In uno studio, i professori dell’Università di Harvard, hanno attratto l’attenzione sui pericoli a cui sono esposte le persone che non dormono a sufficienza di notte, più precisamente, almeno otto ore. Hanno messo insieme e analizzato più ricerche sugli effetti della deprivazione del sonno sul corpo umano ed ecco i rischi causati da un numero limitato di ore di sonno.
Infezioni virali
Uno studio pubblicato su “Archives of Internal Medicine” negli USA ha descritto il rapporto tra il numero di ore di sonno e il rischio d’infezione virale. Per due settimane, un gruppo di ricercatori ha monitorato durante 153 uomini e donne per registrare il numero di ore di sonno. Successivamente messi in quarantena, i partecipanti alla ricerca sono stati esposti al virus che causa l’influenza. Alla fine dell’esperimento, gli scienziati hanno scoperto che le persone che dormono meno di sette ore a notte avevano tre volte più probabilità di ammalarsi rispetto a quelle che avevano dormito almeno otto ore.
Chili di troppo
La rivista di specialità “Obesity” ha pubblicato un articolo che ha analizzato 36 studi internazionali sul legame tra il sonno e il peso. Soprattutto per i bambini, poche ore di sonno sbilanciano gli ormoni che controllano l’appetito e la fame. A lungo termine, la stanchezza accumulata nel tempo e il bisogno di mangiare generato dall’instabilità ormonale porta a un aumento del peso, che va dal sovrappeso all’obesità.
Diabete
Un rapporto pubblicato sulla rivista specializzata “Diabetes Care” ha rivelato un aumento significativo del rischio di diabete di tipo II alle persone che soffrono d’insonnia. Se questo disturbo del sonno si estende per un periodo superiore a un anno e il numero di ore di sonno per notte è inferiore a cinque, le probabilità di sviluppare il diabete di tipo II è tre volte superiore. Lo stesso rischio è presente nelle persone che dormono una media di sei ore per notte. La mancanza di sonno provoca squilibri ormonali che portano a entrambi i problemi, peso e diabete.
Ipertensione
La stessa ricerca che ha analizzato il legame tra la privazione del sonno e il diabete ha mostrato anche che sono più frequenti i casi di pressione alta tra le persone che dormono poco. Nella rivista specializzata “Sleep”, gli scienziati hanno avvertito che il rischio d’ipertensione è 3,5 volte più alto nelle persone che dormono sei ore a notte rispetto a quelle che superano questa cifra.
Malattie cardiache
Diversi studi analizzati dai ricercatori dell’Università di Harvard hanno dimostrato che la mancanza di sonno a breve termine aumenta il rischio di malattie cardiovascolari. Queste avvengono a causa dell’alto livello di colesterolo e di trigliceridi nel sangue, ma anche a causa dell’ipertensione.
Un’indagine approfondita è stata condotta su 98.000 uomini e donne giapponesi di età compresa tra 40 e 79 anni, per un periodo di 14 anni. Dopo l’analisi dei dati, gli scienziati hanno scoperto che una differenza di 3 ore (da sette ore di sonno a quattro) aumenta il rischio cardiovascolare di circa due volte.
Oltre al numero di ore di sonno è importante anche la qualità del sonno. Le persone che soffrono di apnea (un disturbo respiratorio che si manifesta attraverso delle pause ripetute e frequenti del respiro durante il sonno) presentano, a loro volta, un aumento del rischio di malattie cardiache.
Disturbi psichiatrici
Un’analisi effettuata su mille persone di età compresa tra i 21 e 30 anni che hanno riferito episodi d’insonnia, ha indicato che questi soggetti sono a rischio di depressione quattro volte di più di chi ha un sonno tranquillo. Oltre alla depressione, l’insonnia porta all’ansia che, in determinate circostanze, può trasformarsi in attacchi di panico.
Rischio di morte
Lo studio sui 98.000 giapponesi di cui abbiamo parlato sopra, ha rivelato anche un rischio di morte 1,3 volte superiore nei soggetti con disturbi del sonno rispetto a quelli che dormono otto o più di otto ore a notte. La privazione del sonno associata all’apnea aumenta il rischio di morte precoce del 46%, secondo una ricerca durata otto anni e a cui hanno partecipato 6.400 uomini e donne.
Autore | Sandra Ianculescu
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