Vorreste vedere i vostri denti bianchi come perle? Vorreste farli brillare sempre di più? Ecco quello che dovete sapere prima di provare a sbiancarli.
Per un sorriso luminoso
Negli adulti, i denti sono naturalmente di colore grigio chiaro o giallo, non bianco luminoso, e spesso queste tonalità si scuriscono lentamente nel tempo perché si assottiglia smalto, rivelando lo strato meno bianco della dentina sottostante. Inoltre, ciò che mangiano e beviamo, come il caffè ogni giorno, vino rosso e anche la salsa di soia, possono lasciare delle sgradevoli macchie. Un sorriso abbagliante non può essere naturale, ma ciò sembra non fermare le persone dall’intento: un sondaggio del 2012 svolto dalla Procter & Gamble in Canada ha dimostrato (non sorprendentemente) che la maggior parte degli individui, ben l’86%, preferirebbe avere denti più bianchi. Oggi ci sono molti prodotti sbiancanti disponibili dal vostro dentista o in farmacia, ma ecco alcune cose da tenere a mente prima di provarli.
I prodotti sbiancanti hanno vari livelli di efficacia
I prodotti per lo sbiancamento dei denti si lasciano sui denti per 5, 20, 30 o più minuti e possono essere strisce che si trovano in farmacia o mascherine da riempire con il gel: in tutti i modi sono progettati per ripristinare il colore dello smalto rimuovendo lo sporco e i detriti. Questi prodotti contengono tutti perossido di idrogeno (o un composto che si scompone in perossido di idrogeno, come il perossido di carbamide) che rilascia molecole di ossigeno in bocca, che reagiscono chimicamente con i materiali della colorazione e li schiariscono. “Funzionano tutti allo stesso modo” spiega il Dott. Bruce Ward, dentista a North Vancouver, “e tutti lavorano fino ad una certa misura“. La forza del perossido di idrogeno va dal 3 al 15% nei prodotti della farmacia e dal 15 a quasi il 40% nello studio del dentista.
Alcune persone sono più sensibili di altre
Le persone hanno diverse esigenze e stili di vita, e alcuni approcci possono essere migliori di altri. Anche il modo in cui la bocca può irritarsi, oppure la reazione delle gengive, o la temporanea sensibilità e dolore ai denti, sono possibili effetti collaterali che variano a seconda del prodotto sbiancante che si sceglie. “Il modo in cui i denti rispondono ai trattamenti fatti in casa o in studio dentistico è molto individuale“, spiega la Dr.ssa Sally Lloyd, igienista dentale a Calgary.
Distruggere lo smalto dei denti è molto improbabile
Una cosa che non riuscirete a fare, almeno nel breve termine: distruggere il vostro smalto, almeno fino a quando seguirete le indicazioni e non lascerete lo sbiancante sui denti più a lungo di quanto raccomandato. “Questo è un mito da sfatare“, spiega il Dott. Ward. “Non ci sono prove di danni a breve termine e non è noto se l’uso estremo o a lungo termine può causare danni”.
Alcune persone non dovrebbero sbiancare i denti
Anche se i sistemi di sbiancamento sono considerati sicuri, non possono essere per tutti, comprese le donne incinte o che allattano, i bambini che hanno ancora i denti da latte e le persone con patologie gengivali o denti sensibili. Lo sbiancante non cambierà il colore di corone, otturazioni o denti devitalizzati (anche se si può optare per le otturazioni bianche da abbinare al sorriso).
Lo sbiancamento non dura per sempre
Per aiutarvi a fare la vostra scelta, controllate con il vostro dentista quali sono vizi e virtù di ogni trattamento. “Possiamo illustrarvi le soluzioni e tutti i prodotti disponibili, in modo da permettervi di prendere una decisione informata“, osserva il Dott. Lloyd. “Talvolta, semplicemente migliorando la vostra tecnica di spazzolamento, o facendo una pulizia professionale ogni sei mesi, si riuscirà a farvi avere i denti notevolmente più bianchi”. Qualunque sistema di sbiancamento non durerà per sempre: è solo una questione di tempo, anche se parliamo di mesi o anni, prima che i vostri denti siano pronti per un nuovo ritocco.
Non è possibile prevedere quanto siete sensibili
Impossibile prevedere il grado di sensibilità e dolore che sentirete dopo il trattamento sbiancante. Alcuni trattamenti includono un gel desensibilizzante come il fosfato di calcio amorfo (ACP) che può aiutare, o il dentista può raccomandare l’assunzione di ibuprofene prima o dopo un trattamento. Anche un dentifricio desensibilizzante contenente fluoruro, o un collutorio al fluoro, possono fare la differenza. “Il fluoro è un ottimo desensibilizzante“, conferma il Dott. Bruce Ward.
Se avete problemi di sensibilità con un kit casalingo, provate a prendere una pausa di due o tre giorni prima di proseguire o applicate lo sbiancante per la metà del periodo di tempo indicato. Se decidete di stringere i denti e sopportare, ricordate che il disagio tende ad essere temporaneo.
Ci sono altri modi per mantenere i denti bianchi
Forse non volete investire in prodotti specifici e avete sentito parlare di formule sbiancanti fatte in casa con succo di limone, bicarbonato di sodio o fragole schiacciate. Non è l’idea migliore, secondo gli esperti, in quanto si bagnano i denti in un acido. “Il risultato può essere denti più sensibili e indebolimento della struttura del dente“, spiega il Dott. Ward.
Per mantenere i denti bianchi senza grossi esborsi economici, ricordate di lavarli subito dopo aver consumato alimenti che macchiano, come caffè, vino rosso, tè o torta di mirtilli; inoltre provate ad aggiungere latte (anche di soia) al vostro tè o caffè. E se fumate, smettete: le macchie causate dalle sigarette sono quasi impossibili da rimuovere.
Autore | Daniela Bortolotti
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