Maria Bruno – C’è chi ha quasi un’ossessione per gli esami e le visite di controllo e chi, invece, ne sottovaluta l’importanza. L’atteggiamento giusto sta nel mezzo: ci sono esami da non trascurare perché realmente ci possono proteggere ed esami un po’ più inutili per cui non vale la pena spendere soldi e tempo troppo spesso. Tra l’altro molti di questi controlli ci sottopongono alle radiazioni ionizzanti che è sempre meglio evitare. Vediamo insieme cosa fare.
Sì all’ecografia al seno! A partire dai 30 anni è meglio farla rigorosamente ogni anno per prevenire uno dei più temuti nemici della donna. Gli ultrasuoni evidenziano qualunque tipo di anomalia e l’esame risulta, quindi, molto affidabile.
No alla mammografia a 30-35 anni. Deve essere il medico a decidere se abbiamo bisogno di una mammografia o se basta un’ecografia accurata. Se abbiamo la possibilità di evitare l’esposizione ai raggi X è certamente molto meglio.
Dopo i 40 anni, sì alla mammografia annuale. La struttura del seno inizia a variare e la massa ghiandolare cede il posto a quella grassa. In questa situazione solo i raggi X possono individuare ogni tipo di anomalia.
Mineralometria Ossea Computerizzata, inutile prima della menopausa! In età fertile il nostro organismo viene tutelato dagli estrogeni che, tra le tante cose, proteggono le ossa. Si tratta di un esame, quindi, che prima della menopausa deve essere prenotato solo quando il medico lo ritiene necessario.
M.O.C., sì dopo la menopausa. I raggi X possono misurare la quantità di minerali nelle nostre ossa e ciò può farci capire se la densità ossea è nella norma oppure no. Questo esame serve a prevenire l’osteoporosi o a bloccarla in tempo. Se tutto risulta nella norma, questo esame si ripete più o meno ogni 3-4 anni, ma se ci sono problemi è meglio controllare ogni 18 mesi o, al massimo, ogni due anni.
Radiografie. Se non ci sono situazioni serie o urgenti è meglio non farne più di una ogni due anni.
Pap test. I medici consigliano, salvo situazioni a rischio o particolari, di farlo ogni due anni.
In ogni caso è sempre meglio parlare anche di questo con il medico curante che, sicuramente, conosce benissimo la nostra situazione e sa dirci di quali accertamenti abbiamo bisogno e quali, invece, possiamo evitare.
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