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Donne Con L’endometriosi. Cos’è? E Come Si Cura?

Marirosa Barbieri – Oggi vi parlerò dell’endometriosi, una malattia che affligge numerose donne ed è alla base di problemi importanti quali l’infertilità. Dopo aver spiegato brevemente di cosa si tratta e come si cura, lascerò la parola ad un’amica, Anna P. affetta da una grave forma di endometriosi sin dall’adolescenza. Anna ci racconterà la sua esperienza personale ed il calvario che l’ha costretta a rinunciare alla gioia più grande: diventare madre.

L’endometriosi è una di quelle malattie al femminile, che colpiscono cioè solo la donna. Si ha l’endometriosi quando pezzi di tessuto dell’endometrio (strato che riveste l’utero) si trovano in zone dove per natura non dovrebbero esserci: nelle tube o nelle ovaie ( i casi più tipici). La presenza di pezzi di endometrio in aree “anomale” provoca una serie di problemi e difficoltà che vanno da dolori addominali, ad emorragie al di fuori del ciclo mestruale, a spasmi durante i rapporti sessuali, a stitichezza, cistite, mestruazioni abbondanti, dismenorrea e disregolazione ormonale.

La conseguenza più triste e invalidante della malattia è senz’altro l’infertilità. Infatti la presenza di un tessuto laddove non dovrebbe trovarsi altera l’ambiente e diventa un ostacolo vero e proprio. Ad esempio, se il tessuto si trova nelle tube costituirà un ostacolo fisico alla risalita dello spermatozoo. Se lo spermatozoo riesce comunque a raggiungere l’ovulo da fecondare, può verificarsi una gravidanza extrauterina che culmina, il più delle volte, in aborto. Può succedere anche che l’uovo fecondato non riesca, poi, ad impiantarsi nell’utero perché trova come ostacolo, lungo il suo percorso, il tessuto anomalo.

P U B B L I C I T A'

Le cause dell’endometriosi sono varie. C’è chi dice che sia dovuta a difetti immunitari, ormonali, influenze ambientali, stress, affaticamento fisico, alimentazione. E’ stato dimostrato, infatti, che l’assunzione regolare di frutta e verdure riduce drasticamente l’insorgenza del problema. Al contrario, donne che fanno uso abituale di carne rossa o alimenti trattati con ormoni o pesticidi hanno più possibilità di sviluppare la malattia.

Come uscirne? Non c’è una cura specifica per l’endometriosi. Dipende dai casi e dall’entità del problema.
Esiste l’ intervento chirurgico con laparoscopia o laparotomia che va ad individuare il tessuto anomalo e lo rimuove. Così come ci sono cure farmacologiche indicate, a base di androgeni, pillola anticoncezionale, spirale al progesterone.
La parola ad Anna P.

Quando hai scoperto di essere malata? Come ti sei sentita quando ti hanno diagnosticato l’endometriosi?

Avevo 16 anni quando la mia ginecologa mi ha diagnosticato l’endometriosi. Ricordo bene quel giorno. Mi ero sottoposta ad una visita ginecologica: in realtà la prima vera visita dopo il primo rapporto sessuale con il mio ragazzo. Ero intimorita. Ho raccontato alla ginecologa di aver avuto dolori lancinanti durante l’amplesso e perdite di sangue. Credevo fosse una reazione del tutto normale. Poi, la dottoressa mi ha intimato di rivestirmi e mi ha fatta accomodare. Con me c’era mia madre. Quando la ginecologa ha pronunciato il termine endometriosi ho pensato al peggio. Non conoscevo il significato di quella parola tuttavia mi evocava qualcosa di brutto.
La dottoressa mi ha rassicurato dicendo che avrei dovuto sottopormi ad una terapia farmacologica con qualche effetto collaterale (nausea e mal di testa) ma tutto sarebbe rientrato.
Con il tempo ho capito che il problema era più grave.

Come è cambiata la tua vita?

Totalmente. I dolori addominali erano all’ordine del giorno. Così come le perdite di sangue. Ho rinunciato persino ad avere rapporti con il mio ragazzo. C’è da dire, però, che io soffro di una grave forma di endometriosi.
Conosco ragazze che hanno la stessa malattia e sono riuscite a gestirla in modo semplice. Sono diventate madri di due, tre figli. Credo che la situazione dipenda da caso a caso.

Oggi hai 30 anni e tenti disperatamente di avere un figlio con il tuo compagno. Cosa ti aspetti dal futuro?

In realtà sogno di diventare madre da molto prima. Io e il mio compagno Massimo stiamo insieme da tempo e sin da subito gli ho fatto presente il mio problema. E’ un uomo estremamente comprensivo e non mi fa pesare affatto la mia condizione. Mi sono iscritta ad un forum di donne affette dalla mia stessa malattia. Ci scambiamo idee, punti di vista, ci diamo conforto a vicenda. Ho conosciuto donne che hanno “superato” il problema e sono diventate splendide madri di famiglia. Io, purtroppo, non ho ancora avuto questa fortuna ma non demordo.

Che cosa ti senti di consigliare alle donne che versano nella tua stessa condizione?

Lottate, lottate e lottate. Oggi ci sono mezzi stupefacenti per combattere la malattia. Non esistono più barriere. L’unica barriera insormontabile potreste essere soltanto voi.

Autore | Marirosa Barbieri

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Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.

Un commento

  1. L’endometriosi é davvero una malattia molto subdola su cui aleggiano molti pregiudizi. Grazie per questo articolo informativo!
    Come associazione formata da donne che soffrono di questa malattia invitiamo a contattarci per soategno e informazioni!
    http://www.endoassoc.it