Ampie variazioni nella pressione sanguigna potrebbero essere indice di danni alle arterie, problemi al cuore o insufficienza cardiaca, secondo una vasta ricerca su pazienti che utilizzano farmaci per la pressione.
Circa 1 americano su 3 ha la pressione alta, il che può essere indicativo delle medesime condizioni, ma in linea di massima la pressione del sangue dovrebbe mantenere un valore stabile nel tempo.
Gli scienziati coinvolti nello studio, pubblicato nel Annals of Internal Medicine, hanno analizzato i dati del Antihypertensive and Lipid-Lowering Treatment to Prevent Heart Attack Trial, or ALLHAT, una grande raccolta di pazienti in cura con farmaci per la pressione sanguigna.
Ai 25.814 partecipanti alla ricerca è stata misurata la pressione del sangue durante 7 visite nell’intervallo di 28 mesi, e alla fine della ricerca i pazienti sono stati monitorati per verificare se avessero sviluppato malattie cardiovascolari o fossero deceduti.
Dopo aver studiato i 1.948 decessi, i 606 attacchi cardiaci, i 921 casi di insufficienza cardiaca, e 1.194 casi di malattia alle coronarie fatale o infarto miocardico non fatale durante lo studio dello ALLHAT, i ricercatori hanno rilevato che i pazienti la cui pressione sanguigna variava maggiormente da visita a visita erano più a rischio di problemi cardiaci di varia natura.
Non solo, più era grande la variazione nella pressione del sangue, più aumentava il rischio di soffrire di disturbi al cuore.
“I pazienti devono far controllare regolarmente la pressione del sangue” ha detto Paul Muntner, professiore di epidemiologia alla University of Alabama School of Public Health a Birmingham, al sito HealthDay. “Devono essere a conoscenza di eventuali variazioni della loro pressione sanguigna, e se vi sono molti cambiamenti, dovrebbero consultare il loro medico per capirne il motivo.”
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