È il tipo di cancro che si sta sviluppando più rapidamente al giorno d’oggi negli Stati Uniti, correndo, negli ultimi 35 anni, ad uno sconvolgente tasso del 600%. È inoltre uno dei tipi di tumore tra i più mortali; solo l’anno scorso, l’American Cancer Society ha stimato 18.000 nuovi casi di cui un buon 85% con nessuna possibilità di sopravvivenza. È stato responsabile di diverse scomparse celebri, come quella del grande giocatore di baseball Harmon Killebrew, del noto attore hollywodiano Humphrey Bogart e del padre biologico delle famose sorelle Kardashian, Robert Kardashian Sr. Sta uccidendo silenziosamente l’America; è il cancro dell’esofago.
Negli Stati Uniti, il mese di aprile 2013 è stato dedicato alla Prevenzione del Cancro dell’Esofago. Ed è proprio per questo motivo che qui ne parleremo; perché questo tumore, così particolarmente aggressivo e mortale, è di fatto facilmente curabile, proprio attraverso la conoscenza e la prevenzione. La conoscenza è potere: prendere in tempo un cancro del genere, potrebbe significare avere salva la vita; se diagnosticato nei primi stadi della malattia, il cancro dell’esofago è facilmente trattabile e, decisamente curabile.
L’aspetto fondamentale risiede nell’acidità di stomaco. Negli Stati Uniti, il cancro dell’esofago viene infatti causato spesso dall’acidità di stomaco; secondo l’American College of Gastroenterology, circa 10 milioni di Americani hanno confermato di soffrire, ogni giorno, di acidità di stomaco: quella sorta di bruciore in gola o alla bocca dello stomaco, in quella zona subito posteriore allo sterno, che si forma subito dopo aver mangiato, e che può durare da pochi minuti fino a diverse ore. Le cause più comuni dell’acidità di stomaco o reflusso gastrico, sono il fumo, l’alcol, le bevande gasate, il caffè, il cioccolato, i cibi speziati, i cibi grassi o fritti, e alimenti a base di salsa di pomodoro come la pizza o la pasta; tutte caratteristiche tipiche del nostro regime alimentare e del nostro odierno stile di vita!
L’acidità di stomaco può anche formarsi dopo un pasto pesante, quando decidi di sdraiarti, anziché di facilitare la digestione in posizione seduta; e essere in sovrappeso sicuramente non aiuta. Infatti, il recente incremento di adenocarcinoma dell’esofago – cancro delle cellule ghiandolari presenti nell’esofago, causato da riflusso gastrico cronico – è stato direttamente collegato all’aumentare dei casi di obesità. Un aumento che ha raggiunto il 350% negli ultimi 10-15 anni, ed è oggi la più diffusa forma di cancro dell’esofago, con una percentuale di casualità di 9 su 10, come stabilito dall’Esophageal Cancer Action Network. Un dato che fa il paio con quelli raccolti dai centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie: nel 1990, il tasso d’obesità medio degli Stati Uniti arrivava al 12%, mentre negli ultimi 20 anni (fino al 2010), quel numero è salito al 36%; un aumento registrato di ben il 200%!
Forse ti starai chiedendo, com’è possibile che l’acidità di stomaco diventi cancro? L’acidità di stomaco persistente o la Malattia da Reflusso Gastrosofageo (MRGE) viene generalmente indicata come una condizione di reflusso gastrico che si manifesta almeno due volte a settimana o più. La costante presenza dei succhi gastrici presso la mucosa dell’esofago, può portare ad un letterale cambiamento nella morfologia delle sue cellule, e quindi causare la formazione del cosiddetto Esofago di Barrett. Una metaplasia a carico del tessuto della faringe e della bocca dello stomaco che, una volta diagnosticato, aumenta di 30 e fino a 125 volte di più il rischio di sviluppare il cancro dell’esofago. L’American Gastroenterological Association ritiene che siano più di 3,3 milioni gli Americani che vivono correntemente con l’Esofago di Barrett.
