© Tutti i diritti riservati e della Proprietà di salute-e-benessere.org

Prima pagina ♥ » Salute » COLESTEROLO: QUANDO E PERCHE’ CI SI AMMALA

COLESTEROLO: QUANDO E PERCHE’ CI SI AMMALA

Viola Dante, Palermo – Tutte noi, chi più e chi meno, sappiamo che di colesterolo ci si può ammalare.

Di per sé il colesterolo è una molecola di fondamentale importanza per il nostro organismo. Ma se la sua produzione diventa incontrollata si va in contro a delle malattie che possono rivelarsi anche molto gravi.

Come accumuliamo colesterolo?

Una buona quota di colesterolo solitamente la assumiamo attraverso la dieta. Ma siamo anche capaci di auto-produrlo all’interno del fegato. Circa l’80% del colesterolo che circola all’interno del corpo è prodotto “de novo” all’interno del fegato.

E’ importante il colesterolo, perchè?

Esso è fondamentale (e non solo importante) per la sintesi delle membrane cellulari, dei sali biliari e degli steroli.
Senza il colesterolo la nostra vita probabilmente sarebbe del tutto incompatibile con l’evoluzione.

A cosa si va incontro in caso di disfunzioni legate al colesterolo?

Un accumulo patologico del colesterolo porta alla formazione di placche aterosclerotiche, note per ostruire i vasi sanguigni e cagionare ictus ed infarti. Infatti i danni al cuore causati dall’occlusione delle arterie coronarie sono una delle principali cause di morte nei paesi industrializzati e benestanti.

P U B B L I C I T A'

Più è alto il livello di colesterolo nel sangue e maggiori sono le possibilità di andare in contro ad aterosclerosi.

Come monitorare il colesterolo?

Il colesterolo viene solitamente diviso in LDL e HDL.
Il primo è anche volgarmente definito colesterolo cattivo.

Per dormire sogni tranquilli dobbiamo monitorare soprattutto i livelli di LDL nel sangue.

Quando ci si sottopone ad un esame del sangue viene solitamente calcolato il colesterolo totale, intendendo per “colesterolo totale” quello contenuto all’interno di tutte le lipoproteine (strutture importanti per trasportare i lipidi attraverso il torrente circolatorio).

Un soggetto sano dovrebbe avere un valore di colesterolo totale inferiore ai 200 mg / 100 ml di sangue.

Ma se fino a poco tempo fa veniva monitorata sola la quantità di colesterolo totale, oggi si analizza anche il numero delle HDL: il colesterolo buono.
Sopra i 40 mg / 100 ml di sangue deve considerarsi un buon parametro.

Per quanto riguarda il colesterolo cattivo, invece, sarebbe meglio tenerlo sempre sotto i 160 mg / 100 ml di sangue.

Un rapporto molto utilizzato nelle analisi, inoltre, è quello “colesterolo totale” / HDL.
Un soggetto sano deve avere un rapporto inferiore a 5, se è uomo.
Inferiore a 4.5 se è donna.

Ipercolesterolemia famigliare?

L’Ipercolesterolemia famigliare è una malattia ereditaria dell’uomo a causa della quale i livelli di colesterolo nel sangue sono quasi sempre elevati, indipendentemente dal condurre uno stile di vita sano. Chi ne soffre ha delle prospettive di vita molto brutte. Il più delle volte si manifestano casi di aterosclerosi già durante l’infanzia.

Il problema di base è un difetto del recettore cellulare per le LDL. L’assunzione mediata dal recettore del colesterolo legato alle LDL non avviene come dovrebbe (o non avviene affatto).

Come conseguenza a tale situazione, il colesterolo assunto attraverso la dieta non viene rimosso dal sangue e tende ad accumularsi nei vasi sanguigni, favorendo la formazione di placche aterosclerotiche.

Contestualmente la sintesi del colesterolo endogeno continua e la situazione scivola di male in peggio.

Farmaci?

Esiste una classe di farmaci chiamata “STATINE” che viene usata per i pazienti affetti da ipercolesterolemia famigliare o da altre malattie che provocano un aumento dei livelli di colesterolo nel sangue.

Le statine sono simili al mevanolato e sono degli inibitori competitivi della HMG-CoA reduttasi, enzima che media la produzione di colesterolo endogeno.

Stile di vita sano?

Alimentazione per ridurre l’apporto di colesterolo attraverso la dieta.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.