Chi si sottopone abitualmente a lampade solari ha più probabilità di sviluppare il cancro alla pelle, rispetto alle persone che sono solite abbronzarsi in modo naturale.
Parola di un gruppo di scienziati scozzesi che hanno scoperto che il rischio di sviluppare il cancro della pelle per chi frequenta saloni di abbronzatura o solarium è due volte superiore rispetto al rischio che corrono le persone che prendono il sole sulla spiaggia.
Lo studio è stato condotto da un team di scienziati dell’Università di Dundee. Gli autori, in particolare, hanno tenuto sotto controllo, per un periodo di tempo considerevole, 400 saloni di abbronzatura nel Regno Unito, misurandone accuratamente i livelli di radiazioni ultraviolette emesse.
La potenza media di emanazione di queste radiazioni è risultata quasi due volte superiore rispetto a quella consentita. Questo significa che molti centri specializzati in abbronzatura, spesso, non rispettano i parametri imposti, esponendo i clienti a rischi enormi.
La probabilità di sviluppare il melanoma a causa dell’utilizzo di potenti lampade abbronzanti è stata messa a confronto con il rischio di scottatura che le persone corrono sulle spiagge del Mediterraneo nel pomeriggio, in piena estate.
Dal confronto è emerso che il rischio di sviluppare problemi della pelle, frequentando un centro di abbronzatura, è 6 volte superiore se confrontato con l’esposizione naturale alla luce solare diretta.
Il pericolo dei saloni abbronzanti, quindi, è riconducibile ai raggi Uv che sono proiettati a raffica dalle lampade abbronzanti.
Questi dati trovano conferma anche in uno studio dell’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, secondo cui le persone che si espongono ai raggi Uv emanati dalle lampade hanno il 75% di possibilità in più di sviluppare il terribile tumore della pelle.
Nonostante questa consapevolezza diffusa, la frequenza dei solarium e centri abbronzanti è in aumento e non accenna minimamente a ridursi.
Gli scienziati si sono caldamente raccomandati di diradare l’utilizzo delle lampade, suggerendo alla gente di recarsi nei solarium il meno possibile, soprattutto perché c’è un’alternativa più sicura e piacevole: la spiaggia, nel pomeriggio.
Tra i consigli dispensati dai dermatologi, ci sono: il divieto di utilizzare spesso le lampade se presentiamo tanti nei e soprattutto se il nostro fototipo è sensibile ed a rischio; il divieto di esporci al sole nelle ore davvero calde della giornata (l’arco temporale più pericoloso va dalle 12.00 alle 16.00 del pomeriggio); l’utilizzo della protezione solare più appropriata alla nostra pelle.
Autore | Marirosa Barbieri
© RIPRODUZIONE RISERVATA