Sapere in anticipo quali sono le reali probabilità di sviluppare un cancro al seno, alle ovaie o all’endometrio e porvi immediatamente rimedio, è molto importante.
I ricercatori del National Cancer Institute hanno pensato proprio a questo, pubblicando uno studio sulla rivista Medicine PLOS.
Ruth Pfeiffer, ricercatore di punta della divisione del Cancer Epidemiology and Genetics del National Cancer Institute, ha analizzato diverse variabili che sono in grado di dirci, con molta attendibilità, quali sono le reali possibilità di sviluppare il cancro.
Tra queste, ci sono l’indice di massa corporea, il numero di figli, l’utilizzo o meno della pillola anticoncezionale, eventuali terapie ormonali, familiarità con il cancro al seno, ovaie o endometrio, l’abuso di sigarette o alcol.
Lo studio si è basato sull’analisi di decine di migliaia di donne che si sono sottoposte alla ricerca.
IL CANCRO AL SENO
L’analisi delle variabili per sviluppare un cancro al seno è stata molto accurata. Su un gruppo di 56.638 donne che hanno partecipato allo studio, i ricercatori hanno previsto un totale di 2.930 eventuali casi di cancro al seno.
Lo studio ha anche sottolineato il fatto che la maggior parte dei tumori al seno è stata riscontrata nelle donne in menopausa.
IL CANCRO ALLE OVAIE
Anche lo studio sulle possibilità di sviluppare il cancro alle ovaie è stato condotto con enorme successo ed ha predetto 406 casi di eventuali tumori (circa l’8% in più rispetto ai 377 casi che sono stati, poi, effettivamente diagnosticati).
CANCRO ALL’ENDOMETRIO
Dalle analisi sulle variabili che avrebbero potuto provocare il cancro all’endometrio, sono emersi 640 casi, rispetto ai 532 casi che si sono realmente realizzati.
Tuttavia, il team di ricerca ha osservato che il tumore all’endometrio è la quarta forma di cancro più comune nelle donne.
LE VARIABILI FUMO E PILLOLA
E’ stato riscontrato che le donne con BMI (indice di massa corporea) più bassi avevano meno possibilità di sviluppare il cancro rispetto alle fumatrici incallite.
Anche le donne che sono solite assumere la pillola anticoncezionale tendono a sviluppare un maggiore rischio di cancro rispetto alle donne che non la prendono.
Altri elementi interessanti riguardano le gravidanze: è stato scoperto, infatti, che le donne che hanno avuto tre o quattro bambini tendevano ad avere un minor rischio di sviluppare il cancro rispetto alle madri di un solo bimbo.
Tutte le donne che sono state impiegate ai fini dello studio erano di etnia bianca, di un’età di 50 anni e nessuna di loro aveva mai avuto mutazioni dei geni BRCA1 e BRCA2 (noti perchè aumentano il rischio di tumore al seno o alle ovaie).
Questo studio, in realtà, potrebbe aiutare fortemente le donne a prendere decisioni davvero importanti e precauzioni circa la loro salute.
Ad esempio, una donna con un alto rischio di cancro al seno potrebbe prendere in considerazione di assumere il tamoxifene per ridurre questa eventualità. Ma prima di procedere, dovrebbe conoscere le possibilità di rischio di sviluppare il cancro all’endometrio in quanto il farmaco in questione aumenta il rischio di questo tipo di cancro.
In un saggio che ha accompagnato lo studio pubblicato su PLoS Medicine, due esperti hanno elogiato gli aspetti altamente positivi della diagnosi preventiva di cancro.
“Quello che vogliamo“, hanno dichiarato gli esperti, “è riuscire a prendere decisioni migliori, portando a risultati migliori per i nostri pazienti“.
Ovviamente il processo di diagnosi preventiva è ancora agli inizi e necessità di miglioramenti, verifiche ed approfondimenti.
Autore | Marirosa Barbieri
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sono stata affetta da linfonodi,ho problema al polmone sinistro,per un esiti di poliomelite quando ero piccola adue anni sono stata nei polmoni dacciaio,ora con i sintomi di post polio,vorrei un valido consiglio da voi un saluto