Scoprire il tumore al pancreas, nelle sue fasi iniziali, grazie ad un test del sangue.
E’ quanto sostiene una ricerca preliminare, condotta in Danimarca.
Durante lo studio, i ricercatori hanno analizzato piccoli pezzi di materiale genetico chiamato microRNA nel sangue di pazienti che avevano già subito la diagnosi di cancro del pancreas, così come in quello delle persone sane. Gli studiosi hanno scoperto che alcune combinazioni di microRNA potrebbero presentarsi in maniera differente nelle persone affette da cancro rispetto a quelle sane.
Tuttavia, sono necessari molti altri studi per determinare se il test possa davvero essere utile ai fini di una diagnosi precoce del cancro al pancreas. L’esperimento diagnostico, infatti, ha avuto un alto tasso di falsi positivi.
Per fugare ogni dubbio ed avere la certezza di malattia, chi presenta un risultato positivo al test dovrebbe sottoporsi ad una TAC per ulteriori analisi.
“Il test potrebbe in tal modo aiutarci a diagnosticare più pazienti con cancro del pancreas in una fase iniziale e quindi aumentare il numero di malati operabili e guaribili“, hanno dichiarato i ricercatori dell’ Herlev Hospital di Copenhagen.
Il tumore al pancreas ha un basso tasso di sopravvivenza (il 75 % dei pazienti muore meno di un anno dopo la diagnosi ed il 94% decede entro cinque anni, secondo il Cancer Action Network Pancreas, un’organizzazione che sostiene la ricerca sul cancro al pancreas). Spesso, il tumore viene intercettato quando ormai si è diffuso in altre zone del corpo.
Tra l’altro è anche difficile realizzare biopsie nei pazienti sospettati di avere la malattia e, per questa ragione, risulta molto importante un esame del sangue non invasivo.
Il nuovo studio ha coinvolto 409 pazienti affetti da cancro al pancreas, 312 persone sane e 25 persone con pancreatite cronica o infiammazione del pancreas spesso causate dall’abuso di alcool. Anche le persone affette da pancreatite cronica, quindi, sono state considerate ai fini dello studio visto che i ricercatori hanno voluto verificare se il test sia in grado di distinguere tra cancro pancreatico ed altre malattie che affliggono lo stesso organo.
Gli studiosi, dopo un attento studio, hanno identificato due combinazioni di microRNA utili per la diagnosi di cancro del pancreas.
Le combinazioni hanno permesso di individuare correttamente circa l’85 % dei pazienti con cancro al pancreas ed il 29 % dei pazienti con pancreatite cronica.
La scarsa capacità del test di escludere il cancro in persone sane, è migliorata quando i ricercatori hanno ottenuto informazioni maggiori su un indicatore, chiamato antigene 19-9 ( CA19 – 9). Questo indicatore è elevato in circa l’80% delle persone affette da cancro al pancreas.
Molte delle persone sane analizzare nel corso dello studio erano più giovani rispetto a quelle cui è stato diagnosticato il cancro. “Questo probabilmente significa che l’invecchiamento è determinante nella presenza dei microRNA nel sangue“, dichiarano Donald Buchsbaum della University of Alabama ed il dottor Carlo Croce, della Ohio State University.
“Data la prognosi infausta per i pazienti con cancro al pancreas, è importante che i nuovi approcci diagnostici, come quello utilizzato in questo studio siano approfonditi“, hanno concluso i due esperti.
Autore | Marirosa Barbieri
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