È importante ricordare che vi sono da fare anche alcuni appunti su quelli che sono i fattori di rischio, che contribuiscono alla formazione del cancro dell’esofago, che non ci è dato di controllare. Ad esempio, gli uomini sono più a rischio delle donne, con 1 caso su 125; mentre nelle donne il rapporto è di 1 a 435. Anche l’età gioca un ruolo decisivo – circa 8 persone su 10 che abbiano ricevuto una diagnosi di cancro dell’esofago, hanno dai 55 agli 85 anni. Ma, a differenza di molti altri tipi di tumore, il cancro dell’esofago può essere altamente prevedibile ed evitabile con solo cinque semplici cambiamenti da apportare al nostro stile di vita:
Rimettiti in forma. L’obesità porta acidità di stomaco, e, come dimostrato, essa è fondamentalmente responsabile del rapido aumentare dei casi di cancro dell’esofago. Decidi quindi di usare questa come scusa per perdere peso, iniziando da un esercizio fisico regolare, che occupi tre, quattro giorni della tua settimana. Se necessario, parlane prima con il tuo dottore.
Mangia al meglio. Fai in modo che i cibi grassi, fritti, e gli alimenti eccitanti siano l’eccezione al tuo regime dietetico e non la regola. Prova a mangiare più proteine magre, fibre derivati da cereali integrali, e inoltre molta frutta e verdura. Evita cibi e bevande che offrano la caffeine come base, in qualsiasi forma essa venga presentata; quindi non solo il caffè ma anche bevande che la contengano in misura minore, la menta, il cioccolato, l’alcol, i succhi di frutta a base di agrumi e gli agrumi stessi, e i prodotti a base di pomodoro, o alimenti che lo contengano.
Semmai ti trovassi a dover mangiare cibi o bevande particolarmente acidi, prendi un antiacido. Batti i succhi gastrici sul tempo e neutralizzali prima che possano entrare nell’esofago. Oppure prendi un inibitore della pompa protonica, un gruppo di molecole che hanno il compito di ridurre la produzione di succhi gastrici nel tuo stomaco, per almeno 24 ore – ma non farne un uso regolare o esclusivo.
Non andare a dormire appena dopo mangiato. Sdraiarti subito dopo aver consumato un pasto completo, può aiutarne i componenti a ripercorrere la loro via a ritroso verso l’esofago, soprattutto se in caso di valvola difettosa alla bocca dello stomaco. Assicurati di attendere almeno 3 ore, prima di sdraiarti sul divano o di andare a dormire, sia dopo l’ora di cena che pranzo.
Una volta arrivata a letto, tieni in alto la testa. Se soffri di reflusso gastrico, un cuscino ma ancor meglio un letto, con testata mobile, può aiutarti a scoraggiare la risalita dei succhi gastrici. Eleva la testa e il petto di almeno 9-15 centimetri; la soluzione economica prevede l’uso di libri, guide telefoniche o tavole. Posiziona sotto i montanti del letto presso la testata, lo stesso numero di oggetti, in modo da garantirti un’alzata equilibrata in entrambe le zone. Il cuscino infatti potrebbe non bastare.
Smetti di fumare. Solo un’altra delle importanti ragioni per cui dovresti iniziare a smettere di fumare o di masticare tabacco.
Vesti comodo. Evita capi che segnino in vita o cinture che stringano; potrebbero causare pressione sulla zona del tuo addome.
Parla con il tuo dottore o uno specialista gastroenterologo. Se tu o una persona cara state soffrendo già da molto, di episodi di acidità di stomaco che giungono con regolarità almeno due volte la settimana o più, prenota immediatamente uno screening che sia in grado di valutare se nel tessuto della bocca dello stomaco è presente la condizione denominata Esofago di Barrett o, ancor peggio, un tumore dell’esofago.
Autore | Enrica Bartalotta
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