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Ipotiroidismo: Guida

L’ipotiroidismo, ovvero una ridotta attività della tiroide, è un disturbo molto comune. Nell’ipotiroidismo la tiroide non produce abbastanza ormoni tiroidei.

La tiroide è una ghiandola posta nella parte anteriore del collo, e produce ormoni che influiscono su gran parte dell’organismo, dal cuore ai muscoli, al cervello.

La tiroide controlla anche il metabolismo, ovvero il modo in cui il corpo consuma l’energia. Il metabolismo influisce anche sul battito cardiaco, sulla temperatura interna e sul modo in cui il corpo produce energia.

Se non vi sono abbastanza ormoni tiroidei, il metabolismo rallenta.

Che cosa causa l’ipotiroidismo?

La causa più frequente di ipotiroidismo è la tiroidite di Hashimoto. La tiroidite è un’infiammazione della tiroide. La tiroidite di Hashimoto è una malattia autoimmune in cui il corpo produce anticorpi che attaccano la tiroide. La tiroidite può essere causata anche da un’infezione virale.

Tra le altre cause di ipotiroidismo si ha:

– radioterapia al collo. Alcuni trattamenti per il cancro, che prevedono radiazioni alla zona del collo, possono danneggiare la tiroide e impedirne il corretto funzionamento.

– Trattamento con iodio radioattivo. E’ un trattamento utilizzato per correggere l’ipertiroidismo. Dopo il trattamento l’ipertiroidismo può trasformarsi in ipotiroidismo in quanto la tiroide non riesce più a produrre ormoni a sufficienza

P U B B L I C I T A'

– Alcuni farmaci. Alcuni farmaci per il cuore, psicofarmaci e a volte il cancro, possono influire sul corretto funzionamento della tiroide.

– Intervento alla tiroide. Un intervento di rimozione della tiroide può provocare ipotiroidismo in quanto il corpo non è più in grado di produrre ormoni tiroidei.

– Carenza di iodio nella dieta. E’ una condizione rara negli Stati Uniti. La tiroide ha bisogno di iodio per produrre ormoni. Lo iodio si può assimilare tramite alimenti come il sale iodato, crostacei, pesce, uova.

– Gravidanza. Per motivi ancora sconosciuti, durante la gravidanza alcune donne possono soffrire di ipertiroidismo, seguito da una fase di ipotiroidismo. Dopo il parto, la tiroide riprende il normale funzionamento nella maggior parte delle donne.

– Problemi alla tiroide congeniti. Alcuni neonati nascono con una tiroide poco sviluppata o mal funzionante. Questa condizione si chiama ipotiroidismo congenito.

– Danni all’ipofisi. In alcuni rari casi, un danno all’ipofisi può interferire sulla corretta produzione di ormoni tiroidei.

– Problemi all’ipotalamo. In rarissimi casi un problema all’ipotalamo può impedire la produzione di un particolare ormone che regola la produzione di ormoni tiroidei.

Si parla di ipotiroidismo primario quando il problema è la ghiandola stessa.
L’ipotiroidismo secondario si ha quando un problema ad altri organi impedisce la corretta produzione di ormoni da parte della tiroide. Per esempio, un problema all’ipofisi può causare una bassa produzione di ormoni tiroidei.

L’ipotiroidismo correlato a problemi dell’ipotalamo è definito ipotiroidismo terziario.

Quali sono i fattori di rischio per l’ipotiroidismo?

Le donne, specialmente anziane, hanno più probabilità di sviluppare ipotiroidismo rispetto agli uomini. Ciò è particolarmente probabile se si hanno anche precedenti in famiglia di malattie autoimmuni. Altri fattori di rischio sono:

– Razza (bianca o asiatica)
– Età (persone anziane)
– Capelli grigi prematuramente
– Malattie autoimmuni come diabete di tipo 1, vitiligine, sclerosi multipla, celiachia
– Sindrome di Down
– Sindrome di Turner

Sintomi di ipotiroidismo

I sintomi di ipotiroidismo possono essere poco visibili, o scambiati per altre condizioni mediche.
I più frequenti sono:

– Pelle secca
– Stanchezza
– Depressione
– Cambiamenti nel ciclo mestruale
– Stipsi
– Aumentata sensibilità al freddo
– Battito cardiaco rallentato
– Inspiegabile aumento di peso
– Gozzo (ingrossamento della tiroide)
– sindrome del tunnel carpale

Nei bambini i sintomi possono essere assenti. Tra i sintomi più comuni:

– Mani e piedi freddi
– Crescita scarsa
– Costipazione
– Basso tono muscolare
– Viso gonfio
– Ittero
– Stomaco e lingua gonfi
– Sonnolenza

Consultare il medico se sono presenti tali sintomi. E’ importante notare che molti di questi sintomi possono essere causati da altre patologie.

Come viene diagnosticato l’ipotiroidismo?

In caso di sospetto ipotiroidismo, si possono eseguire esami del sangue per verificare il livello di ormoni tiroidei.

In particolare vengono controllati i livelli di:

– Ormone che stimola la tiroide (TSH)
– Tiroxina (T4)

In caso di ipotiroidismo si hanno livelli di T4 molto bassi. In alcuni casi, il livello di T4 può essere normale nonostante livelli elevati di TSH. In questo caso si parla di ipotiroidismo iniziale o lieve.

Il medico può anche raccomandare altri esami come una ecografia alla tiroide, o scintigrafia per verificare la presenza di noduli o infiammazioni.

Come si cura l’ipotiroidismo?

In caso di ipotiroidismo, il medico prescriverà un ormone sintetico sostitutivo del T4, da assumere tutti i giorni.
Alcuni farmaci possono interferire sull’assorbimento del principio attivo, pertanto è opportuno riferire al medico qualsiasi altro medicinale o integratore che si sta assumendo.

E’ importante fare esami e controlli regolari per monitorare il livello di ormoni tiroidei nel sangue e l’andamento della malattia.

Complicazioni dell’ipotiroidismo

Se non adeguatamente trattato l’ipotiroidismo può portare a:

» Obesità
» Dolori articolari
» Problemi di cuore
» Infertilità

L’ipotiroidismo in gravidanza può creare problemi al feto. Se la madre è affetta da ipotiroidismo, il bambino non riceverà abbastanza ormoni tiroidei e ciò può provocare ritardi nello sviluppo mentale.

In caso di livello di ormoni molto basso, si può avere una condizione potenzialmente fatale chiamata mixedema. Un soggetto con mixedema può avere perdita di coscienza e coma. La temperatura corporea può abbassarsi in maniera drastica e condurre alla morte.

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Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.