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Creme Solari, I 4 Errori Più Comuni

Quando ci esponiamo al sole molto spesso dimentichiamo alcuni accorgimenti fondamentali; regole, suggerimenti, che ci aiuterebbero a vivere meglio il nostro rapporto con esso. Alcune, le abbiamo sicuramente già sentite, altre invece ci suoneranno nuove e magari anche bizzarre, ma necessarie. Vediamo insieme quali sono le quattro regole da non dimenticare, ovvero i quattro errori commessi più frequentemente durante l’esposizione al sole.

Ti ricordi di riapplicare il solare?

Il primo errore più comune è sicuramente quello di non riapplicare la crema solare. Molto spesso crediamo infatti, che acquistare un prodotto solare con alto fattore protettivo, ci dia la possibilità di non doverlo ripassare, ma non è così. “Indipendentemente dal fattore di protezione, la crema solare va riapplicata ogni due ore.” dichiara la Dott.ssa Sandy Skotnicki, Direttore Sanitario del Bay Dermatology Centre di Toronto. E questo perché il sole degrada i componenti presenti all’interno delle creme solari, compromettendone la loro efficacia. Se la tua esposizione al sole è poco frequente, se stai andando al lavoro ad esempio, in un soleggiato giorno di primavera, o se hai in programma di andare a correre e fare attività sportiva al parco, non sarà necessario riapplicare la crema solare; alcune aziende come La Roche-Posay, Ombrelle e Neutrogena, hanno ideato dei preparati capaci di resistere per otto ore. Ciò che rimane sottointeso ovviamente, è che non saranno resistenti all’acqua; quindi semmai decidessi di andare a correre verso la spiaggia o la piscina, o se decidessi di farti una doccia e poi tornare ad allenarti, allora sarà il caso di riapplicare. Stesso discorso in caso di sudore abbondante. Scegli una protezione solare water-proof ovvero resistente all’acqua. Resistente all’acqua significa che manterrà il suo fattore di protezione per all’incirca 45 minuti dopo il bagno, dopodiché, dovrai riapplicare. Rispalmare sulla pelle la crema solare è poi raccomandato soprattutto per chi ha una pelle molto chiara, magari con più di cinquanta nei ed efelidi, e con casi di cancro alla pelle in famiglia.

P U B B L I C I T A'

Sei sicura di usare la giusta quantità di crema?

Una volta finita l’estate ti capita di rimettere via tutte le bottiglie, gli spray e i tubi di crema, olio e spuma solare? Spesso e volentieri le creme solari avanzano dalla scorsa stagione. Oltre a non essere sicuro per la nostra pelle perché anche i solari, così come le normali creme da viso e corpo, e i cosmetici hanno una scadenza che segna il terminare della loro efficacia, significa che non forniamo al nostro corpo la giusta quantità di filtro solare necessario a proteggersi dai danni del sole. Il giusto quantitativo è quello pari ad un uovo, o ad una pallina da golf. Versatelo sulla vostra mano e poi, iniziate a spalmare. Meglio se 20-30 minuti prima dell’esposizione al sole; questo perché gli agenti chimici presenti nelle creme solari necessitano un tempo di assorbimento che li renda così immediatamente attivi una volta esposti al sole. Questo quantitativo di crema o spuma ti porterà ad avere la pelle inizialmente bianca. È normale, infatti poi vedrai, la crema si assorbirà da sé, con l’aumentare dell’esposizione.

Sei sicura di aver scelto il giusto SPF?

Il fattore di protezione (SPF) va scelto in base al tipo di pelle: più chiara è più alto dovrà essere il numero stampato sulla confezione. Ma non crediate che questo basti a proteggerci dai danni dei raggi UV. Si pensa infatti che più alto sia il fattore di protezione, maggiore sarà la protezione, ma non è sempre così. Il fattore di protezione infatti, è un’unità di misura che regola la protezione dai raggi UVB, causa delle scottature, ma sono i raggi UVA ad essere i più pericolosi, quelli cioè responsabili di invecchiamento precoce e cancro della pelle. Preferite sempre una crema solare con protezione ad ampio spettro, che includa quindi sia l’etichetta UVB che UVA sulla confezione.

Sei sicura di applicare il tuo filtro solare ovunque?

Hai applicato la crema solare su viso, collo e fronte ma sei sicura di non aver dimenticato naso, labbra e attaccatura dei capelli? E le orecchie? Gli uomini soprattutto, non dovrebbero dimenticarle, al pari della nuca e dell’attaccatura dei capelli. I cappelli sono un ottimo modo per proteggersi dai danni del sole, ma la falda deve essere larga; i berretti con visiera proteggono solo naso e fronte, ecco perché anche gli uomini devono ricordare di proteggere le altre parti del volto, labbra e mento inclusi.
Se hai i capelli lunghi, un cappello dalla falda larga all’incirca dieci centimetri è l’ideale, perché copre la nuca, le orecchie e il retro del collo”, suggerisce la Dott.ssa Skotnicki. Per quanto riguarda le labbra, scegli una protezione adeguata e che sia ad ampio spettro, non fermarti solo all’SPF.
Leggi qui per conoscere la lista delle nove parti del corpo che più frequentemente dimentichiamo di proteggere, e non sbaglierai!

Autore | Enrica Bartalotta

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Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.