Il segreto nel perdere peso risiede nel sonno. Chi si alza appagato, al mattino, avrà maggiori probabilità di veder scendere l’ago della bilancia.
Lo dice il nutrizionista Mark MacDonald.
“Anche se mangi in modo sano e pratichi una regolare attività fisica, il sonno rimane il segreto principale per un buon funzionamento del tuo metabolismo e trasforma il corpo in una macchina trita-grassi“, sostiene MacDonald.
In che modo avviene questo miracolo?
Il corpo e la mente, a guisa di un cellulare, hanno bisogno di essere costantemente ricaricati. E, per ricaricarsi, il corpo utilizza le ore di sonno. Immaginate il vostro sonno come una serie di cicli di 90 minuti a più fasi che si ripetono per tutta la notte.
Ogni ciclo ha quattro fasi e si conclude con quella REM (rapid eye movement).
La fase numero uno e due sono caratterizzate dal sonno leggero. La tre e la quattro si accompagnano ad un sonno profondo che rafforza il corpo. La fase quattro, in particolare, detta REM aiuta la mente ad organizzarsi.
Purtroppo, la maggior parte di noi vive in uno stato di privazione cronica di sonno e questa condizione incide sul funzionamento di tre principali ormoni: grelina, leptina e cortisolo.
La grelina e la leptina bilanciano il nostro appetito. La prima è prodotta nel tratto gastrointestinale e stimola la fame mentre la leptina viene prodotta nelle cellule adipose e ci informa sul nostro grado di soddisfazione. Quando non dormiamo a sufficienza, il corpo rilascia troppo grelina che aumenta l’appetito e inibisce il rilascio della leptina. Ne deriverà un consumo sregolato di cibo ed un conseguente aumento di peso.
Come se non bastasse, quando siamo eccessivamente stanchi, il livello di cortisolo(l’ormone dello stress) risulterà elevato. Si tratta di un ormone che aumenta il desiderio di fame e ci spinge, quindi, a consumare una maggiore quantità di cibo.
Come possiamo, quindi, assicurarci un riposo sano e ristoratore?
Una strategia molto efficace, consiste nel capire di quante ore si sonno abbiamo bisogno per sentirci totalmente riposati ed appagati.
La quantità di sonno di cui una persona ha bisogno è individuale (ad alcuni potrebbero bastare sei ore, ad altri nove).
La strategia numero due consiste nel non pigiare il pulsante snooze della nostra sveglia affidandoci ai 10 minuti in più di sonno. Questa abitudine rischia di alterare i ritmi di sonno.
Un’altra soluzione efficace, consiste nel dormire in un ambiente tranquillo e buio al riparo da rumori molesti, della tv o della lavatrice.
L’ormone del sonno è la melatonina che viene inibita dalla luce ed agevolata dal buio.
Prima di andare a dormire, inoltre, è bene fare un bagno caldo, leggere, ascoltare la musica, guardare un film o fare una passeggiata.
Ridurre il consumo di alcol, prima di andare a dormire, è una sana e corretta abitudine. Molti pensano che l’alcol rilassi ed aiuti ad addormentarsi.
Questo è in parte vero (nella prima fase del sonno) salvo poi, successivamente, provocare importanti interruzioni nei cicli di sonno.
Autore | Marirosa Barbieri
© RIPRODUZIONE RISERVATA