Maria Bruno – L’arnica montana è una pianta erbacea largamente usata in medicina. Si tratta di uno dei più potenti antinfiammatori esistenti in natura, ma non è facile trovarla: essa non cresce ovunque, ha bisogno di terreni silicei, fasce di terra povera ed è rintracciabile soprattutto in montagna ad un’altezza di almeno 500 metri.
Con il passare del tempo, questo prezioso dono della natura diventa sempre più raro poiché aumentano di anno in anno le coltivazioni intensive. È un bene che andrebbe tutelato, visti i benefici che offre, un bene noto da almeno un millennio. Sin dall’anno Mille, infatti, l’arnica viene usata per curare traumi muscolari, contusioni e distorsioni.
Il suo utilizzo, però, deve essere esterno: questa pianta, se ingerita, può provocare tachicardia, paralisi, enterite e collasso cardiocircolatorio.
COME USARE L’ARNICA PER CURARE CONTUSIONI E DISTORSIONI
○ Decotto di arnica per uso esterno. In una pentola versate un litro di acqua e foglie e fiori di arnica essiccata (circa 30 grammi). Fate bollire l’acqua per almeno 10 minuti e poi filtrate il liquido. Lasciate che il decotto diventi molto freddo e applicatelo sul trauma solo quando la pelle non è lacerata. Questo decotto può anche essere usato per alleviare l’acne ma può essere applicato solo se la pelle non è lesionata.
○ Curare le distorsioni con la tintura di arnica. In una ciotola versate 200 grammi di alcol (circa 60 gradi). All’alcol aggiungete fiori e radici di arnica essiccata (20 grammi) e lasciate macerare per 12 giorni durante i quali la ciotola deve essere chiusa da un coperchio. Trascorsi i giorni, filtrate il liquido e versatelo in un recipiente da tenere lontano dalla vista e dalla portata dei bambini. Quando si vuole usare il composto bisogna mescolare 20 gocce di tintura di arnica con 60 grammi di acqua e 50 grammi di glicerina. Gli ingredienti vanno mescolati per ottenere un composto omogeneo che deve essere applicato sulla parte in cui c’è la distorsione.
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