetico, i toni più profondi incentivano la guarigione del corpo fisico, e le armoniche superiori lavorano direttamente sull’energia.
Si può iniziare ad esplorare questa tecnica di compensazione semplicemente canticchiando o creando una vibrazione con la bocca e nella gola. Questo crea e muove le vibrazioni interne attraverso il palato e il cranio, stimolando le ghiandole pineale e pituitaria. Queste ghiandole iniziano ad ottimizzare la regolazione della funzione ormonale del corpo, influenzando gli stati delle onde cerebrali per l’integrazione e per l’auto-guarigione.
3. I cinque riti tibetani
Questi esercizi di base dello yoga, portano l’attenzione e l’allineamento alle forze della materia, dell’energia e della coscienza dentro di noi. Se eseguiti regolarmente, possono calmare la mente e rallentare l’invecchiamento. Inoltre, aiutano il fluire dell’energia attraverso il corpo, favorendo l’apertura dei chakra, portando il corpo in equilibrio. Questi esercizi aiutano a mantenere il benessere generale in diversi modi: ricordano al corpo fisico la sua forza ed equilibrio dandogli nuova vitalità con cui lavorare; incrementano il tasso vibratorio nel cuore / chakra del plesso solare, migliorando la digestione, la flessibilità emotiva e la ricettività. Connettono con il chakra della corona, canalizzando l’energia vitale allineandola direttamente con la chiarezza e la creazione divina della coscienza.
Alcuni esperti, tengono corsi sulla meditazione vibrazionale, cura con il suono, meditazione e benessere. Esistono anche vere e proprie cerimonie di guarigione, che sono sessioni di 90 minuti che incorporano l’uso di campane tibetane e altre modalità di guarigione vibrazionali che riportano in equilibrio i tre pilastri principali di guarigione tibetana: materia, energia e coscienza.
Autore | Daniela Bortolotti
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