Le nuove linee guida di The American Heart Association destano preoccupazione in circa un milione di persone del Bel Paese che vivono con insufficienza cardiaca. L’insufficienza cardiaca è la diagnosi più comune tra i pazienti negli Stati Occidentali. Le linee guida suggeriscono che anche i rimedi a base di erbe comuni e bevande, come il succo di pompelmo, il tè verde, il ginseng e pure la liquirizia, potrebbero peggiorarne i sintomi.
Inoltre, le nuove linee guida avvertono che i comuni anti-infiammatori – i cosiddetti farmaci anti-infiammatori non-steroidei o FANS – potrebbero aumentare drasticamente il rischio di ricovero in ospedale a causa di un peggioramento dei sintomi. Questo rischio riguarda anche tutta una serie di altri farmaci, dagli anestetici per via endovenosa ai farmaci per la pressione del sangue, ai farmaci anti-cancro e gli antidepressivi.
L’insufficienza cardiaca provoca un accumulo di fluidi, quando il cuore non riesce a pompare sangue in tutto il corpo in modo efficiente. Il corpo raggiunge normalmente un delicato equilibrio, mantenendo i giusti livelli di sale e di acqua con una complessa serie di controlli. Se c’è troppa acqua, essa viene rimossa attraverso i reni sotto forma di urina. Se c’è troppo sale, l’acqua viene trattenuta per mantenere l’equilibrio tra sale e acqua. Uno qualsiasi di questi farmaci può disturbare questo delicato equilibrio – e per le persone con insufficienza cardiaca, ciò potrebbe significare un pericoloso accumulo di fluidi nei polmoni.
L’insufficienza cardiaca non è l’unica condizione di cuore collegata agli antidolorifici. Anche se possono essere preziosi per le persone che soffrono di dolori vari, non sono privi di rischi. Gli antidolorifici sono tra i farmaci più comunemente prescritti, dopo i protettori gastrici, le compresse di statine per abbassare il colesterolo ed i trattamenti per abbassare la pressione del sangue.
Spesso le persone credono che i farmaci che si possono acquistare senza ricetta siano completamente sicuri. In realtà tutti i farmaci hanno rischi e benefici.
La maggior parte degli studi, che hanno dimostrato un aumento del rischio di attacco di cuore da FANS, hanno incluso solo persone che assumono alte dosi. Guai, comunque, a prendere questi avvertimenti alla leggera.
Le prescrizioni di antidolorifici negli ultimi anni sono molto cambiate. Spesso i medici non rinnovano le ricette di prescrizione per i FANS senza prima controllare la cartella del paziente (o comunque dovrebbero farlo, ndr). Il FANS diclofenac viene prescritto sempre più raramente, dopo che alcuni studi sulla sicurezza hanno suggerito un legame significativo di tale farmaco con infarto e ictus.
Pertanto, se il medico è restio a suggerire o rinnovare una prescrizione di antidolorifici, provate a capirlo. Sta cercando di aiutarvi.
Autore | Viola Dante
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