Ne conosciamo tante, forse troppe. Sono le storie di persone malate di cancro. Storie di sofferenza, lacrime, forza e coraggio. Storie di madri, padri, figli, fratelli, amici. Perchè il cancro non costituisce una condanna solo per la persona malata ma per tutto il mondo affettivo che le gravita attorno.
Il signor Montel Williams, cittadino americano e malato di sclerosi multipla è il paradigma di questa realtà.
Da quando sua figlia Maressa, 24 anni, è affetta da una subdola forma di cancro, il linfoma di Hodgking, la vita di Williams è radicalmente cambiata.
Questo tumore colpisce il sistema linfatico provocando la crescita anomala delle cellule. Dal momento che il sistema linfatico è parte del sistema immunitario, il cancro può influire sulla capacità del corpo di combattere le infezioni e di schermarsi dagli attacchi esterni.
“Maressa ha ricevuto la diagnosi di cancro, dopo un incidente d’auto“, racconta il padre, “in seguito ad una risonanza magnetica, i medici hanno rivelato la presenza del tumore“.
Maressa e suo padre hanno incassato il colpo rimboccandosi le maniche consapevoli del fatto che, per affrontare la malattia, sono necessari coraggio ed una buona dose di determinazione.
Il signor Williams è uno strenuo fautore della medicina alternativa che ritiene, appunto, una valida alternativa alle cure classiche propalate dalla scienza.
Da quando soffre di sclerosi multipla, Williams segue un regime basato sulla dieta, sull’esercizio fisico e sul riposo.
E questi sono gli stessi principii (raccolti nel libro“Vivere bene: 21 giorni per trasformare la tua vita, potenziare la salute e sentirti meravigliosamente) che l’uomo ha cercato di inculcare a sua figlia Maressa.
Seguire un’alimentazione basata sul consumo quotidiano di frutta e verdura, infatti, è la soluzione ideale contro ogni genere di patologia, incluso il cancro.
Tra i prodotti indicati da Williams, come miracolosi, spiccano il latte di cocco, gli spinaci, i mirtilli, le mele verdi e le banane.
“Utilizzando questi alimenti e mescolandoli tra loro“, spiega l’uomo, “è possibile ottenere un centrifugato potente, in grado di rafforzare il sistema immunitario e portare numerosi benefici in termini di salute“.
CONSIGLI PER IL MALATO DI CANCRO
E’ molto difficile accettare la diagnosi di cancro. E’ difficile mantenere il giusto distacco dal nemico che, giorno per giorno, ci scava anima e corpo.
Esistono, tuttavia, una serie di consigli da seguire per rendere il giogo più leggero.
Guardarsi allo specchio e trovare la forza di reagire. Non tutti riescono a farlo. Molto spesso, le donne che si sono sottoposte alla mastectomia (asportazione del seno) in seguito al cancro, hanno un rapporto pessimo con il proprio corpo. Per loro, diventa difficile osservarsi sotto una luce diversa.
Non alterare lo stile di vita o la propria persona. Anche questo obiettivo è arduo da realizzare.
Molti malati oncologici, infatti, tendono ad incupirsi, deprimersi e chiudersi in se stessi. Altri, invece, entrano in un vortice di ipocondrie ed additano, ogni situazione, come pericolosa per la propria salute.
Seguire percorso psicoterapeutico. E’ una delle soluzioni più valide per affrontare il cancro. Un esperto del campo, infatti, potrà dispensarci consigli e suggerimenti su come gestire al meglio la nostra malattia.
Una disciplina dall’alto potere terapeutico è lo yoga. Secondo una ricerca della Wake Forest University School of Medicine, nel North Carolina, le pazienti malate di tumore al seno che si sono sottoposte a sedute periodiche di yoga hanno mostrato miglioramenti nel loro umore ed un calo della depressione.
Non cadere nella rete di santoni e guru. Si sa che con la malattia si diventa più vulnerabili e soggetti al fascino di santoni e millantatori che, speculando sulle sofferenze altrui, promettono cure miracolose.
Aumentare la fitta rete di amicizie. Circondarsi di amici ed ampliare le conoscenze (anche tramite l’aiuto dei social network) può rivelarsi davvero importante per la salute psicologica del malato oncologico.
SUGGERIMENTI PER I FAMILIARI
Esiste una caterva di libri e tutorial su come affrontare il cancro ma non c’è nozione che basti per accettare il dolore legato alla malattia.
Quante persone sono alle prese con il cancro?
Una stima sommaria ci dice che il cancro è la causa del 13% di tutte le morti. La malattia è diffusa nei Paesi sviluppati e, come già detto, coinvolge anche i familiari e gli amici della persona malata.
Che cosa possono fare, quindi, queste persone per rendere più facile e sopportabile la malattia del proprio congiunto?
Sminuire il tumore. E’ importante che i familiari non facciano sentire il malato come un peso. Per questo, bisogna allietare le sue giornate con scherzi, giochi, passeggiate al parco, uscite, gite fuori porta ed una serie di iniziative volte ad impegnare la mente ed il corpo del paziente.
Stilare una lista delle cose da fare. Elencare le attività da praticare, i sogni che la persona malata vuole realizzare, è un’altra efficace soluzione.
Gli americani la chiamano “Things to do list” ed è un promemoria che contiene tutte le attività da realizzare prima di passare ad altra vita.
L’hospice come ultima spiaggia. Esistono strutture, gli hospice appunto, che accolgono i malati terminali di cancro prima del trapasso.
Consentire al proprio caro di rimanere a casa fino alla morte, è la soluzione ideale in quanto lo farà sentire a suo agio, in un contesto familiare e circondato dall’amore di chi gli vuole bene.
AFFRONTARE IL LUTTO
La fase più dolorosa è il lutto che segue alla morte della persona cara.
Si dice che il dolore più grande è “per quelli che restano“. Più inaspettata è la morte, più il trauma di parenti ed amici sarà forte.
Spesso, la lunga malattia della persona cara, ci permette di prepararci meglio alla sua scomparsa e di entrare in quello che in gergo si chiama lutto anticipatorio.
Affrontare il lutto è molto complesso se, tra gli stretti congiunti del defunto, vi sono figli piccoli o adolescenti. In questo caso, è bene prendere la situazione di petto ed iniziare un percorso psicoterapeutico familiare.
Autore | Marirosa Barbieri
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