Gli oli essenziali permettono di concentrare in modo eccezionale i benefici delle erbe medicinali e gli oli essenziali. Sono disponibili quasi tutte le erbe. Uno dei più benefici è l’olio di menta piperita, che viene estratto per distillazione a vapore dalla pianta di menta piperita, appunto. Il componente principale di quest’olio è il mentolo, il quale dona un aroma familiare e una sensazione di freschezza, ma contiene anche vari minerali, vitamina A, vitamina C e acidi grassi.
L’olio alla menta piperita può essere utilizzato per trattare vari problemi di salute, sia interni che esterni. Si trova come ingrediente in varie lozioni e unguenti. L’applicazione topica può alleviare dolori, apportare benefici alla pelle; inoltre, poche gocce sul polso sono utili per alleviare il mal di testa. Si tratta di un olio comunemente usato in aromaterapia. Molte persone ne inalano i vapori per calmare le loro vie respiratorie e i polmoni. L’olio alla menta piperita può essere utilizzato per via interna per combattere l’indigestione e gli organismi nocivi.
L’olio alla menta piperita e la sindrome dell’intestino irritabile
Non è un segreto che quest’olio è in grado di rilassare la muscolatura liscia delle vie respiratorie, ma lo sapevate che può fare lo stesso anche per la muscolatura liscia del tratto gastrointestinale? Esistono tanti rimedi da banco per i sintomi della sindrome dell’intestino irritabile, molti dei quali contengono giustamente l’olio alla menta piperita. Il Department of Complementary Medicine dell’University of Exeter nel Regno Unito esaminò una dozzina di studi che avevano collettivamente indicato che tale olio era efficace per alleviare i sintomi della sindrome dell’intestino irritabile. Molti dati suggeriscono che, rispetto ai farmaci disponibili per tale sindrome, l’olio alla menta piperita rappresenta la scelta migliore per alleviare i sintomi e migliorare la qualità di vita dei pazienti che ne sono affetti.
L’olio alla menta piperita e gli organismi nocivi
Molti oli essenziali sono conosciuti anche per essere resistenti alla maggior parte degli organismi nocivi. L’olio alla menta piperita non fa eccezione e il mentolo in esso contenuto ha dimostrato di essere efficace contro zanzare e pidocchi.
L’olio alla menta piperita e i batteri
Tale olio è tossico per i batteri, a causa delle sostanze chimiche che hanno un potenziale antiossidante. Quando è stato controllato per la resistenza ai batteri, l’olio alla menta piperita e i suoi componenti (canfora, mentolo e carvacrolo) hanno dimostrato di essere efficaci; in particolare il carvacrolo ha una attività più alta. Uno studio siriano ha anche rilevato che quest’olio è utile contro un ceppo di batteri che colpisce il bestiame.
L’olio alla menta piperita e i funghi
La generale resistenza degli oli essenziali ai funghi è ben documentata e, anche in questo caso, l’olio alla menta piperita non fa eccezione. I ricercatori indiani e iraniani hanno dimostrato che l’olio ha potenziale per il trattamento delle infezioni fungine, come la Candida. La loro affermazione è sostenuta dall’Institute for Biological Research in Serbia, dove i ricercatori hanno osservato il comportamento fungicida dell’olio alla menta piperita. La Teheran University of Medical Sciences in Iran, dopo la revisione completa, ha concluso che il mentolo è resistente ai funghi, come la Candida. Allo stesso modo, il Brazil’s State University of Campinas ha rilevato che gli oli essenziali di tre varietà differenti di menta piperita sono anti – Candida.
Una delle scoperte più positive circa l’olio alla menta piperita fu fatta dal US Air Force 375th Medical Group Family Medicine Residency Program che condusse uno studio su 18 partecipanti che soffrivano di infezione fungina alla unghie. Durante 48 settimane di studio, i partecipanti applicarono sulle unghie un vapor rub contenente mentolo. Alla fine dello studio, tutti riportarono cambiamenti positivi alle unghie.
Autore | Anna Abategiovanni
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Successivamente è stato trovato la causa della colorazione sia elevati livelli di fluoro in varie fonti d’acqua. Il direttore del NIH al momento