L’agenzia ha aperto un’inchiesta per scoprire come viene aggiunto lo stimolante in alimenti come gelatine, gomme, ecc.. destinate ai più giovani. La presenza di caffeina nelle caramelle e in altri alimenti ha spinto la Food and Drug Administration ad indagare sui potenziali effetti degli stimolanti sui bambini e sugli adolescenti.
L’annuncio arriva poche settimane dopo che la Wrigley (produttore di gomme da masticare) ha introdotto il suo Alert Energy Caffeina Gum: ogni tavoletta da masticare contiene la stessa caffeina di una mezza tazza di caffè, in base a un comunicato per i consumatori che la Food and Drug Administration ha pubblicato sul suo sito web alcuni giorni fa. L’aggiornamento ha fornito ulteriori informazioni e spunti per l’inchiesta annunciata subito dopo.
“La gomma è solo uno sfortunato esempio di una sempre maggiore tendenza ad aggiungere caffeina al cibo” ha dichiarato sul sito Michael R. Taylor, vice commissario della FDA per gli alimenti e la medicina veterinaria. Taylor sostiene che la FDA è estremamente preoccupata per la commercializzazione di bevande energetiche ad alto tasso di caffeina, specie per quanto riguarda i giovani. L’agenzia non ha regole che riguardino la quantità caffeina negli alimenti, ma regola le bevande alcoliche che la contengono. L’unica volta in cui la Food and Drug Administration ha esplicitamente approvato la caffeina in un prodotto è stato per la Coca Cola negli anni ’50, pertanto l’indagine potrebbe portare a nuove normative.
“Se necessario, e se la ricerca lo potrà confermare, siamo pronti a passare attraverso un nuovo processo di regolamentazione, per stabilire confini chiari e condizioni d’uso della caffeina”, ha aggiunto Taylor. “Siamo anche disposti a prendere in considerazione misure di esecuzione nei confronti di prodotti singoli, a seconda dei casi.”
La Wrigley, una unità della Mars Inc., ha riconosciuto che la sua gomma supera i requisiti di etichettatura dei prodotti e ha dichiarato: “Mentre la FDA affina il suo approccio alla caffeina, accogliamo con favore l’opportunità di lavorare con loro su questo importante argomento”.
La maggior parte degli adulti può tranquillamente consumare circa 400 milligrammi di caffeina al giorno, che è la quantità contenuta in quattro o cinque tazze di caffè, secondo la Food and Drug Administration. Ma l’agenzia non ha fissato un livello di sicurezza per i bambini e l’American Academy of Pediatrics scoraggia il consumo di caffeina per i giovani.
Lo stimolante aumenta infatti la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna, e potrebbe influenzare negativamente lo sviluppo di sistemi neurologici e cardiovascolari di un bambino, questo secondo un rapporto accademico uscito nel 2011. Il rapporto ha anche osservato che i bambini dai 6 ai 10 consumano caffeina in media 8 giorni su 10 e sono le bevande gassate la forma più comune di assunzione di caffeina per i bambini: che si possa impedire loro di bere bevande zuccherate è difficile, bisogna comprenderlo e agire di conseguenza. Evitare di somministrare caffeina ai giovani rappresenta una grande sfida per la società, a causa della diffusa disponibilità di sostanze che la contengono e di una mancanza di consapevolezza circa i rischi potenziali.
Autore | Daniela Bortolotti
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