Monitorare il diabete. E’ il chiodo fisso di chi soffre, da poco, di questa tremenda patologia che non manifesta intuibili campanelli d’allarme ma si esprime, spesso, in ritardo.
Dopo aver incassato il colpo della diagnosi, il cruccio del paziente disorientato diventa la gestione della malattia (attraverso il controllo, l’alimentazione e lo stile di vita).
Misurare la glicemia è il primo gesto che ci consente di tenere sempre sotto controllo e di prevenire o curare i livelli di zucchero nel sangue.
IN CHE MODO POSSO CONTROLLARMI?
Esistono veri e propri strumenti che ci consentono di misurare la glicemia.
Per monitorarla ogni dì, lo strumento più semplice ed utilizzato è il glucometro: un dispositivo elettronico che ci restituisce il valore preciso del glucosio nel sangue, prima dei pasti.
Il glucometro è semplice da utilizzare: basta pungere il polpastrello del dito con un ago ad hoc, versare alcune gocce di sangue su una striscetta (in dotazione), quindi inserire la linguetta in un’apposita fessura dello strumento ed attendere che questo ci segnali il livello di zuccheri nel sangue.
Il numero che appare sullo schermo del glucometro si riferisce alla quantità di millimoli (mmol) di glucosio per litro ( L). Ngli Stati Uniti si utilizza un sistema completamente diverso per la misurazione del glucosio nel sangue.
Qui, infatti, la glicemia si misura in milligrammi per decilitro (mg /dL).
E’ importante leggere i valori del glucosio così da poter gestire al meglio la malattia e stabilire la cura migliore (l’impiego di compresse o insulina) per trattarla.
Esiste, poi, un altro tipo di esame da laboratorio, chiamato A1C. Si tratta di un test che controlla i picchi di glicemia ed in che modo la quantità di glucosio sta incidendo sul sangue.
Se, invece, si appartiene ad una categoria a rischio diabete, è possibile controllarsi attraverso semplici analisi del sangue da eseguire con una cadenza periodica.
QUANTE VOLTE AL GIORNO DEVO CONTROLLARMI?
Chi soffre di diabete (soprattutto nella sua forma più severa), è tenuto a controllare il livello degli zuccheri più volte al giorno, prima dell’assunzione dei pasti dal momento che esistono molti fattori (esercizio fisico, stress, malattie pregresse) in grado di aumentare o diminuire il livello di glucosio nel sangue.
CHE COSA SUCCEDE SE I LIVELLI DI GLUCOSIO SONO ELEVATI?
Può accadere che il farmaco somministratoci per combattere il diabete sia insufficiente o che si mangi troppo e non ci si eserciti abbastanza.
Queste situazioni ci espongono a forti aumenti di glicemia e richiedono uno stretto monitoraggio.
Molte persone diabetiche tendono, con il passare del tempo e l’abitudine, a registrare un minor numero di letture di glucosio nel sangue. Si tratta di un atteggiamento sbagliato ed irresponsabile dal momento che il monitoraggio costituisce l’unico strumento valido ed affidabile per valutare le reali condizioni di salute del malato.
CHE COSA DEVO MANGIARE QUANDO HO IL DIABETE?
La dieta suggerita a chi soffre di diabete prevede il largo consumo di alimenti come la frutta, la verdura, i cereali.
Sono da ridurre sensibilmente i cibi come il pane, la pasta, i dolci, gli alcolici ricchi di zuccheri ed i carboidrati dannosi per la salute della persona diabetica.
Seguire questa sana alimentazione diventa difficile se siamo soliti desinare fuori casa per questioni di lavoro o per piacere.
Con un paio di semplici ed efficaci consigli potrete quindi mangiare in tranquillità senza preoccuparvi delle calorie, carboidrati e zuccheri.
Se andate a pranzo o cena in un ristorante, prediligete porzioni piccole ed alimenti (frutta e verdura) di stagione, pesce e carne alla griglia.
Evitate portate abbondanti ed elaborate e prestate attenzione a non associare il pane e la pasta.
Prima di raggiungere gli amici per pranzare fuori, premuratevi di mangiare uno spuntino salutare a casa (del formaggio magro, frutta, sedano, carote) così da evitare di sedervi a tavola con una fame eccessiva.
Tra le bevande suggerite, sono da preferire sicuramente l’acqua ed il tè che non contengono calorie.
La birra, il vino o altri drink ipoalcolici possono essere bevuti solo se la glicemia si attesta a livelli bassi. In caso contrario, è bene evitare suddette bevande.
Per quanto riguarda i dessert è bene mangiare qualcosa che non sia particolarmente ipercalorico così da evitare eventuali sbalzi di glicemia. Ad esempio, preferite il caffè macchiato o un cappuccino in luogo della fetta di torta con panna.
Autore | Marirosa Barbieri
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