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Dall’Amputazione All’Ictus: Tutte Le Conseguenze Del Diabete

Amputazione degli arti, danni irreversibili alla vista ed ai nervi.
Sono solo alcune delle conseguenze che possono scaturire dal diabete, una temibile patologia di cui soffre buona parte della popolazione mondiale.

La pericolosità del diabete è dovuta, infatti, ad una serie di problemi di salute ad essa connessi.
Chi soffre di diabete“, dice la dottoressa Karen McDermaid, diabetologa americana, “svilupperà una serie di complicazioni e disturbi più o meno gravi cui prestare molta attenzione“.

DANNI COLLATERALI E POSSIBILI SOLUZIONI

I primi danni derivanti dal diabete sono quelli di origine cardiaca.
Le malattie cardiovascolari sono la principale causa di morte per le persone malate.
Questo accade perché l’iperglicemia provoca un graduale accumulo di depositi di grasso che ostruiscono ed induriscono le pareti dei vasi sanguigni che, una volta ristretti, possono provocare un ictus o un attacco di cuore.

Non è detto che chi soffre di diabete debba necessariamente soffrire di cardiopatia. I pazienti più a rischio, infatti, sono quelli che convivono con la patologia da più di 15 anni e quelli che hanno già registrato problemi ad occhi, reni, nervi e circolazione.

P U B B L I C I T A'

Tra le categorie a rischio rientrano i fumatori incalliti, coloro che soffrono di ipertensione, ipercolesterolemia o hanno già avuto episodi di ictus.
Per ridurre al minimo le probabilità di sviluppare un problema cardiaco connesso al diabete, è importante smettere di fumare, aumentare l’intensità dell’attività fisica e seguire una dieta bilanciata e sana per il cuore.

Il diabete è una delle principali cause di insufficienza renale. Almeno la metà di tutte le persone diabetiche, infatti, possono avere problemi renali precoci, complici l’ipertensione ed una certa familiarità con malattie renali croniche.
Come fai a ridurre il rischio?
Se soffri di pressione alta, parlane con il tuo medico curante che saprà consigliarti le misure di controllo ed i farmaci necessari per curare il problema. Uno degli accorgimenti consiste nell’evitare cibi ad alto contenuto proteico prediligendo, invece, alimenti più sani ed ipocalorici.
Il diabete inoltre può portare a disturbi nervosi, chiamati neuropatie.
Se i vasi sanguigni vengono ostruiti da depositi di grasso, infatti, i nervi possono essere danneggiati perchè carenti di ossigeno e del nutrimento di cui hanno bisogno.
La neuropatia diabetica, così si chiama questa patologia, può provocare dolore, intorpidimento, formicolio alle gambe ed ai piedi, alle braccia ed alle dita, disturbi digestivi come nausea, indigestione o costipazione e, nei casi più gravi, disfunzioni sessuali.
Ridurre il consumo di alcol e di fumo sicuramente diminuisce le probabilità di sviluppare la neuropatia diabetica.

Tra le conseguenze più gravi della patologia c’è l’amputazione di piedi o gambe.
Questa misura estrema si rende necessaria se i vasi sanguigni sono talmente ristretti che la circolazione ne viene irrimediabilmente compromessa. Gli effetti sono: tagli, ferite ai piedi o alle gambe che, se non curate, rendono necessaria l’amputazione.

Un ottimo metodo per prevenire una simile eventualità, consiste nel mantenere i piedi e le gambe puliti ed idratati, evitando tutto ciò che potrebbe danneggiarli (camminare a piedi nudi, indossare calzini troppo sottili).
Se le ferite al piede non si sanano, è fondamentale consultare il medico di fiducia che saprà dispensarci una serie di consigli.

I vasi sanguigni della retina possono essere compromessi dal diabete provocando la cataratta, il glaucoma (due malattie oculari gravi) e persino la cecità.

Per questo è importante sottoporsi ad un esame completo degli occhi almeno una volta all’anno e segnalare al proprio medico la comparsa di eventuali macchie strane o sfuocate nel campo visivo.

La soluzione unica a tutti i malanni conseguenti al diabete, dice la dottoressa McDermaid, “consiste nel tenere sotto controllo il livello di zucchero nel sangue, la pressione sanguigna ed il colesterolo“.
Uno studio condotto presso il Centro per la Ricerca Salute in Oregon ha evidenziato che le persone che perdono peso entro 18 mesi dalla diagnosi di diabete di tipo 2 sono più propense a mantenere la malattia sotto controllo a lungo termine.

QUALCHE CONSIGLIO IN PIU’

Una delle domande più frequenti che mulinano nella testa delle persone diabetiche è la seguente: “come posso gestire il diabete?
Si tratta di un quesito tanto semplice quanto importante ed imprescindibile.
Instaurare un rapporto di fiducia con il proprio medico curante, è molto importante durante la cura del diabete. Sarà proprio il medico ad apportare modifiche e cambiamenti drastici al vostro menù giornaliero con lo scopo di regolare il peso e le fluttuazioni di glicemia.

Perdere peso significa ridurre le calorie senza rinunciare in toto a tutto ciò che ci piace.
L’importante, infatti, è consumare piccole porzioni; concentrarsi su alimenti a basso contenuto di grassi e non saltare i pasti.

Se avete sete durante il giorno, versatevi un bicchiere di acqua con l’aggiunta di limone, se preferite. Bevande come succhi di frutta e alcool possono soddisfare la sete ma sono anche cariche di calorie e di zuccheri.
Evitate, infine, dolcificanti come la saccarina molto più calorica rispetto allo zucchero naturale. A dirlo è una ricerca della Purdue University condotta sui topi di laboratorio.

Autore | Marirosa Barbieri

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Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.

3 Commenti

  1. So tutto, ho questa malattia da 20 anni e qualche problema lo dà. Basta tenerlo sotto controllo. Però il peggio è perdere la persona che ami e da qui perdere la voglia di vivere.

  2. Non posso credere al commento che hai scritto,mio padre a perso la gamba e come se non bastasse e entrato in coma ed a perso gli arti sinistri x un ictus e la gamba amputata e la destra quindi non camminerà più tu parli e vuoi che la tua vita finisca presto ma la gente che ti sta vicino soffrirà tantissimo io ho paura che la notte mi chiami l’ospedale x dirmi tuo padre non ce la fatta,ama la vita cosi come viene xke a fine corsa non ci sara la scritta inser coint ma solo game over e indietro non si torna

  3. carrubba orazio

    Grazie so diabetico da 25 anni è tutto cio lo sapevo sono stanco di non mangiare quasi nulla e spero che la mia vita finisca presto.