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Diabete Gestazionale

1. Che cosa è il diabete gestazionale?

Le donne incinte che non hanno mai avuto il diabete prima, ma che hanno alti di glucosio nel sangue durante la gravidanza, soffrono di diabete gestazionale. Secondo una analisi svolta nell’anno 2014 dai Centers for Disease Control and Prevention, succede nel 9,2% dei casi. Non sappiamo che cosa causa il diabete gestazionale, ma abbiamo alcuni indizi: la placenta sostiene il bambino durante lo sviluppo, gli ormoni della placenta aiutano il bambino a crescere, ma questi ormoni bloccano anche l’azione dell’insulina della madre nel suo corpo. Questo problema si chiama resistenza all’insulina. L’insulino-resistenza rende difficile utilizzare l’insulina al corpo della madre e può richiederne fino a tre volte di più.

Il diabete gestazionale inizia quando il corpo non è in grado di utilizzare tutta l’insulina di cui ha bisogno per la gravidanza. Senza insulina, il glucosio non può essere trasformato in energia. Il glucosio si accumula quindi nel sangue a livelli elevati (iperglicemia).

2. Come il diabete gestazionale può influire sul vostro bambino

Il diabete gestazionale colpisce la madre alla fine della gravidanza, dopo che il bambino si è formato, mentre cresce e per questo motivo non causa i difetti di nascita che possiamo riscontrare nei bambini le cui madri soffrono il diabete prima della gravidanza. Tuttavia, il diabete gestazionale non trattato o scarsamente controllato può danneggiare il vostro bambino. Quando si soffre di diabete gestazionale, il pancreas funziona più del normale per produrre insulina, ma l’insulina non abbassa i livelli di glucosio nel sangue. Sebbene l’insulina non attraversi la placenta, succede invece al glucosio e ad altri nutrienti, così il glucosio in più che attraversa la placenta, finisce anche nel sangue del bambino. Questo fa sì che il pancreas del bambino produca più insulina per liberarsi del glucosio nel sangue. Dal momento che il bambino ha sempre più bisogno di energia per crescere e svilupparsi, l’energia supplementare è immagazzinata come grasso. Questo può portare a macrosomia, o un bambino “sovrappeso”: i neonati con problemi di macrosomia, possono riportare danni durante il parto. A causa della insulina aggiuntiva, i neonati possono avere livelli molto bassi di glucosio nel sangue al momento della nascita e sono a maggior rischio di problemi respiratori. I bambini con insulina in eccesso diventano bambini a rischio per obesità e da adulti a rischio per diabete di tipo 2.

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3. Come trattare il diabete gestazionale

Poiché il diabete gestazionale può danneggiare sia madre che bambino, è necessario iniziare il trattamento al più presto. La cura per il diabete gestazionale si propone di mantenere i livelli di glucosio nel sangue pari a quelli delle donne incinte che non ne soffrono e comprende piani speciali di pasto e l’attività fisica programmata. Inoltre, può anche includere test del glucosio nel sangue e insulina.

Di seguito i valori suggeriti per le donne che soffrono di diabete gestazionale durante la gravidanza, anche se obiettivi più o meno severi possono essere maggiormente appropriati per ogni individuo.

• Prima di un pasto: 95 mg / dl o meno
• 1 ora dopo un pasto (post-prandiale): 140 mg / dl o meno
• 2 ore dopo un pasto (post-prandiale): 120 mg / dl o meno

Avrete bisogno di aiuto dal medico, infermiere o altra assistenza sanitaria in modo che il trattamento per il diabete gestazionale possa essere modificato in base alle esigenze. La cura aiuta a ridurre il rischio di parto cesareo che bambini molto grandi possono richiedere. Iniziando subito il trattamento per il diabete gestazionale potrete invece avere una gravidanza sana e, alla nascita, il bambino potrà evitare problemi di salute. Questa patologia può essere un motivo di preoccupazione, ma la buona notizia è che, lavorando per abbassare i livelli di glucosio nel sangue, è possibile trasformare la vostra preoccupazione in una gravidanza sana per voi, e una vita sana per vostro figlio.

4. Cosa succede dopo?

Il diabete gestazionale di solito va via dopo la gravidanza. Ma una volta che avete avuto il diabete gestazionale, le probabilità sono 2 su 3 che si ripresenti nelle gravidanze successive. In alcune donne, tuttavia, la gravidanza rivela il diabete di tipo 1 o di tipo 2, anche se risulta difficile in questo caso capire se i soggetti hanno il diabete gestazionale o hanno iniziato a mostrare i sintomi del diabete durante la gravidanza. Queste donne avranno bisogno di continuare il trattamento per il diabete anche dopo la gravidanza.

Molte donne che hanno il diabete gestazionale tendono a sviluppare il diabete di tipo 2 anni diabete più tardi nel tempo. Sembra che ci sia un legame tra la tendenza a soffrire di diabete gestazionale e il diabete di tipo 2: effettivamente, entrambi coinvolgono la resistenza all’insulina e alcuni cambiamenti di stile di vita di base possono aiutare a prevenire il diabete dopo il diabete gestazionale.

5. Perdere peso per ridurre il rischio di diabete

Superate del 20% il vostro peso corporeo ideale? Perdere qualche chilo può aiutare a evitare lo sviluppo di diabete di tipo 2. Fate scelte alimentari sane e segui semplici linee guida quotidiane, come consumare una varietà di alimenti tra cui frutta e verdura fresca, limitare l’assunzione di grassi al 30% (o meno) delle calorie quotidiane e limitando la dimensione delle porzioni. Sane abitudini alimentari possono aiutare moltissimo nella prevenzione del diabete e altri problemi di salute.

L’esercizio fisico regolare permette al corpo di utilizzare il glucosio, senza insulina supplementare. Questo aiuta a combattere la resistenza all’insulina ed è ciò che rende l’esercizio fondamentale per le persone che soffrono di diabete. Tuttavia, fate attenzione: mai cominciare un programma di esercizio senza essersi consultati prima con il medico.

Autore | Daniela Bortolotti

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Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.