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Dieta: La Realtà Virtuale Può Aiutare A Perdere Peso

Guardando il proprio avatar che si esercita e impara sane abitudini nel mondo virtuale, le persone sovrappeso potrebbero ricevere un grande aiuto per dimagrire, questo è ciò che sostiene un nuovo studio pilota sull’argomento. I ricercatori hanno scoperto che le donne che hanno seguito un esercizio svolto da un avatar, hanno imparato anche a mangiare in modo più sano e hanno reso possibili alcuni obiettivi di perdita di peso (una media di un chilo e mezzo in circa quattro settimane).

Anche se un risultato simile è abbastanza tipico dei tradizionali piani di perdita di peso, i sistemi di realtà virtuale potrebbero fornire un modo economico per gli uomini e le donne in sovrappeso che vogliono apprendere le competenze e i comportamenti necessari per dimagrire e non riprendere i chili persi, ha dichiarato la Dottoressa Melissa Napolitano, ricercatore e professore associato di prevenzione e salute della comunità presso la George Washington University di Washington, DC. Nello studio, i ricercatori hanno esaminato 128 donne in sovrappeso. Più dell’88% delle partecipanti ha seguito un avatar che le ha aiutate a visualizzare come perdere peso in modo efficace, pur non avendo mai giocato a un gioco di realtà virtuale. Per verificare l’oggetto del proprio studio sulle partecipanti, gli scienziati hanno richiesto a queste donne di seguire un corso (su DVD) di quattro settimane durante le quali hanno guardato un avatar – cioè un alter ego digitale di sé stessi su un computer – per conoscere le dimensioni delle porzioni a cena, di come svolgere una camminata a passo moderato su un tapis roulant e altre informazioni su come scegliere un’alimentazione sana e fare esercizio fisico.

Le donne potevano scegliere di personalizzare l’avatar, cambiando la forma del corpo e il colore della pelle per renderlo più somigliante a loro stesse, un processo di personalizzazione che, sostiene la Dottoressa Napolitano, è la chiave per rendere i sistemi di realtà virtuale efficaci. “Quando un avatar ti somiglia, si potenzia la sua funzione, e la fiducia delle persone che vedono sé stesse mentre hanno la capacità di fare un determinato movimento, aumenta“, ha aggiunto la Napolitano. “È possibile visualizzare sé stessi fare qualcosa e rendersi conto che magari non è poi così difficile“. Lo studio, condotto dalla Dottoressa Napolitano e dai suoi colleghi, è stato pubblicato nel numero di questo mese del “Journal of Diabetes”.

P U B B L I C I T A'

A questo proposito, il Dottor Benjamin Lok, direttore di “digital arts” e scienza presso l’Università della Florida, ha dichiarato che la ricerca dovrebbe essere vista come un progetto pilota preliminare “per indagare ulteriormente su come l’utilizzo di tecnologie del mondo virtuale può essere una leva per ottenere un reale cambiamento di comportamento delle persone nel mondo reale“.

Lo studio non ha alcun gruppo di controllo e non ha tenuto traccia se le donne sono poi state in grado di mantenere il peso perso: “è anche la possibilità di interagire con un nuovo ed emozionante sistema di realtà virtuale che forse ha potuto aiutare le donne a perdere peso, ma l’effetto novità probabilmente è svanito nel giro di una settimana”, sostiene la Dottoressa Napolitano. “Nel frattempo restiamo in attesa di poterlo sperimentare anche sugli uomini”.

La ricerca è una delle prime che cerca nuove forme di trattamento dell’obesità attraverso il mondo virtuale, ma ci vorranno “studi più approfonditi, per rivelare se sono veramente utile e quando invece non lo sono” ha commentato il Dottor Robert Radwin, professore di ingegneria biomedica presso l’Università del Wisconsin-Madison. I sistemi di realtà virtuale vengono utilizzati per la riabilitazione dopo l’ictus, contro le dipendenze dalla droga e contro l’abuso di alcool, per chi vuole smetterla con il fumo, chi soffre di fobie come la paura di parlare, e altre forme di trattamento, in base a ciò che riporta la banca dati della National Library of Medicine (PubMed).

Per favorire la perdita di peso, il programma potrebbe funzionare come da solo o in aggiunta alle forme tradizionali di terapia e controllo della dieta, ha dichiarato la Dottoressa Debra Sullivan, professore di nutrizione clinica presso l’Università del Kansas. “Del tutto ragionevole è aspettarsi che la realtà virtuale diventi presto una pratica standard per la gestione del peso e di altri programmi di cambiamento del comportamento. I giovani oggi vengono cresciuti con la tecnologia e la utilizzano per ogni cosa” ha aggiunto.

I progressi nella realtà virtuale possono consentire ai soggetti di personalizzare tutto, dai colore degli occhi di un avatar alla forma del suo corpo: i soggetti possono anche interagire direttamente con i loro avatar, proprio come farebbero in un gioco, un metodo che potrebbe aiutare i bambini in sovrappeso a dimagrire, secondo la Napolitano.

Alcuni studi precedenti suggeriscono che la realtà virtuale può essere uno strumento efficace per perdere peso, ha dichiarato a tal proposito la Dottoressa Lissa Behm-Morawitz, assistente professore di comunicazione che studia la realtà virtuale collegata alla perdita di peso presso l’Università del Missouri. Il suo studio, pubblicato nel 2010 nella rivista “Computer nel comportamento umano”, ha scoperto che quando una persona si identifica con un avatar, l’alter ego online può influenzare la sua salute e il suo aspetto. Lo studio ha esaminato gli utenti di Second Life, un gioco online che simula il mondo reale utilizzando appunto degli avatar. Un analogo studio del 2010 della Stanford University ha scoperto che le persone che hanno seguito un avatar con sembianze familiari come “personal trainer” di un esercizio sono state più propense ad esercitarsi anche il giorno dopo, rispetto a persone che hanno visto un avatar, ma non familiare. Inoltre, uno studio della University of Kansas Medical Center, pubblicato nello lo scorso numero (maggio/giugno) del Journal of Nutrition Education and Behavior, ha scoperto che un programma di perdita di peso coadiuvato dall’uso della realtà virtuale favorisce il dimagrimento.

Gli studi futuri dovranno stabilire se la realtà virtuale può aiutare le persone a mantenere la perdita di peso nell’arco di diversi mesi, non solo nel corso di un periodo di quattro settimane. La Dottoressa Napolitano ha in programma di studiare gli schemi di perdita di peso in un processo su base di 3 e 6 mesi. “Non c’è bisogno di essere un giocatore per utilizzare la realtà virtuale al fine di imparare le conoscenze importanti per la perdita di peso“, ha commentato la Dottoressa. “Questo piccolo studio suggerisce che la realtà virtuale potrebbe essere un nuovo strumento promettente per la costruzione di abitudini più sane“.

02 luglio 2013

Autore | Daniela Bortolotti

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Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.