Un nuovo movimento chiamato Armpits4August, ha incoraggiato le donne a smettere di radersi le ascelle per 31 giorni per sensibilizzare l’attenzione pubblica sulla sindrome dell’ovaio policistico (PCOS), una patologia che causa, tra le altre cose, la crescita eccessiva dei peli. Per le vie di alcune città e su varie spiagge è stato curioso “regredire” agli anni in cui le donne non erano solite depilarsi: una sorta di viaggio nel tempo fatto per una buona causa.
Che cosa è la sindrome dell’ovaio policistico?
La sindrome dell’ovaio policistico colpisce circa il 5-10% delle donne in pre-menopausa in tutto il mondo, secondo la l’Università di Chicago. Chi riceve questa diagnosi, ha un problema con le ovaie che smettono di produrre tutti gli ormoni necessari agli ovuli per maturare e iniziano a produrre alti livelli di ormoni maschili. Come risultato, la donna non può ovulare e diventa sterile.
Quali sono i sintomi della sindrome dell’ovaio policistico?
“Se sei hanno meno di sei cicli mestruali all’anno, si potrebbe chiedere al medico un consiglio sulla possibilità di soffrire di questa patologia, in quanto è l’indicatore principale della sindrome”, spiega il Dott. Andrea Dunaif, professore di endocrinologia e metabolismo presso la Northwestern University. Altri segni rivelatori includono aumento di peso, acne, crescita di peli superflui, calvizie, perdita di capelli simile a quella degli uomini e la difficoltà a rimanere incinta.
La maggior parte delle donne scoprono di avere la sindrome dell’ovaio policistico nel periodo post adolescenziale dopo i vent’anni, o comunque quando, dopo alcuni anni di mestruazioni (o in un’eventuale volontà di concepimento), si rendono conto che i loro cicli ancora non sono diventati regolari. Non c’è nessun test specifico per la diagnosi di sindrome dell’ovaio policistico, per cui i medici devono escludere altre possibilità, come prima cosa. Esami pelvici, esami del sangue ed ecografie possono aiutare a confermare se si ha la patologia.
Come trattare la sindrome dell’ovaio policistico?
“Non c’è cura conosciuta per la sindrome dell’ovaio policistico, ma i sintomi e le complicanze sono curabili. Una pillola anticoncezionale a basso dosaggio oppure a base di solo progestinico può aiutare a regolare il periodo mestruale e la crescita dei peli”, spiega il Dott. Dunaif. Inoltre, un farmaco per il diabete chiamato metformina può abbassare i livelli di insulina e indurre l’ovulazione. Se state cercando di rimanere incinte potrebbe aiutare l’ovulazione, così come possono aiutare le iniezioni di ormoni chiamati gonadotropine. L’eventuale chirurgia del follicolo è disponibile, ma è da considerare come ultima spiaggia.
Il Movimento per la Consapevolezza
Mentre le opzioni di trattamento esistono (come detto sopra), è per lo più importante, per le pazienti, prendersi cura degli inevitabili segni visibili, come la crescita dei peli in eccesso. Ma è qualcosa di cui bisogna vergognarsi? No, secondo il movimento Armpits4August. Le persone che hanno sottoscritto la campagna non si sono depilate per un mese e, in cambio, hanno potuto partecipare agli eventi del Movimento. Ma, ancora più importante, hanno raccolto fondi per Verity, un’organizzazione che educa i professionisti della sanità sulla sindrome dell’ovaio policistico e dà alle donne ammalate un sistema di supporto.
Autore | Daniela Bortolotti
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