Maria Bruno, Bari – Che l’allenamento con i pesi renda il fisico tonico e attraente lo sapevamo tutti, ma dagli Stati Uniti d’America giunge ora la notizia che gratifica chi da tempo si impegna con fatica in questa attività: allenarsi con i pesi allontana il rischio di diabete di tipo 2.
Il diabete di tipo 2, ossia il diabete mellito non insulino-dipendente, è una patologia del metabolismo caratterizzata dall’elevato livello di glicemia nel sangue ed è fortemente legata al regime alimentare e proprio con la correzione di quest’ultimo viene curata.
L’ultimo studio dell’ Harvard School of Public Health, realizzato insieme con l’Università della Danimarca, ha decretato con certezza che il rischio di tale patologia viene concretamente allontanato dall’attività fisica svolta con i pesi. Se a questo allenamento viene aggiunta l’attività aerobica, il diabete di tipo 2 diventa un pericolo lontanissimo.
I risultati della ricerca, pubblicati su “Archives of Internal Medicine”, si basano sullo studio dell’attività sportiva di 32mila uomini. È stato evidenziato che dai 30 ai 60 minuti di allenamento con pesi ogni settimana allontanano del 12% il rischio di diabete, mentre con 60-120 minuti a settimana si arriva al 34%.
Se poi l’esercizio con pesi viene associato a 150 minuti di attività aerobica settimanale ecco che il rischio di imbattersi nel diabete mellito cala del 59%.
“Questo è il primo studio – dichiara il coordinatore della ricerca – che indaga gli effetti della pesistica nella prevenzione del diabete di tipo 2 in soggetti sani. I risultati suggeriscono che i pesi possono essere una valida alternativa al movimento aerobico, sport difficile da intraprendere in chi non è fortemente motivato e allenato. Restano da indagare invece gli effetti sulle donne, che non sono state incluse in questa indagine”.
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