Quando Rosie O’Donnell ebbe un infarto, le venne scoperto un blocco che ostruiva un buon 99% della parte superiore del suo tratto coronarico. Un infarto, che avrebbe potuto ucciderla, e che per questo i cardiologi americani chiamano infatti Widow Maker, dal celebre film del 1970 con Harrison Ford. Questa condizione viene usata per descrivere coloritamente una coronaria sinistra o una discendente sinistra altamente stenoica, ovvero ristretta; definita in questo modo quando l’intero tratto si occlude completamente, il risultato della Widow Maker è un infarto immediato con morte improvvisa.
Rosie ha raccontato di aver aspettato per almeno 24 ore prima di chiedere aiuto, perché non era certa che il suo dolore venisse effettivamente dal cuore. Come milioni di altre donne, Rosie O’Donnell ha trovato una scusa per il suo dolore, lo ha minimizzato, mettendolo da parte; ha fatto ciò che riteneva più opportuno: non scomodare nessuno per un dolore che poteva anche non essere nulla, e andare avanti. Nel caso di Rosie però era più che niente; era molto, era tutto. E fortunatamente, non aspettare oltre le è stato determinante. E tu, cosa faresti? Chiederesti aiuto? O penseresti invece ‘aspettiamo e vediamo’?
I sintomi dell’infarto femminile non sono plateali come quelli che vediamo nei film. Un uomo si stringe la mano in petto e cade a terra, per una donna i sintomi sono molto più sottili di così; potrebbe addirittura non sentire mai dolore al petto, nemmeno nel caso di un infarto esteso e di grave portata. I sintomi potrebbero addirittura simili a quelli influenzali: nausea, vomito, stanchezza e dolore alla schiena; e poi ancora dolore alle braccia, dolore alla mascella e fiato corto. Perciò, in caso d’infarto, il meglio che puoi fare è affinare l’intuito. E noi donne sappiamo quanto il nostro intuito possa essere infallibile.
La Dr. Suzanne Steinbaum dichiara: “Quando ho chiesto alle mie pazienti che hanno avuto un infarto, se hanno capito che in qualche modo c’era qualcosa che non andava, mi hanno risposto che, sotto sotto ‘se lo sentivano’”. Ma erano troppo spaventate per crederci. Non ignorare i tuoi sintomi, credi nel tuo istinto e dagli seguito; più repentinamente chiederai aiuto più possibilità avrai di sopravvivere e di recuperare, bene, velocemente, e definitivamente. Anche se non è il tuo cuore; meglio sbagliarsi ma essere vivi.
Le malattie cardiovascolari sono la prima causa di morte per le donne; una percentuale che aumenta vertiginosamente ogni anno, molto più di tutte le forme di cancro messe insieme. E dal momento che non è raro che ad un certo punto della tua vita, tu possa sviluppare una malattia cardiaca, è bene sapere che cosa puoi fare per accorgertene e prevenirla, visto che la scienza non ha ancora trovato un modo, e quindi neanche i dottori, per cogliere al meglio l’infarto femminile.
Perciò, se senti un dolore sii vigile; mastica subito due Aspirine, che male ti può fare? L’aspirina fluidifica il sangue e potrebbe salvarti la vita. Viene consigliata infatti spesso per i viaggi in aereo a lungo raggio, proprio per evitare la formazione di coaguli sanguigni che è una condizione non rara della sedentarietà ad alta quota. Ma ciò che più conta, è cercare di fare in modo di prevenire le placche cardiovascolari, innanzitutto. Saprai quindi già se stai o non stai andando in quella direzione.
I fattori di rischio includono la pressione alta, l’ipercolesterolemia, il diabete, il fumo e la storia famigliare. Ad oggi sappiamo che l’obesità, lo stress e una vita sedentaria, lavorano anch’essi alla formazione delle placche arteriose che bloccano il tuo flusso sanguigno verso il cuore. Persino il tuo umore e il tuo modo di vedere la vita aumentano il rischio di farti sviluppare un infarto.
La buona notizia è che l’80%-90% delle volte, una malattia cardiaca è del tutto evitabile con dei semplici, piccoli accorgimenti volti a cambiare il tuo stile di vita, e tutto ciò che ha a che fare con il benessere del tuo cuore. Cosa mangi, quanto e come ti muovi, quanto rimani invece seduta e quanto stress e ansia accumuli e riesci a gestire. Ora lo sai! Non farti fregare.
La soluzione veloce è presto detta: datti ad una cucina che sia a base di verdure, decidi tu se aggiungere, occasionalmente della carne magra e dei formaggi magri e leggi questi nostri articoli sui rischi del diventare vegetariana (o vegana), per non sbagliare e non incappare in altre nuove, comunque dannose, conseguenze. Ricorda di tenerti soprattutto lontana dagli zuccheri semplici e dai carboidrati più che puoi, ed evita i prodotti processati. Allenati per almeno 150 minuti alla settimana con moderata intensità, e cerca di mantenerti attiva durante la giornata più che puoi. Cerca di sederti il meno che puoi, quindi almeno per le piccole e veloci commissioni, non prendere la macchina, o l’ascensore. Dormi quanto basta, e respira a fondo per gestire ansia e stress. Coltiva le relazioni che più ti fanno stare bene, ognuno di questi elementi che fanno parte del tuo stile di vita, sa fare la differenza nella salute del cuore.
A mano a mano che la vita si riempie e si complica, giostrarsi tra mille impegni non è facile, e di certo è in grado di aumentare ansia e stress; trovare il tempo per se stessi diventa dunque importante se non fondamentale. Uno stile di vita sereno e allegro, ottimista e gioioso dei piaceri della vita, può essere un vero toccasana, e allontanare inoltre le malattie cardiovascolari.
Autore | Enrica Bartalotta
© RIPRODUZIONE RISERVATA