Le persone che abitano nei pressi dei fast-food sono maggiormente esposte al rischio di obesità.
Lo dice uno studio condotto dall’università del Texas, MD Anderson Cancer Center e pubblicato sull’American Journal of Public Health.
I risultati dell’indagine hanno dimostrato che la popolazione più colpita dall’obesità è quella afro-americana che vive in prossimità di fast-food ed ha un reddito medio pari a 40 mila dollari annui.
“L’ambiente in cui viviamo influisce in maniera preponderante sulla salute, sulla mortalità, come attesta questo studio”, ha detto Lorraine Reitzel, professoressa in forza presso il Dipartimento di Salute dell’ Anderson Cancer Center.
LO STUDIO E LE TENDENZE
Lo studio in questione ha raccolto dati su 1.400 adulti neri. La ricerca è stata inizialmente condotta con un altro scopo: comprendere i diversi fattori che espongono gli adulti neri a sviluppare il cancro.
“E’ stato scoperto che gli individui afro-americani sono a più alto rischio di obesità e quindi di cancro, diabete e malattie cardiache”, ha detto la Reitzel.
Oltre a questa tendenza, la ricerca ha evidenziato un aspetto altrettanto interessante: il reddito medio della gente che abitualmente consuma pasti al fast-food è di circa 40.000 dollari all’anno. Questo significa che le persone con un reddito medio-basso trovano più conveniente mangiare un pasto frugale ed economico al fast-food (con risparmio di soldi e fatica) piuttosto che riempire il carrello di alimenti, magari più costosi.
“Se il fast food è più vicino al posto in cui vivi””, ha chiosato la Reitzel, “si avranno innumerevoli vantaggi in termini di tempo, stress e fatica. Questo significa che maggiore è l’accessibilità a questi posti, maggiore sarà la possibilità di sviluppare problemi di obesità”.
C’è poi l’aspetto propriamente etnico: in base allo studio, infatti, è emerso che la popolazione africana risulta essere quella maggiormente esposta a questa tendenza.
“Il problema”, ha detto la Reitzel, “non riguarda solo gli afro-americani (sebbene questi abbiano dimostrato una maggiore tendenza e sensibilità a questo tipo di problema) ma potrebbe dipendere anche da fattori genetici e da una predisposizione che varia da soggetto a soggetto. Proprio per questo è necessario effettuare maggiori studi e campionamenti volti ad avere un quadro più chiaro e dettagliato”.
I ricercatori hanno osservato anche che le comunità prossime ai fast-food tendono a consumare, in genere, cibi non completamente salutari.
“Lo studio”, ha rincarato la ricercatrice americana, “la dice lunga sul fatto che c’è uno stretto legame tra obesità, ambiente in cui si vive, predisposizione genetica e reddito: si tratta di fattori strettamente correlati tra loro”.
Autore | Marirosa Barbieri
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