Viola Dante, Palermo – Dell’acido folico si è detto tutto ed il contrario di tutto.
Per questo ad oggi diversi scienziati ne studiano la biochimica ed i possibili effetti in campo di salute e prevenzione.
Molte persone hanno a lungo creduto alla fiaba narrata da molti medici che assumere più acido folico del dovuto attraverso dei banalissimi integratori alimentari potesse aiutarci a scongiurare ogni rischio di sviluppare dei polipi al colon.
Sul Journal of the National Cancer Institute, infatti, è stato pubblicato un nuovo studio con a capo Yiqing Song del Brigham and Women’s Hospital in Boston.
Questa volta sono stati presi in esame 1.470 donne che avessero una età media iniziale di 62 anni.
A metà di queste donne è stato chiesto di assumere per tutto il periodo dello studio degli integratori di acido folico e vitamina B6 e B12. All’altra metà sono stati somministrati a loro insaputa dei banalissimi placebo.
Le donne, alle quali veniva somministrato il trattamento attivo, assumevano giornalmente 2.5 milligrammi di acido folico, 50 mg di vitamina B6 e 1 grammo di vitamina B12.
I due gruppi sono stati creati nella maniera più omogenea possibile tenendo conto di peso, esercizio fisico, fumo ed abitudine all’assunzione di alcol.
Naturalmente tutte le partecipanti venivano monitorate con colonscopie e sigmoidoscopie, per studiare l’eventuale presenza e degenerazione di polipi.
Stando a quanto riportato negli atti, sono stati confermati 355 casi di poliposi al colon.
Ma il modo in cui erano distribuiti all’interno del campione preso in esame ha portato i ricercatori a confermare che gli integratori di acido folico e altre vitamine B sono del tutto inefficaci nello scongiurare il rischio di maturare eventuali tumori al colon.
Il 24.3% delle donne che assumevano giornalmente i supplementi alimentari hanno maturato polipi al colon.
Una percentuale simile, 24%, ha affetto i soggetti ai quali erano stati dati dei placebo.
L’epidemiologo John Baron, che non ha preso parte allo studio, dichiara che siamo giunti ad una vera e propria impasse – “I test mostrano come ci sia anzi una associazione inversa tra l’assunzione di acido folico e gli effetti benefici che ci saremmo aspettati”.
Secondo una prima ipotesi l’acido folico potrebbe garantire al DNA di replicarsi correttamente.
Questo in teoria dovrebbe diminuire il rischio di maturare polipi al colon ed un eventuale tumore.
Ma il rovescio della medaglia ci fa ipotizzare che alte dosi di acido folico all’interno dell’organismo potrebbero finire per nutrire eventuali polipi pre-cancerosi in soggetti che già presentano dei polipi al colon.
Al momento le preoccupazioni sono solo teoriche. Ma il punto interrogativo resta e ci suggerisce di non consumare acido folico a iosa, nella speranza che possa da solo porre rimedio ad una vita di eccessi alimentari e smog e quant’altro rappresenti un rischio per la nostra salute.Quello presente in una normale dieta mediterranea è più che sufficiente.
Non c’è bisogno di ricorrere in maniera scriteriata ad integratori alimentari
Sarebbe, come minimo, una perdita di tempo e denaro.
Autore | Viola Dante
© RIPRODUZIONE RISERVATA